La Rottamazione Quinquies permette ai contribuenti di regolarizzare i propri debiti fiscali maturati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023. La nuova definizione agevolata permette di sanare la propria posizione debitoria con l’esclusione di sanzioni, interessi e aggio, e la possibilità di includere tributi locali come IMU, TARI, bollo auto e multe stradali. Questa possibilità è concessa soltanto previa adesione da parte del proprio Comune. Ogni ente locale ha la piena facoltà di aderire o meno alla sanatoria.
I contribuenti dovranno corrispondere solo il capitale dovuto, con un interesse di dilazione pari al 2% annuo, ed è possibile rateizzare il pagamento fino a 120 rate mensili, pari a 10 anni.
L’introduzione della Rottamazione Quinquies dovrebbe avvenire nella Legge di Bilancio 2026, con l’avvio previsto per l’autunno 2025.
Modalità di pagamento
Con la Rottamazione quinquies, i contribuenti possono scegliere tra due modalità di pagamento:
- Pagamento unico;
- Pagamento rateale, per un massimo di 120 rate mensili (10 anni), di pari importo con un interesse di dilazione annuo del 2%.
Il pagamento della prima rata comporta la sospensione immediata delle azioni esecutive in corso, salvo primo incanto già avvenuto. I piani di rateizzazione già in corso vengono sospesi fino alla scadenza della prima o unica rata prevista dalla nuova sanatoria.
Per quali carichi si può aderire?
Il provvedimento si riferisce ai debiti risultanti dai carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Tra i carichi sanabili rientrano anche IMU, TARI, bollo auto, multe stradali, spese di notifica ecc.. I debiti devono però essere stati affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER). I debiti esclusi sono:
- Aiuti di Stato da restituire in quanto illegittimi secondo l’UE
- Danni erariali da sentenze della Corte dei Conti
- Sanzioni penali (multe, ammende, pene pecuniarie)
- Tributi locali non affidati all’AdER, se non deliberato dal Comune
- Debiti già oggetto di definizione agevolata precedente
Il testo, tuttavia, è attualmente, pertanto, come ha chiarito il direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone, la mancanza di tempi tecnici sulla rottamazione “quinquies” comporta dover riscrivere le scadenze ipotizzate, come la risposta di accettazione entro il 30 giugno e pagamento della prima rata entro il 31 luglio 2025.