Tra i principali obiettivi del Governo con la manovra di Bilancio 2025 ci sono gli incentivi alla natalità. In particolare, l’esecutivo inserisce nella Manovra una “Carta per i nuovi nati” che prevede il riconoscimento di 1.000 euro una tantum alla nascita di un figlio per i genitori con ISEE entro i 40.000 euro.
Ricordiamo che, dal marzo 2022, il bonus bebè (o assegno di natalità) è stato sostituito con l’Assegno unico e universale per i figli a carico.
Gli incentivi alla natalità nella Legge di Bilancio
La novità più importante tra quelle previste nella Manovra di Bilancio è l’introduzione della “Carta per i nuovi nati” che garantisce 1.000 euro una tantum ai genitori con una soglia ISEE di 40.000 euro, per le prime spese di ogni neonato.
Con l’intenzione di incentivare le nuove nascita, l’Esecutivo, viene rafforzato anche il bonus asilo nido e l’assegno unico esce fuori dal calcolo dell’Isee. Tra gli altri interventi l’estensione alle autonome della decontribuzione per le mamme lavoratrici con due o tre figli.
Durante il vaglio della Manovra ieri sera, 15 ottobre, sono state confermate e potenziate le misure per i congedi parentali.
Inoltre, a sostegno delle famiglie verrà confermata la carta “Dedicata a te”, la quale sarà rifinanziata per il 2025 con un fondo di 500 milioni. La Legge di Bilancio potrebbe prevedere anche l’estensione del quoziente familiare. L’obiettivo è tenere conto del numero dei familiari a carico nel conto delle detrazioni fiscali.
Quoziente familiare
Secondo alcune indiscrezioni, l’Esecutivo sta lavorando all’introduzione di un importo massimo detraibile, modulato in base al nucleo familiare.
Le detrazioni fiscali saranno parametrate al numero dei componenti della famiglia. Potrebbe essere previsto un importo massimo che si potrà detrarre, che dovrebbe essere a sua volta modulato in base al nucleo familiare. In questo modo viene introdotto il “quoziente familiare”.
Il quoziente familiare è un indicatore che si ottiene dal risultato della divisione del reddito complessivo del nucleo familiare per il numero dei suoi componenti. Prende in considerazione soltanto il reddito complessivo della famiglia e non anche della composizione del suo patrimonio, come accade nell’ISEE. L’obiettivo è cercare di favorire le famiglie con più figli: il quoziente familiare divide il reddito per un numero maggiore di componenti.
L’introduzione del quoziente familiare stravolge l’attuale sistema di tassazione basato sui redditi individuali. Il metodo di tassazione andrebbe quindi calcolato sul reddito familiare complessivo diviso per il numero di componenti. Ad ogni componente verrebbe assegnato un coefficiente o una quota numerica per calcolare il quoziente familiare.
Il reddito per il quoziente viene determinato in funzione:
- Del numero di componenti del nucleo familiare;
- Delle caratteristiche dei componenti del nucleo familiare.