Ultimi aggiornamenti sulla Legge di Bilancio 2024 in arrivo. Si conferma la fine dello smart working per i lavoratori con figli under 14 e si introduce la mini-proroga per il payback sanitario. È previsto un nuovo termine anche per la riapertura della finestra del ravvedimento speciale fino al 20 dicembre 2023. Anche i Comuni sono coinvolti con uno sconto di 100 milioni sulla spending review e IMU semplificato nel 2025.
La settimana appena trascorsa porta con sé una serie di novità significative in relazione alla Legge di Bilancio 2024. Un punto centrale che merita particolare attenzione è la conferma della cessazione dello smart working per i lavoratori con figli di età inferiore ai 14 anni, con la scadenza fissata al 31 dicembre 2023 che resta convalidata. Questa decisione rappresenta un notevole cambiamento nelle dinamiche lavorative e richiede un adeguamento da parte delle aziende e dei dipendenti privati.
Un ulteriore elemento di rilievo è rappresentato dalla mini-proroga per il payback sanitario, il cui termine è stato spostato al 30 novembre 2023 attraverso un emendamento al Dl Proroghe approvato al Senato. Il governo cerca così di rispondere alle proteste delle aziende operanti nel settore sanitario.
La proroga della finestra del ravvedimento speciale fino al 20 dicembre 2023 rappresenta un’altra modifica significativa. L’estensione offre ai contribuenti un’ulteriore finestra temporale per regolarizzare la propria situazione fiscale, a favore di una maggiore semplificazione delle procedure di adempimento fiscale.
Nel quadro della spending review dei Comuni, sono state adottate misure concrete a beneficio degli enti locali. Un sostegno finanziario diretto si concretizza con uno sconto totale di 100 milioni ed inoltre, è stata annunciata la proroga al 2025 per l’IMU semplificato, offrendo ai contribuenti e agli enti locali un periodo supplementare per adeguarsi alle nuove disposizioni.
L’insieme di questi interventi riflette l’ impegno del governo di adattare le politiche economiche e sociali alla sostenibilità finanziaria delle scelte al centro della Legge di Bilancio 2024.
Legge di Bilancio 2024: fine dello smart working al 31 dicembre 2023
Nonostante la proposta di uno slittamento dei termini a giugno, contenuta in un emendamento del Partito Democratico, la proroga dello smart working per i lavoratori privati con figli al di sotto dei 14 anni non è stata accettata. La Ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha commentato la decisione, sottolineando la necessità di riflessioni approfondite sulla fine della normativa emergenziale che avverrà il 31 dicembre. Ha evidenziato la complessità del modello attuale, contaminato da forme di lavoro che non possono essere facilmente ricondotte a una prestazione con inizio e fine ben definiti nel corso della giornata lavorativa.
A partire dal 2024 cade l’ultimo baluardo del lavoro agile. La legge di conversione del decreto Lavoro aveva già concesso il diritto di lavorare in smart working ai lavoratori dipendenti pubblici e privati definiti “superfragili” solo fino a fine anno, anche in assenza di accordi individuali formali. Nel settore privato, la disciplina riservata ai genitori con figli al di sotto dei 14 anni resterà in vigore solo fino al 31 dicembre 2023 e non sono previste proroghe.
Dal 2024, è previsto il graduale ritorno alla disciplina ordinaria per tutte le tipologie di lavoratori dipendenti, segnando una transizione significativa nell’approccio alle modalità di lavoro flessibili. Queste modifiche rispecchiano, secondo il governo, l’evoluzione delle dinamiche lavorative alla luce delle nuove esigenze sociali ed economiche post- pandemia.
Mini-proroga per il payback sanitario fino al 30 novembre 2023
La mini-proroga per il payback sanitario costituisce un sollievo per le imprese operanti nel settore dei dispositivi sanitari. Originariamente previsto per il 31 ottobre, il meccanismo che richiede alle aziende di coprire una parte dello sforamento del tetto sugli acquisti di dispositivi medici da parte delle Regioni è stato esteso fino al 30 novembre 2023.
La proroga dei pagamenti del payback relativo al periodo 2015-2018 è un segnale positivo di apertura da parte del governo, anche se l’obiettivo primario delle imprese del settore rimane la completa cancellazione di questo meccanismo, come sottolineato da Confindustria Dispositivi Medici. Nello specifico, Massimiliano Boggetti, Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, ha accolto con favore questa proroga, ma ha espresso l’attesa di un’azione definitiva che preveda la cancellazione del meccanismo.
La proroga offre alle imprese qualche settimana in più di respiro, ma resta la speranza che si giunga a una soluzione definitiva che risponda alle esigenze e alle preoccupazioni del settore. In questo contesto, la proroga riflette la sensibilità del governo nei confronti delle esigenze delle imprese del settore, cercando un equilibrio tra la necessità di garantire la sostenibilità finanziaria e la comprensione delle sfide operative che le aziende affrontano, soprattutto alla luce delle criticità del settore sanitario post-pandemia.
Legge di Bilancio 2024: nuova finestra per il ravvedimento speciale
La Legge di Bilancio 2024 apre una nuova la finestra per aderire al ravvedimento speciale fino al 20 dicembre 2023, un’opportunità prevista dalla Legge di Bilancio per correggere eventuali irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi. Durante questo periodo i contribuenti potranno saldare le proprie obbligazioni fiscali in un’unica rata. L’adozione di questa misura mira a semplificare il processo di regolarizzazione e a fornire un’opportunità concreta per chiunque desideri aderire al ravvedimento.
In particolare, i contribuenti che hanno commesso errori o trascurato di fornire informazioni cruciali nelle loro dichiarazioni avranno la possibilità di rettificare errori e regolarizzare la propria situazione fiscale entro il termine del 20 dicembre 2023, grazie alla nuova sanatoria del Decreto Proroghe 2023. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di offrire più tempo per mettersi in regola con il Fisco grazie all’adesione al ravvedimento speciale.
Novità per i Comuni con le Legge di Bilancio 2024
Il recente Decreto-legge Proroghe ha introdotto un provvedimento agevolativo sotto forma di sconto destinato ai Comuni, alle province e alle città metropolitane, in linea con le disposizioni della spending review. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che tale agevolazione avrà validità solamente per l’anno in corso, con un ammontare complessivo fissato a 100 milioni di euro.
Contemporaneamente, si è verificato un ulteriore slittamento che ha rinviato al 2025 l’entrata in vigore dell’Imu semplificata. Questa normativa impone ai Comuni di definire aliquote dell’imposta differenziate in base a specifiche fattispecie, le quali saranno dettagliate attraverso un decreto emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Questa misura mira a facilitare una gestione più agevole ed efficace delle questioni fiscali a livello locale, promuovendo trasparenza e coesione nelle politiche tributarie adottate dai Comuni. L’obiettivo principale di questa disposizione è ridurre la proliferazione di variabili nell’ambito delle imposte locali, garantendo al contempo una maggiore coerenza nella definizione dei trattamenti fiscali specifici.
Conclusione
La pianificazione e le proroghe, previste dalla Legge di Bilancio 2024, si pongono l’obiettivo di promuovere cambiamenti significativi in diversi settori in linea con le coperture finanziarie disponibili: dalla fine dello smart working per i genitori under 14 alla proroga per il payback sanitario. Ma come abbiamo analizzato, gli interventi sono a più ampio raggio e raggiungono anche gli enti locali.
La Legge di Bilancio 2024 resta la protagonista indiscussa anche questa settimana, con la scadenza per il deposito degli emendamenti in commissione prevista per domani martedì 21 novembre. L’attenzione rivolta all’evolversi della riforma fiscale è cruciale, considerando che potrebbero emergere ulteriori disposizioni nella Legge di Bilancio 2024. Resta quindi fondamentale restare aggiornati e monitorare attentamente gli sviluppi per comprendere appieno l’impatto di queste riforme sul panorama economico e sociale del Paese.