I bonus assunzioni giocano un ruolo chiave nell’incrementare l’occupazione, grazie a incentivi principalmente contributivi, che mirano a tagliare i costi del lavoro. Queste misure sono indirizzate a favore delle categorie più “deboli” nel mercato del lavoro. Di seguito una panoramica degli incentivi all’assunzione aggiornati e del relativo funzionamento.

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Quest’anno sono attive diverse agevolazioni che incentivano l’occupazione dei lavoratori e rientranti in quello che più comunemente viene definito Bonus assunzioni 2024. Si tratta di agevolazioni, più comunemente sotto forma di sgravi contributivi e deduzioni per i datori di lavoro, che incentivano questi ultimi ad assumere giovani, donne vittime di violenza, percettori di misure assistenziali come il Supporto alla Formazione e il Lavoro e l’Assegno di Inclusione, ma anche i disoccupati percettori delle indennità e anche lavoratori del Mezzogiorno.

In linea di massima, nel 2024 ci troviamo di fronte a misure diverse rispetto agli anni precedenti, ma il Governo ha comunque previsto molte agevolazioni per le assunzioni. Modellate diversamente, le agevolazioni hanno comunque la ratio di fondo di sostenere e nello stesso tempo incentivare i datori di lavoro ad assumere e favorire l’occupazione delle categorie più svantaggiate o fragili nella popolazione.

Elenchiamo quali sono tutte le misure rientranti nel cosiddetto Bonus assunzioni 2024.

Bonus assunzioni 2024

La Legge di Bilancio 2024 non ha previsto la proroga di alcune misure previste nel 2023, ma nello stesso tempo ne ha prorogate e previste ben altre. Quest’anno non è più attivo il bonus per l’assunzione di giovani con meno di 36 anni e le donne particolarmente svantaggiate.  Inoltre, alla fine del 2023 è scaduto anche il bonus NEET, ovvero la misura dedicata ai beneficiai del Reddito di Cittadinanza.

Terminati gli addii, nel 2024 resta in vigore il bonus per l’assunzione di donne che svolgono attività lavorativa in settori economici fortemente caratterizzati dalla disparità occupazionale di genere. I settori vengono annualmente individuati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In cosa consiste la misura? In questo caso spetta uno sgravio sulla contribuzione del 50% per diciotto mesi. Lo sgravio spetta per ogni assunzione a tempo indeterminato. Per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato, lo sgravio spetta per dodici mesi.

Ci sono ben altre misure attive quest’anno:

  • Bonus assunzioni per le donne vittime di violenza;
  • Bonus assunzioni per under 30 e under 36;
  • Esonero contributivo assunzioni over 50;
  • Incentivi per l’assunzione dei percettori Naspi;
  • Bonus assunzione per i percettori dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro;
  • Decontribuzione Sud.

Incentivi all’assunzione: i requisiti minimi per accedere

Nel contesto dei bonus assunzioni 2023, la legislazione impone criteri minimi per accedervi. Per beneficiare di tali agevolazioni, i datori di lavoro, indipendentemente dal settore, devono rispettare le seguenti condizioni:

  • Evitare sospensioni legate a crisi aziendali, ad eccezione di situazioni specifiche come l’assunzione di lavoratori con contratti diversi o in diverse unità produttive;
  • Non assumere lavoratori licenziati nei sei mesi precedenti da un datore di lavoro con proprietari o rapporti di controllo simili;
  • L’assunzione deve essere una scelta volontaria, non dettata da obblighi legali o contrattuali;
  • Garantire il rispetto delle normative sul lavoro e dei contratti collettivi nazionali (CCNL) o accordi sindacali pertinenti;
  • Invio tempestivo della Comunicazione Unilav per l’instaurazione, proroga o modifica del rapporto di lavoro;
  • Osservare il diritto di precedenza stabilito dalla legge o dal CCNL per alcune categorie di lavoratori;
  • Mantenere la regolarità del DURC, ovvero del Documento Unico di Regolarità Contributiva, attestante il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.

Queste condizioni sono progettate per garantire un uso responsabile e benefico dei bonus assunzioni 2023, a vantaggio di tutto il sistema lavorativo e aziendale.

Bonus assunzioni per le donne vittime di violenza

Il bonus assunzioni per le donne vittime di violenza che ricevono il reddito di libertà. Si tratta di una misura istituita nel 2021 a sostegno delle donne in situazione di povertà, vittime di violenza, sia con figli che senza figli. Inoltre, la vittima deve essere seguita da un centro antiviolenza.

In cosa consiste la misura? Il bonus stabilisce l’esonero dei contributi previdenziali totali e fino al massimo di 8.000 euro per i lavoratori del settore privato che assumono nel triennio 2024-26 donne disoccupate vittime di violenza.

Il bonus assunzioni per le donne vittime di violenza è previsto per:

  • I contratti di lavoro a tempo indeterminato, per un massimo di 24 mesi;
  • I contratti di lavoro a tempo determinato, per massimo di 12 mesi, anche in caso di proroga del contratto.

Bonus assunzioni per under 30

Una delle maggiori problematiche, nel nostro Paese, è il mercato del lavoro per i giovani. Trovare soluzioni non è semplice e, nonostante ciò, nella Legge di Bilancio 2024 non ha trovato posto il bonus giovani under 36. Nel 2024, anziché puntare nuovamente sulle agevolazioni per i giovani con meno di 36, si è deciso di concentrarsi sui trentenni. L’età massima che il soggetto dovrà avere all’atto dell’assunzione perché l’azienda possa beneficiare della decontribuzione è di 29 anni e 364 giorni.

I datori di lavoro che assumono under 30 potranno beneficiare di una decontribuzione del 50% fino ad un massimo di 3.000 euro, per 36 mesi.

Resta invariato il requisito soggettivo del lavoratore, ovvero non deve essere mai stato occupato a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro, nel corso dell’intera vita lavorativa. Ad esclusione del fatto che il lavoratore non sia stato assunto precedentemente con un contratto di apprendistato professionalizzante.

Le agevolazioni non spettano per:

  • Contratto di lavoro intermettente;
  • Contratto di apprendistato;
  • Lavoro domestico;
  • Assunzione con qualifica dirigenziale.

Il datore di lavoro non deve aver proceduto nei 6 mesi precedenti l’assunzione agevolata a licenziamenti individuali per GMO ovvero a licenziamenti collettivi, nella medesima unità produttiva a quella del lavoratore con l’agevolazione. Inoltre, non deve aver proceduto, nei 6 mesi successivi all’assunzione agevolata al licenziamento per GMO dello stesso lavoratore agevolato o di un altro lavoratore impiegato nella medesima unità produttiva ed inquadrato con la medesima qualifica del lavoratore assunto con l’esonero.

Esonero contributivo assunzioni over 50

Un occhio di riguardo viene dato anche ai lavoratori con più di 50 anni d’età. Si tratta di una fascia d’età particolare, in cui non è sempre facile trovare lavoro o adeguarsi a nuove mansioni.

I datori di lavoro che assumono lavoratori disoccupati da almeno un anno e con più di 50 anni d’età hanno diritto ad un esonero contributivo del 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali.

La durata è così variabile:

  • Contratto a tempo determinato: esonero di 12 mesi;
  • Contratto a tempo indeterminato: esonero di 18 mesi;
  • Passaggio da tempo determinato a indeterminato: 18 mesi cumulativi totali.

Sono esclusi da questa agevolazione i contratti di lavoro intermittente e i rapporti lavorativi domestici.

Incentivi per l’assunzione dei percettori Naspi

Per chi assume lavoratori disoccupati che percepiscono l’indennità Naspi, è previsto un contributo mensile pari al 20% dell’indennità mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore, riconosciuto per ciascuna mensilità della retribuzione concessa al lavoratore.

Il contributo mensile viene corrisposto ai datori di lavoro che assumono disoccupati con contratto di lavoro a tempo indeterminato o con trasformazione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato.

In particolar modo, il contributo viene concesso per ciascuna mensilità della retribuzione concessa al lavoratore, per un periodo massimo di due anni. L’importo del contributo non può superare la retribuzione del lavoratore e non può eccedere la Naspi percepita dallo stesso.

Bonus assunzione per i percettori dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro

Con l’entrata in vigore dell’Assegno di Inclusione (ADI) e del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) sono stati introdotti anche nuovi bonus assunzioni.

In realtà, più che bonus, si tratta di un esonero dal versamento della contribuzione previdenziale concesso per l’attivazione di contratti subordinati:

  • A tempo indeterminato, pieno o parziale, di apprendistato o di trasformazione da tempo determinato;
  • A tempo determinato o stagionale, pieno o parziale.

Nel caso dei contratti a tempo indeterminato, si tratta di un esonero contributivo totale nel limite massimo di 8000 euro annui per un anno, con l’esclusione dei premi e i contributi da versare all’INAIL.

Nel caso dei contratti a tempo determinato il bonus spetta per il 50% della contribuzione nel limite di 4.000 euro per un anno e comunque non oltre la durata del rapporto di lavoro.

Decontribuzione Sud

La Decontribuzione Sud è stata prorogata al 2024. Si tratta di una misura che agevola le imprese con sedi nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia. È previsto un esonero contributivo del 30% per ogni dipendente assunto.

Introdotta dalla Legge di Bilancio del 2021, è prevista fino al 2029. Essendo una misura che rientra nella disciplina degli aiuti di Stato necessita dell’autorizzazione della Commissione Europea per essere operativa.

Con la decisione C(2023) 9018 final, del 15 dicembre 2023, la Commissione ha prorogato l’applicabilità della decontribuzione fino al 30 giugno 2024.

Come funziona? La misura prevede diversi massimali di sgravio:

  • 30% fino al 31 dicembre 2025;
  • 20% per il 2026 e per il 2027;
  • 10% per il 2028 e per il 2029.

I massimali d’aiuto sono così stabiliti:

  • Da 250.000 a 280.000 euro per l’agricoltura (settore escluso dall’agevolazione Decontribuzione Sud);
  • Da 300.000 a 335.000 euro per pesca a acquacoltura;
  • Da 2 a 2,25 milioni di euro per gli altri settori.

Deduzione fiscale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato

Una delle maggiori novità, in tema di Bonus assunzioni, è la super deduzione al 120% e a 130%, per le imprese che assumono nuovi lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato nel 2024.

In presenza di nuove assunzioni a tempo indeterminato, è prevista super deduzione pari:

  • Al 120% per tutte le assunzioni a tempo indeterminato;
  • Al 130% per le imprese che assumono lavoratori svantaggiati: persone con disabilità, lavoratori molto svantaggiati, giovani ammessi agli incentivi all’occupazione giovanile, ex percettori del reddito di cittadinanza che non integrino i requisiti per l’accesso all’Assegno di inclusione, minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiari e lavoratori con sede di lavoro in regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 per cento della media EU27 o comunque compreso tra il 75 per cento e il 90 per cento, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale.

Conclusioni

Molte delle misure attive lo scorso anno, non sono state prorogate anche al 2024. Quest’anno, però, sono comunque attive molte misure, rientranti nella nomea di Bonus assunzioni, sotto forma di sgravi contributivi, per i datori di lavoro.

Le misure sono diverse e vanno dal bonus per l’assunzione di donne vittime di violenza alla Decontribuzione Sud, dalle agevolazioni per chi assume i percettori della Naspi a quelli per l’assunzione dei percettori dell’ADI e per il SFL.

Domande frequenti

Quali agevolazioni per assunzioni 2024? 

– Bonus assunzioni per le donne vittime di violenza;
– Bonus assunzioni per under 30 e under 36;
– Esonero contributivo assunzioni over 50;
– Incentivi per l’assunzione dei percettori Naspi;
– Bonus assunzione per i percettori dell’Assegno di Inclusione e del Supporto per la Formazione e il Lavoro
Decontribuzione Sud.

Chi assume una persona in NASpI ha Agevolazioni 2024?

Il bonus per l’assunzione di disoccupati, un’agevolazione prevista dalla Legge Fornero, riguarda nello specifico le persone che percepiscono un trattamento di NASpI.

Che agevolazioni ha il datore di lavoro?

I datori di lavoro godono dell’esonero contributivo del 100% dei contributi Inps, escludendo premi e contributi Inail nonché gli stessi contributi esclusi anche dall’incentivo ordinario, per un limite massimo annuo di euro 3.000.

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