Manovra 2026: in arrivo rottamazione, taglio IRPEF e flat tax

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Le discussioni sulla prossima manovra sono appena iniziate e anche se è ancora presto per conoscere i dettagli, nella prossima legge di bilancio potrebbero essere introdotte delle novità per le buste paga dei lavoratori dipendenti al fine di aumentare gli stipendi, ovvero c’è la possibilità che venga introdotta una flat tax sugli straordinari, con una possibile estensione anche ai festivi e per il lavoro notturno.

Per conoscere ulteriori dettagli sulle misure che verranno introdotte, occorre attendere il DdL di Bilancio 2026 che dovrà essere presentato dal Governo entro il 20 ottobre. Resta il nodo delle risorse da reperire per poter attuare queste misure.

Flat tax busta paga

Nella prossima manovra finanziaria accanto alla riduzione della seconda aliquota IRPEF al 33% e alla rottamazione quinquies si fa strada l’ipotesi della flat tax per i dipendenti. Secondo alcune anticipazioni pubblicate da Repubblica, potrebbe essere introdotta per i lavoratori dipendenti una tassa fissa più bassa rispetto alle ordinarie aliquote IRPEF, sul lavoro straordinario, in giorni festivi e per le ore di lavoro notturno.

Le prime indiscrezioni parlano dell’introduzione della flat tax al 5% entro determinate soglie di reddito.

Rottamazione quinquies

La Rottamazione quinquies resta uno dei punti cardine della prossima Legge di Bilancio 2026. Sarà possibile saldare i debiti fino a 10 anni, con 120 rate mensili. Inoltre, sarà prevista la possibilità di saltare fino a 8 rate, anche non consecutive, senza perdere i benefici dell’adesione. Sono azzerati sanzioni e interessi, richiedendo il pagamento del solo capitale e dei costi di riscossione.

La nuova rottamazione si applica alle cartelle emesse tra il 2000 e il 2023, con una potenziale estensione anche al 2024.

Rispetto alle precedenti rottamazione saranno previsti alcuni limiti:

  • Saranno esclusi i rottamatori seriali, ovvero coloro che in passato hanno aderito a precedenti rottamazioni senza rispettare il piano di pagamenti. Chi rientra in questa categoria potrà aderire a condizione di aver saldato prima le rate arretrate;
  • Anticipo per i grandi debitori, per i debiti superiori ai 50.000 euro, è previsto un anticipo obbligatorio del 5%.

Per le cartelle di importo inferiore ai 5.000 euro, si valuta la possibilità di un saldo e stralcio o della cancellazione automatica.

La nuova definizione agevolata non avverrà prima della metà del 2026.

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Elisa Migliorini
Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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