Scopri come le PMI possono beneficiare del credito d’imposta del 30% per la partecipazione a fiere internazionali, con requisiti, spese ammissibili e procedure di richiesta.
Il credito d’imposta per la partecipazione a fiere internazionali rappresenta un’opportunità strategica per le piccole e medie imprese che vogliono espandere la propria presenza sui mercati esteri. Questa agevolazione fiscale, introdotta dall’articolo 49 del Decreto Legge n. 34/2019 (Decreto Crescita), consente di ottenere un rimborso del 30% delle spese sostenute per partecipare a manifestazioni fieristiche internazionali, fino a un massimo di 60.000 euro per impresa.
⚠️ AGGIORNAMENTO IMPORTANTE: Il credito d’imposta per fiere internazionali è attualmente sospeso. L’agevolazione era inizialmente prevista per il 2020 con uno stanziamento di 5 milioni di euro, ma non è stata rinnovata negli anni successivi. Le PMI interessate possono comunque prepararsi per eventuali riattivazioni future della misura.
Indice degli argomenti
- Perché partecipare a fiere internazionali
- Cos’è il credito d’imposta per fiere internazionali
- Requisiti per accedere al credito d’imposta
- Spese ammissibili al credito d’imposta
- Calcolo e limiti del credito d’imposta
- Modalità di fruizione del credito
- Procedura di richiesta
- Controlli e sanzioni
- Prospettive future e alternative
- Consulenza online
- Fonti normative
Perché partecipare a fiere internazionali
La fiera rappresenta ancora oggi, in particolare per le piccole e medie imprese, uno dei canali più efficaci di promozione e di contatto con il mercato di riferimento. Nelle fiere internazionali vi è un rapporto costi / benefici vantaggioso e la possibilità di misurare in modo puntuale il ritorno economico dell’investimento. Inoltre, le fiere B2B nell’epoca della globalizzazione possono essere il primo approccio soft all’internazionalizzazione.
La fiera è infatti un’occasione non solo di contatto, ma anche di conoscenza, di confronto con culture e mentalità diverse, di scambio di esperienze, una opportunità per fare network, verificare sul campo ipotesi formulate a tavolino e porre le basi di future iniziative.
Cos’è il credito d’imposta per fiere internazionali
Il credito d’imposta per fiere internazionali nasce dall’esigenza di supportare l’internazionalizzazione delle imprese attraverso uno strumento fiscale mirato. L’agevolazione riconosce l’importanza strategica delle manifestazioni fieristiche come canale privilegiato per l’espansione commerciale, particolarmente per le PMI che spesso dispongono di risorse limitate per investimenti promozionali all’estero.
Obiettivi della misura
La norma persegue diversi obiettivi strategici per il sistema economico nazionale. In primo luogo, favorisce l’internazionalizzazione delle PMI italiane attraverso la riduzione dei costi di partecipazione alle fiere, che rappresentano spesso un investimento significativo per le aziende di piccole e medie dimensioni. Inoltre, promuove la competitività del Made in Italy sui mercati esteri, supportando le imprese nell’acquisizione di nuovi clienti e partnership commerciali internazionali.
Requisiti per accedere al credito d’imposta
L’accesso al credito d’imposta è riservato esclusivamente alle piccole e medie imprese che rispettano parametri dimensionali specifici definiti dalla normativa europea.
La classificazione delle PMI segue i criteri stabiliti dalla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea, recepita in Italia dal Decreto Ministeriale 18 aprile 2005. I parametri da rispettare cumulativamente riguardano il numero di occupati e almeno uno tra fatturato annuo e totale di bilancio.
Microimpresa: occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro.
Piccola impresa: occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
Media impresa: occupa meno di 250 persone e realizza un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
Requisiti temporali
Per beneficiare dell’agevolazione, le imprese dovevano essere esistenti alla data del 1° gennaio 2019. Questo requisito garantisce che il credito sia destinato ad aziende già operative e con una struttura consolidata, escludendo le startup di recente costituzione.
Spese ammissibili al credito d’imposta
Il credito d’imposta copre specifiche categorie di spese direttamente correlate alla partecipazione fieristica, garantendo che l’agevolazione sia finalizzata esclusivamente alle attività promozionali e commerciali.
Affitto degli spazi espositivi
I costi di locazione degli stand rappresentano generalmente la voce di spesa più significativa per la partecipazione fieristica. Sono inclusi tutti i canoni di affitto degli spazi espositivi, sia per manifestazioni in Italia che all’estero, purché si tratti di fiere internazionali di settore.
Allestimento degli spazi fieristici
Le spese di allestimento comprendono la progettazione, costruzione e montaggio degli stand espositivi. Sono ammissibili i costi per strutture modulari, elementi decorativi, illuminazione, sistemi audiovisivi e tutti gli elementi necessari per valorizzare la presenza aziendale in fiera.
Attività pubblicitarie e promozionali
Questa categoria include le spese per materiale promozionale, campagne pubblicitarie specifiche per la fiera, realizzazione di cataloghi e brochure, nonché tutte le attività di comunicazione direttamente connesse alla partecipazione. Sono ammissibili anche i costi per servizi di traduzione e interpretariato necessari per la comunicazione internazionale.
Calcolo e limiti del credito d’imposta
Il credito d’imposta è calcolato applicando l’aliquota del 30% alle spese ammissibili sostenute dall’impresa. Tuttavia, esistono limiti massimi sia per singola impresa che per l’intera misura agevolativa.
Limite per impresa
Ogni PMI può beneficiare di un credito d’imposta massimo di 60.000 euro. Questo significa che l’agevolazione copre fino a 200.000 euro di spese ammissibili per singola impresa (200.000 × 30% = 60.000 euro).
Stanziamento complessivo
Lo stanziamento totale previsto per l’anno 2020 era di 5 milioni di euro. La ripartizione delle risorse avviene secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande, rendendo fondamentale una tempestiva richiesta dell’agevolazione.
Regime De Minimis
Il credito d’imposta è soggetto ai limiti del regime de minimis, che prevede un massimale di 200.000 euro di aiuti pubblici nell’arco di tre esercizi fiscali. Le imprese devono verificare di non aver superato questa soglia considerando tutti gli aiuti de minimis ricevuti.
Modalità di fruizione del credito
Il credito d’imposta per fiere internazionali presenta caratteristiche specifiche per quanto riguarda le modalità di utilizzo e la gestione amministrativa.
Utilizzo in compensazione
Il credito d’imposta per fiere internazionali è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24. Questo, ai sensi dell’articolo 17, del Dlgs n 241/97. Non è consentita la monetizzazione diretta o la cessione del credito a terzi.
Dal punto di vista tributario, il credito d’imposta costituisce un componente positivo di reddito, risultando quindi tassabile sia ai fini IRES che IRAP. Le imprese devono considerare questo aspetto nella pianificazione fiscale e nella contabilizzazione dell’agevolazione.
Contabilizzazione
Secondo il principio contabile nazionale OIC 12, le spese ammissibili devono essere contabilizzate nelle voci B7 (costi per servizi) e B8 (costi per godimento di beni di terzi) del conto economico. È consigliabile mantenere una contabilizzazione separata per le diverse tipologie di spese agevolabili.
Procedura di richiesta
La procedura per accedere al credito d’imposta richiedeva la presentazione di un’istanza specifica secondo modalità che dovevano essere definite dal decreto attuativo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Economia avrebbero dovuto emanare un decreto attuativo entro il 30 giugno 2019, con l’obiettivo di specificare le tipologie di spese ammesse, le procedure per l’ammissione al beneficio, l’elenco delle manifestazioni fieristiche internazionali ammissibili e le procedure di recupero in caso di utilizzo illegittimo.
L’assegnazione del credito segue rigorosamente l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Questo meccanismo rende fondamentale una preparazione accurata della documentazione e una tempestiva presentazione dell’istanza.
La richiesta deve essere corredata da documentazione probante che dimostri la spettanza del credito. Sono necessari contratti di affitto degli spazi, fatture relative all’allestimento, documentazione delle spese pubblicitarie e promozionali, oltre a tutti i documenti che attestino la partecipazione alla manifestazione fieristica.
Controlli e sanzioni
L’Agenzia delle Entrate mantiene le ordinarie competenze di controllo e accertamento sul credito d’imposta fiere internazionali.
I controlli possono essere effettuati sia in fase di utilizzo del credito che successivamente, attraverso verifiche documentali e sopralluoghi presso le imprese beneficiarie. L’amministrazione finanziaria verifica la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi, la corretta quantificazione delle spese ammissibili e il rispetto delle procedure previste.
In caso di accertamento di indebita fruizione, totale o parziale, l’Agenzia delle Entrate comunica l’irregolarità al Ministero dello Sviluppo Economico, che provvede al recupero dell’importo maggiorato di interessi e sanzioni secondo la normativa vigente.
Prospettive future e alternative
Nonostante la sospensione dell’agevolazione, le PMI interessate all’internazionalizzazione possono valutare strumenti alternativi di supporto.
Altre agevolazioni per l’export
Il sistema di incentivi prevede diverse misure per supportare l’internazionalizzazione delle imprese. Tra queste, il Fondo per la Crescita Sostenibile, i contributi di Simest per la partecipazione a fiere estere e le agevolazioni regionali specifiche per l’export.
Preparazione per future riattivazioni
Le imprese possono prepararsi per eventuali riattivazioni del credito mantenendo una contabilizzazione separata delle spese fieristiche e documentando accuratamente tutte le attività promozionali internazionali. Questa preparazione consente di essere pronti per una tempestiva presentazione della domanda in caso di rinnovo della misura.
Consulenza online
La complessità delle normative fiscali e la necessità di ottimizzare gli investimenti in promozione internazionale rendono fondamentale il supporto di consulenti specializzati. Un commercialista esperto in agevolazioni fiscali può assistere le PMI nell’identificazione delle opportunità più adatte, nella preparazione della documentazione necessaria e nella pianificazione fiscale ottimale.
La consulenza professionale risulta particolarmente utile per valutare l’impatto fiscale complessivo delle attività promozionali, ottimizzare la struttura dei costi e massimizzare i benefici derivanti dalle diverse forme di incentivazione disponibili.
Fonti normative
- Decreto Legge 34/2019, articolo 49 (Decreto Crescita)
- Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea
- Decreto Ministeriale 18 aprile 2005
- Circolare Agenzia delle Entrate n. 53/E/2005
- Decreto Legislativo 241/1997, articolo 17
- Regolamenti UE 1407/2013, 1408/2013, 717/2014 (regime de minimis)