Il Ministero dell’Ambiente ha dato il via libera al decreto attuativo che rende operativi gli incentivi auto elettrica 2025, finanziati con 597 milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il decreto attuativo firmato dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, stabilisce che il beneficio, sotto forma di sconto al momento dell’acquisto, sarà gestito attraverso la piattaforma informatica già predisposta dalla Sogei.
La misura è rivolta a cittadini e microimprese nelle città con oltre 50mila abitanti e nelle aree di pendolarismo. Gli incentivi danno la possibilità di beneficiare fino a 11.000 euro per l’acquisto di una nuova vettura elettrica, ma solo con la rottamazione di un veicolo a combustione interna fino a Euro 5.
Come funziona il bonus auto elettriche 2025?
Il contributo, erogato sotto forma di sconto diretto al momento dell’acquisto, è destinato alle persone fisiche per l’acquisto di un’auto elettrica di categoria M1, fino a otto posti escluso il conducente e con un prezzo massimo di 35mila euro, Iva e optional esclusi. L’importo dell’incentivo cambia in base all’Isee:
- 11.000 euro per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro;
- 9.000 euro per chi ha un ISEE compreso tra 30.000 e 40.000 euro.
Inoltre il bonus non è cumulabile con altri incentivi nazionali o europei. Per quanto riguarda le tempistiche non è ancora chiaro da quando sarà possibile richiederlo, ma la data limite è fissata al 30 giugno 2026.
Requisiti
Per poter beneficiare di questi incentivi occorre avere residenza o sede legale in un’area urbana funzionale e la rottamazione di un veicolo termico fino a Euro 5 intestato da almeno sei mesi.
L’incentivo sarà disponibile come sconto direttamente all’acquisto e per beneficiarne occorre che l’intestatario del veicolo da rottamare lo richieda in tempo utile. L’acquirente potrà richiederlo sia per sé stesso che per un altro membro della famiglia di età superiore ai 18 anni.
L’agevolazione sarà assicurata alle micromimprese con sede legale in un’area urbana funzionale e ogni microimpresa avrà diritto a un massimo di due bon. L’importo dell’incentivo coprirà fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (Iva esclusa) con un massimale di 20.000 euro e nel rispetto della normativa “de minimis”.
Come richiederlo?
Le richieste saranno gestite tramite una piattaforma informatica sviluppata da Sogei, dove i beneficiari dovranno registrarsi e allegare un’autocertificazione sulla residenza e la targa del veicolo da rottamare.
Una volta che i beneficiari si saranno registrati, il venditore dovrà validare il bonus entro 30 giorni dalla sua generazione e, se non approvato, l’incentivo verrà integralmente riversato nel plafond residuo. Il soggetto che non ha ottenuto la validazione del bonus da parte del venditore prima della scadenza potrà richiederne un altro fino a esaurimento del plafond residuo disponibile. La validazione del bonus, in ogni caso, non potrà avvenire oltre la data del 30 giugno 2026.
I venditori saranno selezionati sulla base del cosiddetto “ecoscore”, il punteggio ambientale che valuta l’impronta di carbonio di un veicolo per l’intero ciclo di vita. Spetta al Mase, prima della registrazione dei venditori, pubblicare l’elenco delle vetture incentivabili.