La Rottamazione quinquies sarà inserita nella Legge di Bilancio 2026. Questa misura ti permetterà di saldare i debiti in ben 108 rate in 9 anni o 96 rate in 8 anni, ancora questo aspetto resta da chiarire. La misura non sarà “aperta a tutti”, come ha dichiarato il Viceministro dell’economia Maurizio Leo, a causa della necessità di reperire le adeguate coperture finanziarie.
Potranno accedere alla rottamazione solo i contribuenti affidabili, ovvero coloro che hanno presentato regolarmente la dichiarazione dei redditi, ma non sono riusciti poi a versare le imposte dovute.
Chi sono gli esclusi dalla nuova sanatoria fiscale?
Con la nuova rottamazione è prevista la possibilità di saldare i debiti fiscali in 108 rate in nove anni, senza sanzioni e senza interessi, ma solo per chi dimostra una reale condizione di difficoltà. L’introduzione della nuova rottamazione sarà prevista con la Legge di Bilancio 2026. Il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha chiarito che la Rottamazione quinquies non sarà per tutti. Saranno esclusi dalla nuova sanatoria coloro che, anche se hanno le risorse economiche, risultano inadempienti. L’obiettivo è cercare di non far aderire alcuni contribuenti che hanno sfruttato l’adesione alla rottamazione per posticipare le azioni esecutive senza averne necessità.
Dalla nuova sanatoria potrebbero essere esclusi i tributi locali. Per i tributi locali i Comuni, Province e Regioni lo smaltimento del magazzino della riscossione va verso la cartolarizzazione e altri strumenti, come Amco (la società del Tesoro specializzata nei crediti deteriorati).
Sono esclusi, anche i seguenti debiti:
- Aiuti di Stato da restituire in quanto illegittimi secondo la normativa dell’Unione Europea;
- Danni erariali riconosciuti da sentenze della Corte dei Conti;
- Sanzioni penali.
Una delle principali novità riguarda l’introduzione di una rata minima non inferiore a 50 euro. Questa soglia è pensata per accorciare i tempi di versamento per la maggior parte dei contribuenti.
Come sapere se si è ammessi alla nuova sanatoria fiscale?
Sono ammessi alla pace fiscale tutti i debiti affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. Sono ammessi i ruoli la cui consegna formale dall’ente creditore all’Agente della riscossione sia avvenuta entro il 10 gennaio 2024. Il periodo 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023 non deve essere inteso sulla base della data di notifica della cartella. Occorre verificare sulla cartella o rivolgendosi ad un ufficio Agenzia Entrate Riscossione la data di trasmissione del carico all’ADER. E’ necessario che siano stati effettivamente trasmessi all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.
Per gli accertamenti esecutivi già affidati all’ADER per il recupero, sono considerati definibili quelli per i quali il flusso di carico è stato trasmesso all’Agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.