Indici di borsa: quali sono i principali?

0
1672

Gli indici di Borsa sono numeri che offrono una sintesi del valore di un paniere di titoli azionari, cioè di un insieme di azioni selezionate secondo determinati criteri. Scopriamo insieme cosa c’è sa sapere.

Gli indici di Borsa individuano dei “panieri” costituiti da azioni, in numero variabile in base all’indice. Non sono altro che insiemi di azioni acquistabili sulle Borse mondiali. Possono venire in evidenza indici caratterizzati da poche decine di titoli e in contemporanea, o a contrario panieri che possono radunare anche un centinaio di titoli azionari.

I criteri ad oggi impiegati per calcolare gli indici si distinguono in tre categorie: indici equally weighterd, indici price weighted, indici value weighted. Essi sono uno strumento essenziale per gli investitori, per scegliere come e quando investire sul mercato e quali azioni acquistare. Tuttavia, non sempre sono di facile lettura, anche perché sono continuamente soggetti ad oscillazioni e variazioni. Infatti, per tale ragione che sovente si ricorre a grafici, che consentono di analizzare l’andamento degli stessi sia nel breve che nel lungo periodo.

L’indice più noto, oltre che il più rilevante, sul mercato mondiale è il NASDAQ, della Borsa di New York, che si caratterizza per la prevalenza di titoli tecnologici. Mentre sul mercato italiano, sicuramente, il più noto è FTSE MIB, che raccoglie istituti di credito, assicurazioni e società.

Vediamo insieme cosa c’è da sapere sugli indici di borse, quali sono i principali e maggiormente diffusi sia in Europa che nel mondo.

Cosa sono gli indici di borsa?

Gli indici di Borsa individuano dei “panieri” costituiti da azioni, in numero variabile in base all’indice stesso. Non sono altro che insiemi di azioni acquistabili nell’ambito delle Borse mondiali. Possono essere individuati indici caratterizzati da poche decine di titoli e in contemporanea, panieri che possono radunare anche un centinaio di titoli azionari.

E’ possibile determinare un indice di Borsa sulla scorta di molteplici criteri. In primo luogo, ricordiamo quello più noto e sicuramente tra i principali, si basa sulla presenza nel medesimo indice di titoli azionari caratterizzati da una capitalizzazione maggiore. Inoltre, si può anche accorpare titoli appartenenti a Società differenti ma appartenenti allo stesso settore. L’indice di borsa più famoso al mondo, ossia il Nasdaq nella Borsa di New York, appartiene a questa categoria ed è costituito unicamente da titoli tecnologici.

Gli indici di Borsa consentono, invero, di andare a monitorare l’andamento dei titoli sottostanti. In tal modo si permetterà agli investitori di compiere le proprie scelte in maniera oculata e sicura, consentendo anche un buon rendimento.

Come si classificano gli indici di borsa?

Gli indici di borsa sono calcolati facendo una media dei prezzi di scambio. Essi in genere possono esser classificati in tre categorie, in particolare:

  • Indici equally weighted: il termine “equally” indica “uguaglianza”, in questo caso infatti si effettua il calcolo sulla base di una semplice media. In tal modo, tutti i titoli hanno il medesimo peso, indipendentemente dalla capitalizzazione;
  • Indici price weighted: mentre in tal ipotesi, si procede al calcolo dell’indice in considerazione del peso di ciascun titolo, il quale si valuta in base al prezzo di scambio dello stesso. Risultano piuttosto semplici da calcolare tuttavia tendono a non rispecchiare perfettamente quelli che sono i trend dell’intero portafoglio. Infatti, procedendo in tal senso, il peso di ogni titolo risulta infatti direttamente proporzionale al prezzo del titolo stesso e non al contrario alla sua capitalizzazione. Per questo, vengono inclusi in questa tipologia i titoli solitamente caratterizzati da un prezzo più elevato. In questa categoria di indici figurano il Dow Jones Industrial Average e il Nikkei 225;
  • Indici value weighted: in fine, la terza tipologia è quella che presuppone un calcolo effettuato in base ad una media ponderata, viene pertanto attribuito maggior peso a tutti quei titoli le cui Società di riferimento che sono caratterizzate da più alta capitalizzazione. Rappresentano gli indici più diffusi e maggiormente utilizzati poiché considerati più equi e corretti. Gli indici più noti di questa categoria sono S&P 500, il FTSE MIB, il FTSE 100, il CAC40, il DAX30 e l’Hang Seng.

Indici borsa mondiali principali

  • FTSE (sia All-World sia i regionali)
  • S&P Global 100
  • S&P Global 1200
  • Dow Jones Global Titans 50
  • Russell Global
  • Europa: Euro Stoxx 50
  • Europa: FTSE Euro 100
  • Europa: S&P Europe 350
  • Asia: S&P Asia 50
  • Asia: Dow Jones Asian Titan 50
  • Asia: FTSE ASEAN 40
  • America Latina: S&P Latin America 40

Mercato europeo

Per quanto riguarda gli indici europei, sicuramente è fondamentale, per valutare l’andamento della borsa, andare ad analizzare l’indice principale del mercato londinese, ossia il Ftse 100. Quest’ultimo prende come riferimento le 100 principali società quotate al London Stock Exchange. Possiamo indicare, in via esemplificativa, alcune aziende che sono considerate nell’indice, proprio per far comprendere il rilievo dell’indice stesso:

  •  AstraZeneca
  • Shell
  • Hsbc;
  • Unilever;
  •  BP ;
  •  Rio Tinto.

Il Dax 40 è invece un indice che raggruppa le 40 società a maggiore capitalizzazione quotate sulla borsa di Francoforte. In questo caso i titoli sono scelti in base alla capitalizzazione e alla liquidità. Tra i titoli a maggiore capitalizzazione quotati sul Dax troviamo imprese come: LindeSapSiemensVolkswagen Deutsche Telekom.

Anche in Francia, possiamo individuare uno degli indici più significativi per il mercato europeo. Il principale indice azionario del listino parigino è il Cac 40 che, come si deduce dal nome, comprende 40 titoli, anch’essi individuati in base della capitalizzazione e della liquidità. Appartengono a questo indice i titoli di società quali: LvmhL’OréalTotalEnergiesSanofiHermes e Airbus.

Mentre  DJ Euro Stoxx 50 accoglie 50 titoli, di società appartenenti a vari Paesi europei appartenenti all’eurozona. I titoli sono selezionati sulla base della capitalizzazione flottante. Questo significa che la capitalizzazione è calcolata tenendo conto solo delle azioni che sono effettivamente disponibili sul mercato. Appartengono a questo gruppo: LvmhAsmlL’OréalLinde TotalEnergies.

Indici europei principali

Per quanto riguarda, invece, i principali indici europei, possiamo distinguere tra indici dell’eurozona e indici esterni all’eurozona. Per quanto riguarda i primi:

-Amsterdam AEX Amsterdam
-Bruxelles BEL 20 Bruxelles
-Parigi CAC 40 Parigi
-CDAX Francoforte
-CLASSIC ALL SHARE Francoforte
-DAX 100 Francoforte
-DAX 30 Francoforte
-DIVDAX Francoforte
-GERMAN ENTREPRENEURIAL Francoforte
-Madrid IBEX 35 Madrid
-MIDCAP MARKET Francoforte
-Helsinki OMX HELSINKI 25 Helsinki
-Helsinki OMX HELSINKI PI Helsinki
-PRIME ALL SHARE FrancoforteLisbona PSI-20 Lisbona
-SDAX Francoforte
-TECHNOLOGY ALL SHARE Francoforte
-Euro Stoxx Net Return DJ Stoxx
-Stoxx EUROSTOXX DJ Stoxx
-Stoxx EUROSTOXX 50 DJ Stoxx
-Stoxx STOXX 50 DJ Stoxx

Mentre sono indici di borsa non appartenenti all’eurozona:

– Londra FTSE 100 Londra
-Londra FTSE ALL SH Londra
-Londra FTSE 250 Londra
-Copenhagen OMX COPENHAGEN 20 Copenhagen
-Copenhagen OMX COPENHAGEN PI Copenhagen
-Stoccolma OMX STOCKHOLM 30 INDEX Stoccolma
-Zurigo SMI Zurigo

Come si leggono gli indici di borsa?

Gli indici di Borsa sono uno strumento essenziale per gli investitori, per scegliere come e quando investire sul mercato e quali azioni acquistare. Tuttavia, non sempre sono di facile lettura, anche perché sono continuamente soggetti ad oscillazioni e variazioni.

Infatti, il loro andamento viene monitorato mediante dei grafici che riportando fedelmente il loro andamento per un periodo di tempo determinato.

Probabilmente ti sarà capitato di prendere visione di questi grafici, anche talvolta colorati. Infatti, la quotazione degli indici viene rappresentata utilizzando i colori rosso e verde.

L’adozione dei colori consente di interpretare in maniera intuitiva un eventuale aumento o diminuzione della quotazione rispetto alla precedente. Il rosso indica infatti una flessione rispetto alla quotazione precedente, mentre il verde una variazione positiva.

Tramite i grafici, sarà possibile verificare l’andamento dei titolo nel breve e nel lungo periodo, in modo tale da consentire una valutazione fedele e ponderata dell’investimento.

Borsa Italiana

Possiamo ora porre l’attenzione sulla Borsa italiana, al fine di individuare gli indici principali e le caratteristiche del mercato.

La Borsa Italiana è, nella sostanza, una società che gestisce i mercati finanziari in Italia. Ad oggi, come accade per tutte le borse mondiali, i titoli sono scambiati sulla relativa piattaforma telematica. Tramite tale ausilio, sono raccolti gli ordini di vendita e di acquisto di azioni, obbligazioni e derivati.

La società svolge anche una funzione di vigilanza sulle transazione e le operazioni compiute da intermediari e broker, nonostante l’attività primaria di vigilanza del mercato finanziario sia devoluta alla Consob.

Possono essere individuati diversi comporti in cui la borsa è organizzata, che includono il mercato telematico obbligazionario (su cui sono scambiati titoli di Stato e Btp) e il mercato azionario, a sua volta suddiviso in diversi segmenti, il più noto dei quali è quello rappresentato dalle c.d. Blue Chips.

Indici di Borsa Italiana principali

Diversi sono gli indici di borsa italiani. Infatti, le società quotate sono raggruppate in diversi indici di Borsa Italiana che rappresentano altrettanti segmenti di mercato.

Sicuramente, tra questi il più noto è FTSE MIB, il quale riassume le performance delle società Blue Chips più importanti.

E’ possibile consultare l’andamento degli indici della Borsa Italiana online, andando a verificare i principali: FTSE MIB, Star, TAH, AllShare, MidCap, Smallcap, FTSE Italia Growth. Sono riportate anche le variazioni settimanali e mensili, nonché l’andamento da inizio anno. Ricordiamo inoltre, che tra le quotazioni più significativi della Borsa italiana c’è lo spread Btp-Bund 10 anni. Possiamo brevemente individuare quelli che sono gli indici del mercato italiano:

  • FTSE MIB
  • FTSE IT All-Share
  • FTSE IT Mid Cap
  • FTSE IT Star
  • FTSE IT Micro Cap
  • FTSE IT Small Cap
  • FTSE IT All Capped

FTSE MIB: cos’è e come funziona?

Con FTSE MIB si richiama l’acronimo di Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa. Questo è l’indice azionario di riferimento in Italia.

Come dicevamo nei paragrafi precedenti, questi indici costituiscono panieri di titoli. In specie, quello in esame, è composto da 40 titoli dei mercati Euronext Milan ed Euronext MIV Milan. I titoli sono selezionati in base alla capitalizzazione e al volume degli scambi, oltre che al settore.

Sono in prevalenza titoli emessi nel circuito bancario, assicurativo ed industriale. Le società, i cui titoli partecipano al FTSE MIB, sono caratterizzate da un’elevata solidità. Queste pongono in essere i principali scambi giornalieri. I titoli che partecipano ad esso sono oggetto di revisione trimestrale.

Il FTSE MIB opera in Italia dal 1° giugno 2009, dopo l’avvenuta fusione tra la London Stock Exchange e Borsa Italiana.

Questo ha sostituito il precedente indice principale nel mercato nazionale, ossia l’indice S&P/MIB. L’indice di riferimento del mercato era il MIB30, composto dai 30 principali titoli di borsa italiani. La composizione ha subito variazioni negli anni, nel tempo comportando una relativa riduzione della rilevanza del ruolo assunto da istituti di credito, che nel 2009 assorbivano il 26,4% della capitalizzazione totale.

Tuttavia, la crisi del sistema bancario ha cambiato profondamente gli equilibri. In primo luogo, l’indice ha subito una serie di forti ribassi. Grazie alle misure espansive attuate dalla BCE, si è, invero, assistito ad un progressivo recupero.

FTSE MIB si connota per essere un indice ponderato, cioè assegna un peso specifico alle proprie componenti in base alla rispettiva capitalizzazione. Si tiene conto anche dei fattori flottanti che possono incidere sui titoli.

Dunque, ciò comporta che gli indici maggiormente importanti incidono di più sul valore medio dell’indice, ma comunque non oltre la soglia del 15% del paniere. Tale indice, inoltre, non prende in considerazione il valore dei dividendi pagati dalle società.

Per quanto riguarda, allora, il calcolo, questo è effettuato sul volume delle operazioni di acquisto e vendita, oltre che sulla liquidità e le dimensione dei titoli aggregati nel paniere. Durante le fasi di negoziazione e alla chiusura delle borsa, l’indice è calcolato e pubblicato.

AIM: il mercato per le PMI

Possiamo ora ad approfondire un tema particolarmente interessante. Ossia possiamo ora andare a definire una peculiarità del mercato italiano, di recente introduzione. Ci riferiamo ad AIM ITALIA, che è il mercato di Borsa Italiana nato dalla fusione dei mercati AIM Italia e MAC – Mercato alternativo capitali.

Dunque, per le caratteristiche cha abbiamo descritto, possiamo asserire che AIM Italia è un mercato a cui conviene accedere ove si è titolare di   piccole e medie imprese italiane. Queste, tramite AIM, potranno investire nella loro crescita rivolgendosi a una platea selezionata di investitori sulle Small Cap- società quotate con una piccola capitalizzazione.

Tramite predetto mercato, le PMI potranno facilmente reperire fondi per le loro imprese e sviluppare l’attività imprenditoriale.

AIM Italia è un MTF (Multilateral Trading Facility), ciò significa che comunque è un mercato regolamentato da Borsa Italiana.

Grazie alla quotazione in questo mercato potranno ottenere diversi benefici, rendere sicuramente più stabile l’attività e appetibile per gli investitori.

Il sito AIM Italia riporta i principali vantaggi che possono derivare dalla quotazione nel predetto mercato:

  • Flessibilità regolamentare per le PMI: AIM Italia sia basa su un regolamento flessibile, concepito per offrire un percorso semplificato alla quotazione e al tempo stesso adempimenti post-quotazione calibrati sulla struttura delle piccole e medie imprese.
  • Centralità del Nomad: il Nomad è il consulente che accompagna la società durante la fase di ammissione e per tutta la permanenza sul mercato.
  • Requisiti di accesso semplificati rispetto al mercato principale: non è prevista una dimensione minima o massima della società in termini di capitalizzazione e, per quanto riguarda il flottante, è sufficiente una soglia minima del 10%. Non sono previsti requisiti particolari in tema di corporate governance, così come non sono previsti requisiti economico-finanziari specifici.
  • Rapidità e costi contenuti: per l’accesso al mercato dei capitali rispetto al mercato principale, assicurando al contempo trasparenza e liquidità per gli investitori.

Lascia una Risposta