Obbligazioni estere in regime dichiarativo: evita accertamenti

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Detieni obbligazioni con broker esteri e hai dubbi sulla dichiarazione del rateo interessi? Ti spiego come compilare correttamente il Quadro RM ed evitare contestazioni automatiche da scambio CRS. Se hai già ricevuto un avviso, scopri come difenderti efficacemente.

Hai obbligazioni su un broker estero? Operi in regime dichiarativo e gestisci autonomamente la tua posizione fiscale. La compilazione del Quadro RM per le cedole obbligazionarie può sembrare semplice, ma nasconde un'insidia che sta generando accertamenti automatici dall'Agenzia delle Entrate. Il problema si chiama rateo interessi passivo, una componente tecnica del prezzo di acquisto che il sistema CRS non rileva e che può trasformare una dichiarazione corretta dal punto di vista economico in un'apparente irregolarità fiscale.
Negli ultimi due anni, l'intensificazione dei controlli basati sullo scambio automatico di informazioni ha fatto emergere una criticità sistemica. Gli intermediari esteri comunicano le cedole lorde pagate, mentre molti contribuenti dichiarano correttamente l'importo netto. La discrepanza genera comunicazioni di irregolarità che richiedono chiarimenti tecnici approfonditi. Non si tratta di evasione, ma di una questione interpretativa sulla quale manca ancora una prassi ufficiale consolidata dell'Agenzia delle Entrate.
Questo articolo ti fornisce una guida operativa completa. Nella prima parte comprendi come funziona il meccanismo del rateo e come dichiarare correttamente le obbligazioni estere. Nella seconda parte scopri cosa fare se hai già ricevuto un avviso bonario o una comunicazione di irregolarità. Ti spiego anche quando la tua posizione è difendibile e quali documenti preparare per rispondere efficacemente all'Agenzia.
Il rateo interessi passivo: cosa paghi quando acquisti obbligazioni
Quando acquisti un'obbligazione sul mercato secondario tra due date di stacco cedola, non paghi solo il valore del titolo. Devi corrispondere al venditore anche il rateo interessi maturato, cioè quella porzione di cedola già maturata ma non ancora incassata. Questo meccanismo si chiama quotazione a corso secco e rappresenta lo standard di mercato per i titoli obbligazionari.
Il prezzo che vedi sul book di negoziazione è il corso secco, ossia il valore puro del titolo senza interessi. Il prezzo che paghi effettivamente si chiama prezzo tel quel ed è dato dalla somma di corso secco più rateo maturato. Facciamo un esempio concreto per chiarire il meccanismo.
Ipotizziamo che tu acquisti il primo marzo un'obbligazione con cedola semestrale del 4% annuo, con stacchi previsti il primo gennaio e il primo luglio. Dall'ultimo stacco sono trascorsi 59 giorni. Su un titolo da € 10.000 di valore nominale, il rateo ammonta a circa € 65. Paghi quindi € 10.000 di corso secco più € 65 di rateo passivo, per un totale di € 10.065.
Quando arriva il primo luglio e incassi la cedola semestrale completa di € 200, di fatto stai recuperando anche quei € 65 che avevi anticipato al venditore. La tua v...

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Federico Migliorini
Federico Migliorinihttps://fiscomania.com/federico-migliorini/
Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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