L’art. 16-ter del D.L. n. 131/24 (Decreto Legge Salva Infrazioni) ha previsto, a partire dai contratti costituiti dal 1° gennaio 2025, l’applicazione dell’Iva del distacco del personale. Di fatto, è stato abrogato l’art. 8, co. 35 della Legge n. 67/88, la quale prevedeva la non rilevanza Iva di queste operazioni, nel caso in cui la distaccataria si limitasse a rimborsare alla distaccante l’esatto importo del costo del lavoratore.
Questa modifica è il risultato delle conclusioni della Corte di Giustizia UE nella sentenza San Domenico Vetraria (causa C94-19) del marzo 2020. Le nuove disposizioni richiedono un’analisi approfondita delle implicazioni pratiche, dal momento che il distaccamento di personale coinvolge spesso strutture societarie complesse e operazioni infragruppo.
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Abrogazione dell’esenzione IVA sui distacchi di personale
In precedenza, l’articolo 8 comma 35 della Legge n. 67/88 stabiliva che i prestiti o i distacchi di personale effettuati a puro costo non fossero rilevanti ai fini dell’IVA. Questo significava che le imprese potevano distaccare personale ad altre entità del gruppo senza dover applicare l’IVA, purché venisse semplicemente rimborsato il costo sostenuto, senza alcun mark up.
Questa impostazione ha retto fino alla pronuncia della Corte di Giustizia UE nella causa San Domenico Vetraria (C94-19), che ha stabilito che anche i distacchi a puro costo sono da considerare rilevanti ai fini IVA, in quanto vi è comunque un rapporto sinallagmatico tra prestazione e controprestazione. A seguito di questa sentenza, anche la Corte di Cassazione italiana ha allineato la sua giurisprudenza, sancendo la fine dell’esenzione IVA per queste operazioni.
La pronuncia comunitaria si è basata sul principio che, quando vi è uno scambio di beni o servizi, anche se al puro costo, si genera comunque un rapporto giuridico che comporta l’assoggettamento ad IVA. Questo implica che qualsiasi operazione di distacco, anche in assenza di un margine di profitto, deve essere considerata un’operazione commerciale ai fini fiscali.
Ambito temporale
La nuova disposizione opera per i distacchi di personale stipulati o rinnovati a decorrere dal 1° gennaio 2025. La norma rende salvi i comportamenti adottati anteriormente a questa data e che continuano anche dopo questa data. Nel caso resta possibile continuare ad applicare il comportamento tenuto (applicazione dell’IVA), purché non vi siano stati accertamenti fiscali definitivi in contrasto con quanto disposto. Questo, a condizione che vengano rispettati i criteri dettati dalla Sentenza della corte di Giustizia UE. Proprio su questo aspetto occorre prestare la dovuta attenzione al fine di evitare possibili rettifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate in fase di accertamento.
Implicazioni per le aziende: aspetti pratici
L’applicazione dell’IVA nei contratti legati al distaccamento impone alle imprese di rivedere l’attuale contrattualistica per verificare quale sia il corretto regime da applicare. Per individuare l’applicazione dell’IVA è necessario verificare, sul piano oggettivo, l’esistenza di un nesso diretto tra il distacco e l’ammontare pagato dalla distaccataria alla distaccante.
In pratica, a prescindere dal rapporto tra quanto versato e l’ammontare della retribuzione spettante al lavoratore distaccato (importo pari, superiore o inferiore alla retribuzione) è necessario tenere conto del condizionamento reciproco delle rispettive obbligazioni e di conseguenza della natura di corrispettivo dell’ammontare percepito dalla distaccante.
Gruppi industriali
Le conseguenze di questa modifica variano a seconda della natura dell’impresa coinvolta. Nei gruppi industriali, dove l’entità che riceve la prestazione ha diritto a una detraibilità totale dell’IVA, l’assoggettamento all’IVA di queste operazioni non comporta particolari criticità . In questo contesto, infatti, l’IVA può essere interamente detratta, neutralizzando l’effetto economico della tassa.
Per le aziende del settore industriale, quindi, le nuove regole rappresentano un cambiamento di procedura, ma non necessariamente un incremento di costo. Tuttavia, sarà comunque necessario adeguare la gestione amministrativa per assicurarsi che tutta la documentazione e le fatture siano conformi ai nuovi obblighi fiscali.
Diverso è il caso dei gruppi finanziari, come banche, assicurazioni, servizi postali e sanitari, dove il diritto alla detrazione è limitato. In questi settori, l’assoggettamento all’IVA del distaccamento di personale comporta un incremento di costo pari al 22%, che potrebbe avere un impatto significativo sui costi aziendali. L’applicazione dell’IVA rappresenta un aggravio che non è detraibile, e questo richiede una revisione attenta delle modalità di gestione dei distacchi di personale. In questi casi, infatti, può essere il caso di valutare se non sia più conveniente pensare all’effettuazione di un servizio piuttosto.
Tipo di Gruppo | Impatto IVA | Detraibilità IVA |
---|---|---|
Gruppi industriali | Nessun impatto significativo | Detraibilità completa |
Gruppi finanziari | Incremento del costo (22%) | Detraibilità limitata |
Esempi pratici di applicazione
Per meglio comprendere l’impatto delle nuove regole, è utile analizzare alcuni esempi pratici. Immaginiamo un gruppo industriale in cui la società capogruppo distacca personale tecnico verso una consociata per un progetto temporaneo. In questo caso, prima del 2025, l’operazione sarebbe stata trattata al puro costo senza IVA. Dal 2025, invece, sarà necessario emettere fattura con applicazione dell’IVA al 22%. Se la consociata ha pieno diritto alla detrazione, l’operazione sarà neutrale dal punto di vista economico, ma richiederà una gestione amministrativa più accurata.
In un altro esempio, consideriamo una banca che distacca personale amministrativo verso un’altra entità del gruppo. Qui, l’impossibilità di detrarre l’IVA comporterà un incremento dei costi pari al 22%, rendendo il distacco meno conveniente rispetto a una possibile riorganizzazione delle attività in termini di servizi forniti direttamente.
Strategia del gruppo IVA
Per mitigare l’effetto dell’applicazione dell’IVA sui distacchi di personale, una possibile soluzione è rappresentata dalla costituzione di un gruppo IVA. Questa modalità consente alle entità di un gruppo di effettuare operazioni tra di loro senza che queste siano rilevanti ai fini dell’IVA, evitando così l’applicazione del tributo. Tuttavia, la costituzione di un Gruppo IVA richiede una pianificazione strategica e il rispetto di precisi requisiti normativi.
Un Gruppo IVA può rappresentare una soluzione vantaggiosa, in particolare per quei gruppi che effettuano frequenti transazioni infragruppo. Creare un Gruppo IVA consente di ridurre gli adempimenti amministrativi e i costi connessi alle operazioni tra società dello stesso gruppo, rendendo più efficienti le transazioni e limitando gli effetti dell’IVA.
Revisione delle strategie aziendali
Con l’introduzione dell’assoggettamento all’IVA per i distacchi di personale, le aziende dovranno rivalutare se continuare con la pratica dei distacchi o se trasformare tali operazioni in vere e proprie prestazioni di servizi. In alcuni casi, potrebbe risultare più conveniente che una società capogruppo o una struttura del gruppo fornisca direttamente i servizi necessari, piuttosto che distaccare il personale.
La scelta tra distacco e prestazione di servizi dipenderà da molteplici fattori, tra cui:
- Effetti fiscali complessivi: la possibilità di detrarre l’IVA è un fattore determinante;
- Costi amministrativi: gestire l’IVA sui distacchi può comportare un aumento delle attività amministrative;
- Efficienza operativa: in alcuni casi, la gestione diretta tramite prestazioni di servizio può risultare più efficiente.
Un aspetto rilevante riguarda anche la gestione della responsabilità dei dipendenti distaccati. Nel caso di una prestazione di servizi, l’azienda che fornisce il servizio assume la piena responsabilità della gestione del personale, comprese le obbligazioni di sicurezza e legali.
Nei distacchi, invece, il dipendente resta legato contrattualmente all’azienda di origine, che mantiene la responsabilità principale per quanto riguarda gli aspetti contrattuali e gli obblighi di sicurezza, mentre l’azienda ospitante condivide alcune responsabilità operative, in particolare per quanto riguarda la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro. Questo aspetto può influire sulle decisioni delle aziende in merito alla convenienza di adottare un modello rispetto all’altro, specialmente in contesti che richiedono una chiara ripartizione delle responsabilità .
Come gestire i distacchi con IVA
L’assoggettamento all’IVA dei distacchi implica la necessità di emettere fattura per ogni singola operazione. La fattura dovrà includere tutti i dettagli relativi alla prestazione, compreso il costo del personale distaccato e l’aliquota IVA applicabile (attualmente al 22%). Questo significa che ogni operazione di assegnazione di lavoratori deve à essere accompagnata da una documentazione precisa, che includa non solo i costi effettivi, ma anche l’eventuale applicazione di altri oneri.
Le aziende devono, inoltre, prestare attenzione agli obblighi documentali relativi alle operazioni infragruppo, assicurandosi di mantenere adeguata documentazione per giustificare il valore delle prestazioni e per garantire la conformità con le normative. La corretta gestione documentale è fondamentale per evitare sanzioni o rilievi da parte dell’amministrazione finanziaria.
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