La madre intenzionale ha diritto al congedo di 10 giorni retribuiti al 100%. A stabilirlo è la Corte Costituzionale nella sentenza del 21 luglio.
Secondo la Consulta è costituzionalmente illegittimo l’articolo 27-bis del Testo unico sulla maternità e paternità, nella parte in cui non riconosce il congedo di paternità obbligatorio alla madre lavoratrice, genitore intenzionale in una coppia composta da due donne. Secondo la Corte spettano dieci giorni di astensione dal lavoro retribuiti al 100% anche per la madre intenzionale nella coppia composta da due donne.
Congedo di paternità alla madre intenzionale
Le lavoratrici madri intenzionali hanno diritto al congedo di maternità e paternità. Secodo quanto disposto dalla Corte, il congedo obbligatorio di 10 giorni, retribuito al 100% e attualmente riconosciuto in favore dei padri, deve essere concesso anche alla lavoratrice, genitore intenzionale in una coppia composta da donne e che risultano genitori nei registri dello stato civile.
La Consulta si è espressa circa la questione sollevata dalla Corte d’appello di Brescia, che aveva ritenuto discriminatoria la disposizione che consente soltanto al padre di fruire del congedo di paternità obbligatorio, di 10 giorni di astensione dal lavoro retribuiti al 100%. La Corte ha ritenuto costituzionalmente illegittimo l’articolo 27-bis del testo unico Testo unico sulla maternità e paternità nella parte in cui non riconosce il congedo obbligatorio di 10 giorni alla lavoratrice, genitore intenzionale in una coppia di donne.
La Corte ha ritenuto manifestamente irragionevole la disparità di trattamento tra coppie genitoriali composte da persone di sesso diverso e coppie composte da due donne riconosciute legittimamente come genitori di un minore concepito attraverso tecniche di procreazione medicalmente assistita svolte all’estero, conformemente alla ‘lex loci’.
Secondo la Corte, condividendo un progetto di genitorialità hanno, come al la coppia eterosessuale, la titolarità giuridica di doveri funzionali alle esigenze del minore che l’ordinamento considera inscindibilmente legati all’esercizio della responsabilità genitoriale.