Accise

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    cise sono delle imposte indirette che vengono applicate sui beni specifici, come l’alcool, il tabacco, il carburante e alcuni prodotti industriali. Di fatto l’imposta viene richiesta al produttore che poi si rivale sul consumatore finale che rimane, di fatto, gravato dal tributo. In Italia, le accise sono disciplinate principalmente dalla legge 413 del 1991, che ha introdotto un sistema unico di accise per l’Unione Europea.

    Le accise sono diverse dalle imposte dirette, come l’IRPEF o l’IVA, in quanto non vengono applicate sui redditi o sulle vendite, ma sui beni specifici menzionati. Inoltre, le accise sono spesso destinate a finanziare programmi pubblici o a regolamentare l’uso di determinati beni, come nel caso del tabacco e dell’alcool.

    Che cosa sono le accise?

    La normativa di riferimento sulle accise è contenuta nel D.Lgs. n. 504/95 e successive modifiche denominato “Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative” (c.d. “Testo Unico Accise” ovvero “TUA”). Le accise sono imposte indirette applicate su specifici beni di consumo prodotti o importati all’interno di un territorio nazionale. A differenza dell’IVA, che è una tassa ad valore, le accise sono generalmente imposte in base a una quantità fisica, come litri o chilogrammi. Sono tipicamente applicate a prodotti come alcolici, tabacchi, carburanti e energia elettrica. L’obiettivo delle accise può variare: possono essere utilizzate per aumentare le entrate fiscali, per scoraggiare il consumo di determinati prodotti per motivi di salute o ambientali, o per internalizzare i costi esterni associati al consumo di certi beni. Le accise possono variare notevolmente da un paese all’altro in base alle politiche fiscali e alle priorità nazionali.

    L’accisa è, di fatto, un’imposta indiretta del nostro sistema tributario, gestita dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che colpisce la fabbricazione o il consumo di determinati prodotti. In particolare, possiamo individuare come prodotti soggetti ad accisa:

    • Carburanti e Combustibili: Benzina, gasolio, olio combustibile, GPL, metano, ecc.
    • Tabacchi: Sigarette, sigari, tabacco da pipa, tabacco da masticare e altri prodotti del tabacco.
    • Alcolici: Vini, birre, liquori, distillati e altre bevande alcoliche.
    • Energia Elettrica: Consumo di energia elettrica.
    • Gas Naturale: Utilizzato sia come carburante che per il riscaldamento.
    • Prodotti Intermedi: Alcuni prodotti che possono essere utilizzati nella produzione di bevande alcoliche.
    • Caffè: In alcuni contesti, il caffè può essere soggetto ad accisa.
    • Bevande Analcoliche: Come le bibite zuccherate, in alcuni contesti.
    • Oli Minerali: Utilizzati in vari contesti industriali e come combustibili.

    Il sistema delle accise prevede anche l’utilizzo di accise “interne“, ovvero tasse applicate sui beni che vengono prodotti o importati all’interno dell’Unione Europea, e di accise “esterne“, ovvero tasse applicate sui beni che vengono importati dall’esterno dell’UE.

    Inoltre, le accise sono soggette a una serie di regolamenti e direttive comunitarie, che ne disciplinano la struttura e l’applicazione all’interno dell’UE. Tra questi, si possono menzionare la direttiva 92/12/CEE, che stabilisce le regole comuni per l’applicazione delle accise, e la direttiva 2008/118/CE, che fissa le regole per l’applicazione del sistema unico delle accise all’interno dell’UE.

    Inoltre, le accise sono disciplinate anche dalla normativa nazionale, che può prevedere specifiche disposizioni in materia di tassazione dei beni soggetti a accise. In Italia, ad esempio, le accise sono disciplinate dal testo unico delle imposte sui redditi (TUIR), dal decreto legislativo 504 del 1995 (TUA) e dal decreto legislativo 633 del 1972.

    Come verificare se un bene è sottoposto ad accisa?

    Per verificare se un prodotto è sottoposto ad accisa, occorre fare riferimento al suo codice di nomenclatura combinata, rinvenibile al seguente link:

    Verifica nomenclatura combinata dei beni sottoposti ad accisa


    Per i prodotti sottoposti ad accisa è importante sottolineare che l’obbligazione tributaria nasce sin dal momento della loro fabbricazione, compresa l’estrazione dal sottosuolo nel caso in cui l’accisa sia applicabile, ovvero della loro importazione nel territorio UE (art. 2 del D.Lgs. n. 504/95 – TUA).

    Chi è soggetto al pagamento delle accise?

    Secondo quanto previsto dall’art. 2, co. 4 del TUA sono soggetti al pagamento dell’accisa i seguenti soggetti:

    • Il titolare del deposito fiscale nel quale avviene l’immissione in consumo del bene ed, in solido, anche gli eventuali soggetti che si possono essere resi garanti del pagamento. Oppure, anche il soggetto nei cui confronti si verificano i presupposti per l’applicabilità dell’imposta;
    • Il destinatario registrato che riceve i beni soggetti ad accisa, secondo quanto previsto dall’art. 8 del TUA;
    • Il soggetto debitore dell’obbligazione doganale nel caso di importazione nel territorio UE di beni sottoposti ad accisa. In caso di importazione irregolare è soggetto al pagamento qualsiasi persona che abbia partecipato all’attività di importazione dei beni nella UE.

    Come si calcola l’importo delle accise?

    Le accise in Italia sono imposte indirette che gravano su specifici beni di consumo. Il calcolo delle accise varia a seconda del tipo di prodotto su cui vengono applicate. Ecco una panoramica generale su come vengono calcolate le accise per alcuni dei principali prodotti soggetti a questa tassazione:

    1. Carburanti e Combustibili: Le accise sui carburanti sono calcolate in base alla quantità (ad esempio, per litro). L’aliquota varia a seconda del tipo di carburante (benzina, gasolio, ecc.) e può essere soggetta a variazioni in base alle decisioni governative.
    2. Tabacchi: Le accise sui prodotti del tabacco sono determinate sia in base al prezzo al dettaglio che in base al peso. Ad esempio, per le sigarette, una parte dell’accisa è un importo fisso per ogni sigaretta, mentre un’altra parte è calcolata come una percentuale del prezzo al dettaglio.
    3. Alcolici: Le accise sugli alcolici sono calcolate in base al grado alcolico e alla quantità. Ad esempio, per i distillati, l’accisa è determinata per grado alcolico per litro di prodotto.
    4. Energia Elettrica: Le accise sull’energia elettrica sono calcolate in base ai kilowattora (kWh) consumati.
    5. Gas Naturale: Le accise sul gas naturale sono calcolate in base ai metri cubi o ai giga-joule consumati.
    6. Prodotti Intermedi: Per prodotti come alcol denaturato o altri intermedi utilizzati nella produzione di bevande alcoliche, le accise sono calcolate in base al volume e al grado alcolico.
    7. Bevande Analcoliche: Se applicate, le accise su bevande come bibite zuccherate sono calcolate in base al volume.

    Per determinare l’importo esatto delle accise da versare, è necessario moltiplicare la quantità del prodotto (litri, chilogrammi, kWh, ecc.) per l’aliquota accisa applicabile. Le aliquote accise possono variare nel tempo e sono stabilite dalla legge di bilancio e da altri provvedimenti legislativi.

    Come si effettua il pagamento delle accise?

    Il pagamento dell’accisa deriva dalla sua particolare modalità di calcolo. È necessario, infatti, moltiplicare alla quantità di prodotto l’aliquota d’imposta vigente al momento dell’immissione in consumo del bene. Per quanto riguarda i tabacchi lavorati si devono seguire le disposizioni previste dall’art. 39-decies del TUA (art. 3 del TUA e DM 6.12.2018).

    Per quanto riguarda il termine di versamento dell’imposta, entro il giorno 16 di ciascun mese (fatte salve le disposizioni per i singoli prodotti) deve essere versata l’accisa dovuta sui prodotti immessi in consumo nel mese precedente (vedasi quanto previsto dall’art. 3 co. 4 del TUA). L’unica eccezione riguarda il caso delle immissioni in consumo avvenute nel mese di luglio. In questo caso, il pagamento dell’accisa deve essere effettuato entro il giorno 20 del mese di agosto. Inoltre, per i prodotti immessi in consumo dal 1° al 15 del mese di dicembre, il pagamento dell’accisa deve essere effettuato entro il giorno 27 dicembre.

    La circolazione dei beni soggetti ad accisa

    La circolazione dei beni sottoposti ad accisa è regolamentata da specifiche disposizioni normative, sia a livello nazionale che comunitario. In generale, i beni soggetti ad accisa possono essere prodotti, importati o esportati solo in conformità alle disposizioni in materia di accise.

    In Italia, la circolazione dei beni soggetti ad accisa è disciplinata dal decreto legislativo 504 del 1995, che stabilisce le modalità di produzione, importazione, esportazione e commercializzazione dei beni soggetti ad accisa. Inoltre, il decreto legislativo 633 del 1972 stabilisce le modalità di registrazione e di tassazione delle operazioni relative ai beni soggetti ad accisa.

    A livello comunitario, la circolazione dei beni soggetti ad accisa è disciplinata dalla direttiva 2008/118/CE, che stabilisce le regole per l’applicazione del sistema unico delle accise all’interno dell’UE. La direttiva prevede, ad esempio, l’obbligo per gli Stati membri di rilasciare autorizzazioni per la produzione, l’importazione o l’esportazione di beni soggetti ad accisa, nonché l’obbligo di registrare le operazioni di circolazione di tali beni.

    Inoltre, la circolazione dei beni soggetti ad accisa è soggetta a una serie di controlli e verifiche, sia a livello nazionale che comunitario, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni in materia di accise e di prevenire frodi fiscali. A questo scopo, sono previsti organi di controllo e di verifica specifici, che hanno il compito di verificare il rispetto delle disposizioni in materia di accise e di sanzionare eventuali violazioni.

    Il Documento di Accompagnamento Semplificato per la circolazione dei beni sottoposti ad accise

    La circolazione dell’alcol e delle bevande alcoliche ad accisa assolta avviene attraverso l’utilizzo del “Documento di Accompagnamento Semplificato“, indicato con la sigla “DAS”, di cui al Regolamento (CEE) n. 3649/92, della Commissione, del 17 dicembre 1992. In particolare, il documento DAS è composto da tre esemplari, recanti lo stesso numero identificativo, così destinati:

    • Il n. 1 viene conservato dallo speditore;
    • Il n. 2 scorta la merce e viene conservato dal destinatario;
    • Infine, il n. 3 scorta la merce nei casi in cui debba procedersi all’appuramento di cui all’articolo 11, comma 2 ed all’articolo 13, comma 3.

    Prima della loro compilazione i documenti DAS di tipo amministrativo devono soggetti a bollatura, mediante apposizione del timbro a secco, da parte dell’ufficio dell’Agenzia delle Dogane competente per territorio.

    Domande frequenti sulle accise

    Cos’è un’accisa?

    Un’accisa è un’imposta indiretta applicata su specifici beni di consumo, come carburanti, alcolici, tabacchi.

    Perché vengono applicate le accise?

    Le accise hanno diverse finalità, tra cui generare entrate fiscali, disincentivare il consumo di determinati prodotti per motivi di salute o ambientali, e internalizzare i costi esterni associati al consumo di certi beni.

    Come vengono calcolate le accise in Italia?

    Le accise sono generalmente calcolate in base alla quantità del prodotto (ad esempio, per litro, chilogrammo o kilowattora). L’aliquota varia a seconda del tipo di prodotto e può essere soggetta a variazioni in base alle decisioni legislative.

    Cosa finanziano le accise?

    Le accise contribuiscono al bilancio statale e possono finanziare spese pubbliche, progetti specifici, tutela ambientale, e altre iniziative di interesse pubblico.

    Come vengono controllate le accise?

    Le autorità fiscali, come l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, effettuano controlli per assicurarsi che le accise vengano correttamente applicate e versate. Possono essere previste sanzioni in caso di mancato pagamento o dichiarazione inesatta.

    C’è una differenza tra accise e dazi doganali?

    Sì, mentre le accise sono imposte su specifici beni di consumo indipendentemente dalla loro origine, i dazi doganali sono tasse applicate sui beni importati da paesi esteri.

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