Già dallo scorso anno si è iniziato a sentir molto parlare di NFT e di Metaverso e di come, per alcuni marchi tra i più importanti sul panorama internazionale, attraverso appunto NFT creati ad hoc, questo stia iniziando a crear loro i primi problemi, avendo già dato vita alle prime battaglie legali.

Tra i più famosi casi di cui abbiamo letto sicuramente uno di quelli che ha suscitato più scalpore è quello della causa tra la famosa maison francese Hermès e l’artista Rothschild, “colpevole” di aver creato e poi venduto online le, ormai note, MetaBirkins.

L’artista digitale, noto co-founder di un negozio che si trova a Los Angeles, ha presentato al Miami Art Basel 2021 una collezione unica composta da 100 Meta Birkin, vendute in collaborazione con Basic.Space a cifre decisamente molto, raggiungendo anche la quotazione di circa 45000 $ l’una.

La questione si sta configurando come la più grande controversia in materia di proprietà intellettuale dell’era della blockchain e giungere a una conclusione non sarà affatto semplice. Secondo la direttrice del Fashion Law Institute della Fordham University, Susan Scafidi, "Questa è una battaglia per il possesso del lusso nel metaverso…. Nel mondo virtuale, non possiamo appellarci a concetti come scarsità (dei prodotti, come per le 100 Meta Birkin limited edition, ndr) e qualità, per questo è stato trovato un modo per creare una scarsità artificiale per quella che è essenzialmente un'immagine digitale veicolata tramite Non-Fungible Tokens". Se quindi il concetto di scarsità nel metaverso non regge, immaginiamoci quello della qualità, caratteristica sulla quale poggia il valore fondamentale per la casa di moda Hermès.

Sebbene ad oggi non vi sia ancora sufficiente giurisprudenza in tema possiamo certamente affermare che queste prime pronunce porranno le basi per le tutte le decisioni che seguiranno e tracceranno una prima linea “di direzione”.

Il punto della situazione: tra esercizio di espressione artistica e violazione del marchio

Nella vicenda di cui in premessa lo scorso maggio il giudice distrettuale degli Stati Uniti ha respinto la mozione di archiviazione di Mason Rothschild, artista delle celebri Metabirkins, dopo la discussione sulla questione se gli NFT delle MetaBirkins violassero o meno i diritti sulle famose borse Birkin di Hermès.

L'artista ha sempre fermamente sostenuto, fin dal principio, che il Primo Emendamento della Costituzione americana protegge il suo diritto di diffondere le “MetaBirkins” come opere al pubblico, mentre la maison francese Hermès riteneva invero che l'artista stesso, creando e vendendo gli NFT delle MetaBirkins, avesse violato i marchi della famosa borsa di lusso.

Durante l'udienza celebratasi dinnanzi al giudice distrettuale degli Stati Uniti, Jed Rakoff, l’artista ha dichiarato che le MetaBirkins rientrerebbero nella tutela della libertà di espressione garantita dal Primo Emendamento e che gli Nft “MetaBirkins” sono protetti anche in relazione al pr...

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