Ore frenetiche e di tensione al Governo. Ieri è stato approvato lo scostamento di bilancio, a seguire si è svolta una riunione con i capigruppo della maggioranza e domani si terrà l’incontro con i sindacati. Lunedì la legge di bilancio approderà in Consiglio dei Ministri.


La Nadef del 27 settembre scorso ha messo in evidenza una situazione economica dell’Italia ancora instabile, con un’inflazione che, sebbene stia calando, lo sta facendo molto lentamente. Lo spazio di manovra quindi è piuttosto ridotto, così come ridotte sono le risorse a disposizione. Ma il Governo resta fermo nel voler portare a casa obiettivi importanti, che puntino ad andare incontro soprattutto a lavoratori e famiglie. Di qui la necessità di attuare uno scostamento di bilancio.

Questo atto consiste nel chiedere al Parlamento di poter pianificare un deficit maggiore rispetto a quanto già autorizzato. In pratica rappresenta un cambiamento rispetto alla situazione tendenziale a legislazione vigente, con l’obiettivo di far fronte a un’emergenza economica. Già durante la pandemia si era reso necessario ricorrere a questo strumento.

Ora, a fronte della sua approvazione, si attendono i prossimi passaggi del Governo con riguardo alla legge di bilancio.

Approvazione dello scostamento di bilancio: a cosa servirà?

Lo scostamento di bilancio, per poter essere approvato, ha bisogno della maggioranza assoluta dei presenti. E infatti ieri è passato in Parlamento ad entrambe le camere, totalizzando 224 sì e 127 no alla Camera, e 111 voti e 69 contrari al senato. Lo scostamento richiesto è pari a 3,2 miliardi nel 2023 e 15,7 miliardi nel 2024.

Lo scostamento di bilancio permetterà di ricavare quindi risorse aggiuntive. La risoluzione della Camera, a firma dei capigruppo Tommaso Foti, Riccardo Molinari, Paolo Barelli e Maurizio Lupi, impegna il governo a conseguire i “saldi programmatici” previsti dalla Nadef e ad inserire in manovra la prosecuzione del taglio del cuneo, l’avvio della riforma dell’Irpef, misure per le famiglie “con particolare riguardo a quelle numerose, e della genitorialità” oltre che il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, in particolare per la sanità. Infine a considerare collegato alla manovra di finanza pubblica, oltre a quelli già indicati nel Documento, ci sarà anche quello sulla ‘semplificazione e digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese’.

Scostamento di bilancio: i pareri contrari dell’opposizione

Hanno votato contro lo scostamento di bilancio le opposizioni, che avevano presentato risoluzioni tutte respinte.

Il leader del M5S, Giuseppe Conte, ha commentato: “È evidente che non sa leggere i dati macroeconomici: noi ci ritroveremo invece ancora, prossimamente, fanalino di coda d’Europa. Do solo atto al ministro dell’Economia Giorgetti che con onestà intellettuale ha dichiarato finalmente che non c’è un buco di bilancio e che il debito che è aumentato è dovuto al Covid, quindi non è colpa di Conte”.

Ha fatto eco anche il Partito Democratico: “Il Pd vota contro la Nadef e contro lo scostamento di bilancio perché siamo di fronte a una Nadef debole e fragile, scritta sulla sabbia e lo scostamento di bilancio viene richiesto al Parlamento per i motivi sbagliati”, ha detto nell’Aula del Senato Antonio Misiani, responsabile nazionale economia del Pd.

Infine è intervenuta Azione-Italia Viva: “Non bisognava essere laureati ad Harvard per capire che l’inflazione, i tassi di interesse e l’incertezza geopolitica avrebbero pesato. Il problema è che il governo ci ha messo del suo, la coperta se l’è accorciata un po’ da solo”. Luigi Marattin, deputato di Azione-Italia Viva, ha annunciato che il gruppo Azione-IV-Renew Europe presenterà un ricorso alla Corte Costituzionale per verificare la legittimità costituzionale dello scostamento di bilancio.

In merito è poi intervenuta anche l’agenzia di rating Fitch, che ha parlato di “allentamento della politica di bilancio rispetto agli obiettivi precedenti“, ritenendo che ci sarà un calo più contenuto del debito. La sua previsione parla di una discesa di 1,3 punti percentuali al 140,3% quest’anno, meno rispetto ai 2,2 punti percentuali stimati a maggio. Il debito si stabilizzerà al 140% del Pil nel 2025.

Il Ministro dell’economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, a seguito delle critiche ricevute, è poi così intervenuto: “Sento che si obietta circa l’incostituzionalità dello scostamento. Andate a leggere la legge costituzionale quando parla di cause eccezionali che hanno gravi ripercussioni economiche. Mi sembra che siamo in una situazione come questa o mi sbaglio? La guerra non è che in Ucraina l’ha fatta il governo italiano, l’ha fatta Putin. Le conseguenze economiche e finanziarie le vedete tutti, credo che le veda anche il Fmi e in questo contesto cerchiamo di fare il nostro meglio“.

Le prossime tappe

Nella serata di ieri si è tenuta una riunione con la maggioranza. In questa occasione la premier Giorgia Meloni ha voluto fare il punto sulla situazione. Il 13 ottobre sarà invece la volta dei sindacati. Si terrà infatti un incontro sempre volto a enunciare gli interventi che il Governo metterà in atto e inserirà nella manovra finanziaria.

Il governo punta a blindare il percorso della legge di bilancio che approderà lunedì 16 ottobre sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il 16 ottobre verrà discusso anche il documento programmatico di bilancio, che deve essere inviato alla valutazione della Ue, e il decreto fiscale, che viaggia di pari passo con la manovra.

Nel frattempo emerge la necessità che ogni mossa futura sia strettamente coordinata. Tra le previsioni c’è anche quella di aprire a un fondo da approvare dopo il varo della manovra con una legge ad hoc. Una sorta di ‘legge Mancia’ per interventi particolari e limitati, da realizzare sul territorio, e venire incontro alle richieste delle realtà amministrative locali. Ma il timore di chi è contrario anche a una prospettiva del genere è che l’esistenza di questa sorta di ‘tesoretto’ possa causare ulteriori divisioni.

Conclusioni

Con l’approvazione dello scostamento di bilancio la strada che porta alla legge di bilancio è ormai quasi conclusa. Lunedì 16 ottobre infatti approderà in Consiglio dei Ministri.

Le prossime mosse del Governo saranno finalizzate alla messa in atto di interventi che penseranno ad alleggerire il peso dei rincari e dell’inflazione ai lavoratori e alle famiglie.

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