L’INPS con la Circolare n.1165 del 7 aprile, ha pubblicato alcuni chiarimenti riguardanti il pagamento del bonus asilo nido, in particolare in merito a quando si può allegare la ricevuta al posto della fattura.
Per il servizio di asilo nido reso da Istituti o scuole riconosciuti da pubbliche Amministrazioni e da enti del Terzo settore di natura non commerciale, ai fini del riconoscimento del contributo, in luogo della fattura è possibile presentare la ricevuta di pagamento emessa dalla struttura che eroga il servizio.
La ricevuta deve contenere nome, cognome e codice fiscale del richiedente (o dell’intestatario della ricevuta), nome, cognome e/o codice fiscale del minore, denominazione della struttura, importo della rata (con indicazione della mensilità a cui si riferisce la ricevuta), descrizione del servizio con evidenza del dettaglio pagato per eventuali servizi aggiuntivi.
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Documentazione da allegare
Il richiedente, ossia il genitore che ha sostenuto la spesa, fra i vari documenti deve allegare, entro il 30 aprile dell’anno successivo alla domanda, le fatture di pagamento, contenente tutti i dati relativi all’asilo, e le ricevute di pagamento o la copia del bonifico bancario.
Con il Messaggio n. 1165/2025 l’INPS ha chiarito che per gli asili senza obbligo di fatturazione come gli Enti del Terzo Settore, in luogo della fattura è possibile presentare una semplice ricevuta di pagamento.
La ricevuta deve tassativamente contenere una serie di voci:
- Nome, cognome e codice fiscale del richiedente o dell’intestatario della ricevuta;
- Nome, cognome e/o codice fiscale del minore;
- denominazione della struttura;
- Importo della rata con indicazione della mensilità a cui si riferisce la ricevuta;
- Descrizione del servizio con evidenza del dettaglio pagato per eventuali servizi aggiuntivi (ad esempio, “servizio asilo nido comprensivo della mensa”, se prevista).
Richiesta di pagamento del bonus asilo nido
Dal 25 marzo è possibile inviare la domanda per il bonus nido un rimborso per le spese sostenute per le rette di asili nido pubblici e privati autorizzati e per il pagamento di forme di assistenza domiciliare, fino ai tre anni, in caso di gravi patologie croniche. La richiesta deve essere presentata, esclusivamente in modalità telematica direttamente dal sito INPS oppure presso i patronati.
L’INPS ha anche precisato quali sono le modalità tramite le quali i genitori possono richiedere il pagamento del bonus asilo nido:
- Il pagamento delle spese deve essere effettuato dal soggetto che ha presentato la domanda;
- Il soggetto deve essere anche l’intestatario di tutti i documenti di spesa presentati.
La documentazione completa relativa alle mensilità fruite deve essere allegata non oltre la fine di aprile dell’anno successivo all’anno di riferimento della domanda per il bonus. Per le domande relative all’anno 2025, la documentazione deve essere trasmessa entro il 30 aprile 2026.
Scadenze
Il rimborso si può richiedere entro il 31 dicembre 2025. La documentazione relativa alle mensilità fruite deve essere inserita entro il 30 aprile 2026.
L’importo del bonus viene determinato in base all’ISEE. E’ possibile beneficiare del bonus fino ad un massimo di 3.600 euro annui.
Quali spese sono rimborsate?
Il rimborso non può eccedere la spesa effettivamente sostenuta. La rendicontazione delle fatture/ricevute impedisce che rientrino nel beneficio quote di prestazioni eventualmente erogate in nero. Le spese rimborsabili sono:
- Retta mensile;
- Eventuali spese per il servizio mensa (sempre riferite al mese selezionato);
- Importo relativo all’imposta di bollo;
- Iva agevolata.
Sono escluse dal rimborso:
- Le somma versate a titolo di iscrizione;
- Quelle del pre-scuola e del post-scuola;
- Importo a titolo di Iva ordinaria.