Tra tutti i bonus presenti quest’anno nel panorama dei bonus dedicati alla ristrutturazione casa, c’è anche il bonus caldaia. Ricordiamo che il superbonus prevede una detrazione fiscale al 110% per alcuni specifici lavori sull’abitazione. Tra questi, rientrano i lavori con l’obiettivo di efficientamento energetico o per i lavori per limitare il rischio antisismico.

Una premessa di cui bisogna tenere conto riguarda la tracciabilità dei pagamenti. Negli ultimi anni la lotta all’evasione fiscale è più stretta, per questo motivo per poter accedere a molte delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni proposte dallo stato, è necessario pagare tramite metodi tracciabili.

Secondo le ultime disposizioni sul bonus caldaia, è possibile accedere ad una agevolazione fiscale specifica per chi sostituisce la caldaia entro il 2021. Per questo motivo si parla di un bonus valido tutto l’anno, fino all’ultimo giorno del 2021.


Detrazioni fiscali per la sostituzione della vecchia caldaia

Il bonus caldaia è strettamente collegato all’efficientamento energetico. Come per altri bonus già presenti per le ristrutturazioni, l’obiettivo è quello di migliorare la situazione relativa al risparmio energetico e per la sostenibilità ambientale degli edifici.

Il bonus caldaia in particolare riguarda la sostituzione di una vecchia caldaia con una nuova più efficiente, in termini di efficienza energetica. La detrazione complessiva fiscale di questo tipo di lavoro è variabile, non c’è una percentuale fissa come per il caso del superbonus. Il bonus caldaie prevede due tipi di agevolazioni:

  • Se l’intervento comporta risparmio energetico: detrazione del 65% per la sostituzione di vecchi impianti di climatizzazione invernale con una caldaia a condensazione di classe A, con l’installazione di valvole di termoregolazione evolute e pompe di calore;
  • Se l’intervento comporta risparmio energetico: detrazione del 65% nel caso di installazione di generatori di aria calda a condensazione;
  • Se l’intervento è di ristrutturazione: detrazione del 50% per chi installa una caldaia di condensazione di classe A al posto di un vecchio impianto di climatizzazione invernale.

Non è prevista detrazione fiscale nel caso di caldaie di classe B o inferiori alla classe B.

Per quanto riguarda le modalità di applicazione della detrazione, lo sconto IRPEF viene applicato su 10 rate, erogate dall’Agenzia delle Entrate.

Detrazione con la stufa a pellet

Tra le detrazioni disponibili, è inclusa anche l’installazione di una stufa a pellet. Si tratta di un apparecchio per il riscaldamento che utilizza come combustibile il pellet. Dato che per ottenere il materiale da bruciare si utilizzano scarti di lavorazione, installare una stufa a pellet è considerato un intervento ecologico.

Nel caso in cui si decida per l’installazione di una stufa di questo tipo, si può scegliere se accedere alle detrazioni del 50% per il bonus ristrutturazioni o del 65% per l’ecobonus. La stufa a pellet scelta per la nuova installazione deve comunque rispettare alcuni canoni precisi, con limitazione anche sulle emissioni.

Va ricordato che anche per il bonus caldaia è necessario comunicare le informazioni relative ai lavori e i dati che provano il pagamento per i lavori all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Per la maggior parte dei lavori di ristrutturazione o efficientamento che possono accedere alle agevolazioni fiscali, è necessario presentarne adeguata dichiarazione entro 90 giorni da quando terminano i lavori.

Come chiedere il bonus caldaia

Qual è la procedura per chiedere l’accesso al bonus caldaia? Come abbiamo visto, anche in questo caso è obbligatorio presentare la scheda descrittiva dell’intervento all’ENEA, inviandola online entro 90 giorni da quando terminano i lavori.

Oltre a questo, è opportuno conservare alcuni documenti importanti a provare che i lavori sono stati svolti, e accompagnare i documenti dall’avvenuto pagamento in modalità tracciabile. Tra i documenti ricordiamo: la ricevuta di avvenuto invio all’ENEA della scheda descrittiva, le fatture o un eventuale bonifico che attestino la spesa per lo svolgimento dei lavori, il certificato di asseverazione, compilato dal tecnico, e la dichiarazione del proprietario al consenso per lo svolgimento dei lavori.

Abbiamo visto che il bonus caldaia può variare di percentuale in base al tipo di lavoro svolto e al tipo di bonus a cui viene correlato. C’è però anche una possibilità, quella di ricevere anche per questo bonus uno sconto in detrazione fiscale del 110%. Vediamo di cosa si tratta.

Bonus caldaia con detrazione 110%

Anche sul bonus caldaia tuttavia si può accedere ad una detrazione maggiore rispetto al 50% o al 65%. Si tratta della detrazione al 110% secondo le normative del superbonus. A questo particolare sconto allargato però si può accedere solamente nel caso in cui si vada a sostituire, con la nuova caldaia, un impianto vecchio, andando a migliorarne la situazione energetica.

Questo perché il superbonus riguarda particolari lavori di tipo trainante, seguiti da quelli di tipo trainato. Il bonus caldaia rientra tra i lavori trainati, quindi è possibile accedere al 110% di detrazione fiscale nel momento in cui vengono applicati lavori di tipo trainante, come:

  • Isolamento termico delle superfici;
  • Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
  • Lavori che riducono il rischio sismico.

Bisogna ricordare che per accedere alla detrazione del 110% è sempre obbligatorio effettuare uno degli interventi trainanti, per le spese da effettuare entro la fine dell’anno 2021.

In linea generale il superbonus 110% si applica sia alle singole unità immobiliari sia su parti comuni di edifici e condomini.

Sconto in fattura e bonus caldaia

Per quanto riguarda la modalità di accesso alle detrazioni, nel caso del bonus caldaia non è possibile chiedere uno sconto in fattura, secondo le ultime disposizioni. Il bonus caldaia si può ricevere in 10 rate dello stesso importo, e questa particolare detrazione può essere chiesta sia dal soggetto che risulta proprietario dell’immobile, sia dall’affittuario, in caso di contratto di locazione.

Non è previsto lo sconto in fattura o la cessione del credito nel caso di bonus caldaia, perché l’erogazione è prevista unicamente in rate. Per altri bonus invece il soggetto può chiedere lo sconto direttamente in fattura durante lo svolgimento dei lavori, oppure può cedere il proprio credito a favore di soggetti terzi.

Questa possibilità viene molto apprezzata per bonus come il bonus ristrutturazione, il bonus facciate.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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