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La struttura di un brevetto: le linee guida da seguire

Il brevetto è un diritto di proprietà intellettuale concesso da un'autorità governativa o da un ufficio brevetti. Questo diritto fornisce al titolare del brevetto l'esclusiva per sfruttare un'invenzione, impedendo ad altri di produrre, usare, vendere, importare o distribuire l'invenzione brevettata senza autorizzazione.

Il brevetto è un documento che descrive una determinata invenzione sia dal punto di vista tecnico che legale. Attraverso la registrazione di un brevetto quindi si ha un titolo in forza del quale viene conferita al titolare la facoltà esclusiva di attuare l’invenzione e di trarne profitto nel territorio dello Stato in cui è rivendicata la protezione.

Proprio per come è concepito e per le esigenze alle quali deve rispondere il brevetto quindi si rivolge a diversi tipi di soggetti: oltre che il titolare e il suo rappresentante legale questo potrà infatti anche interessare soggetti terzi, come ricercatori, potenziali investitori, ecc.

Nel presente articolo cercheremo di tracciare una linea guida (pratica) della stesura di un brevetto e capiremo meglio di quali parti (principali) si compone.

Cos'è il brevetto: differenza tra opere dell'ingegno e invenzione industriale

Il brevetto è un tipo di strumento, disciplinato dalla legge, per tutelare un particolare tipo di creazione intellettuale: l’invenzione.

Attraverso il brevetto si fornisce una tutela all’autore/inventore dello stesso – che ottiene al contempo il diritto esclusivo all’attuazione dell’invenzione e il diritto di vietare a terzi di produrre, usare, mettere in commercio, vendere prodotti oggetto di brevetto nonché il diritto al suo sfruttamento economico – e il prodotto del suo ingegno. 

Spesso però si accostano erroneamente al concetto di brevetto tanto le opere dell’ingegno quanto le invenzioni industriali, nonostante siano solo quest’ultime a poter essere effettivamente protette da brevetto. 

Per opere dell’ingegno si intendono infatti tutte le idee creative correlate al campo della cultura e della scienza: può quindi trattarsi tanto di opere scientifiche quanto di opere letterarie, musicali, architettoniche, cinematografiche e la loro tutela si ottiene tramite il diritto d’autore.

Per invenzione industriale si intende invece qualunque idea che consenta la soluzione di un problema tecnico idonea a soddisfare i bisogni dell’uomo. L’invenzione può fare riferimento alla creazione di un prodotto, di un procedimento completamente nuovo o può semplicemente rappresentare un miglioramento di un dato prodotto o procedimento già esistente.

I diversi tipi di invenzione

L’invenzione può distinguersi poi, in base al suo risultato, in:

Invenzione di procedimento: quando la creazione consiste in un particolare procedimento per giungere alla realizzazione di un prodotto già noto, ma migliorandone lo standard o riducendone i costi;

Invenzione di prodotto: quando consiste nel realizzare nuovi oggetti dotati di particolari caratteristiche (creazione totalmente nuova);

Invenzione d’uso: quando si tratta di una nuova e diversa utilizzazione di oggetti già noti, migliorandone il rendimento rispetto all’uso tradizionale.

Quando è possibile procedere alla registrazione di un brevetto?

Il brevetto per invenzione è senz’altro la form...

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Martina Cergnai
Martina Cergnai
Laurea in diritto internazionale penale “I gender crimes nel diritto penale internazionale“ Iscritta all'Ordine degli Avvocati di Pistoia. Nel 2021 partecipa al Corso di Alta Formazione in Fashion Law presso l'Università Cattolica di Milano. Mi occupo di aspetti legali su proprietà intellettuale, marchi, brevetti, fashionlaw e diritto informatico.

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