Reinvestimento diretto degli utili di SRL in società semplice

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L'attività di pianificazione fiscale passa anche attraverso la corretta costruzione di un gruppo societario familiare. Non sempre, come siamo abituati a vedere, la struttura migliore è quella dove la società semplice è al vertice del gruppo. In alcuni casi può essere una società controllata a cui la holding SRL, conferisce capitale. Vediamo perché questa struttura è molto efficiente.

Gli imprenditori e i professionisti sono costantemente alla ricerca di strategie legali per ottimizzare la gestione dei propri redditi e minimizzare il carico tributario. Una soluzione innovativa emerge dall'utilizzo combinato di una Società a Responsabilità Limitata (SRL) e una società semplice, che consente di reinvestire gli utili con significativi vantaggi fiscali. Di seguito andiamo ad approfondire perché il reinvestimento diretto degli utili di una SRL in una società semplice controllata, può portare ad un vantaggio fiscale ma, soprattutto patrimoniale per l'imprenditore.
La strategia di ottimizzazione fiscale
Abbiamo già visto diverse possibilità di pianificazione fiscale con una SRL, andando ad individuare come l'utilizzo di alcuni strumenti, anche combinati tra di loro, possano portare ad ottenere vantaggi fiscali. Adesso, invece, andiamo a vedere come, l'utilizzo combinato di SRL e società semplice possano portare ad un'ottimale reinvestimento degli utili netti.
La normativa fiscale italiana prevede che i dividendi distribuiti da una SRL siano assoggettati a un'imposta sostitutiva del 26%, un'aliquota che può erodere significativamente i profitti aziendali. Tuttavia, esistono strategie legali per mitigare questo onere fiscale.
Il ruolo della società semplice
La società semplice rappresenta un veicolo giuridico particolarmente interessante per le società familiari. Moltissimi gruppi aziendali utilizzano questo strumento sia come forma di tutela patrimoniale, ma anche con forma di reinvestimento degli utili. Le principali caratteristiche che la rendono attraente sono:

Trasparenza fiscale: Gli utili vengono tassati in capo ai soci in proporzione alle quote di partecipazione possedute;
Protezione patrimoniale: Le quote della società semplice non sono pignorabili, ed il creditore personale del socio ha la possibilità solo di rivalersi sugli utili societari o di chiedere la liquidazione della quota.

Nella maggior parte dei casi il ruolo di questa società è quello di fungere da c.d. "super-holding", ovvero un veicolo da mettere a capo della struttura societaria del gruppo, detenendo le quote della holding operativa che opera sotto forma di SRL, che detiene, a sua volta le quote di partecipazione nelle varie società operative.
Questo tipo di struttura, pur essendo ottimale, sconta il fatto che la distribuzione dei dividendi dalla holding SRL alla società semplice, o meglio ai soci della società semplice, sconta l'applicazione dell'imposta sostitutiva del 26%. Per ovviare a questo, in alcuni casi, può essere il caso di lasciare la SRL come holding e di far costituire una società semplice controllata, attribuendo quote della stessa anche ai singoli soci della SRL. Proviamo a chiarire meglio con un esempio pratico.
La strategia di ottimizzazione fiscale: esempio pratico
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Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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