L'Agenzia Entrate estende gli obblighi fiscali di applicazione delle ritenute anche quando la SO è estranea ai rapporti provvigionali verso agenti che operano sul territorio nazionale. Analisi critica della risposta ad interpello n. 286/E/25.
Quando una compagnia assicurativa estera opera in Italia attraverso una stabile organizzazione, gli obblighi fiscali possono risultare più complessi del previsto. La recente risposta a interpello numero 286 del 2025 ha sollevato questioni delicate su chi debba applicare le ritenute sulle provvigioni degli intermediari assicurativi, anche quando la branch risulta formalmente estranea ai rapporti contrattuali che generano tali compensi.
Il caso riguarda una compagnia belga che ha esternalizzato le attività di sottoscrizione polizze attraverso managing agent e broker accreditati. La stabile organizzazione riceve i premi assicurativi e gestisce gli adempimenti amministrativi, ma non ha stipulato direttamente i contratti che regolano le provvigioni spettanti agli intermediari locali. Questi accordi restano infatti in capo alla casa madre estera.
La stabile organizzazione deve applicare la ritenuta del 23% sulle provvigioni degli agenti assicurativi che operano nel mercato italiano, anche quando non ha alcun rapporto contrattuale diretto con questi intermediari e le somme transitano solo temporaneamente attraverso i suoi conti correnti.
Questa interpretazione dell'Agenzia delle Entrate si basa sul principio dell'unicità soggettiva tra società estera e stabile organizzazione, ma solleva interrogativi rilevanti sul piano operativo. Come può infatti la branch quantificare correttamente una ritenuta su rapporti di cui non conosce i dettagli contrattuali? E quali strumenti pratici devono essere predisposti per garantire la compliance fiscale senza compromettere i flussi commerciali?
Il caso della compagnia Belga: la struttura distributiva
La società istante è un'impresa assicurativa con sede legale in Belgio che ha costruito un modello operativo articolato per il mercato italiano. La casa madre delega le attività di sottoscrizione a managing agent, i quali possono a loro volta nominare intermediari locali chiamati coverholder. Parallelamente, la compagnia si avvale di broker accreditati che raccolgono le opportunità di business identificate sul territorio da broker locali.
Per operare in regime di stabilimento sul mercato italiano, la compagnia ha registrato nel dicembre 2018 una sede secondaria presso la quale è stato nominato un rappresentante generale incaricato di firmare le polizze assicurative. Questa branch italiana svolge essenzialmente funzioni di supporto amministrativo, gestione della compliance e commercializzazione delle soluzioni assicurative. In particolare, la stabile organizzazione si occupa di gestire gli obblighi relativi all'imposta sulle assicurazioni e ha sottoscritto specifici accordi di collaborazione con gli intermediari locali proprio per regolare le modalità di trasmissione delle tasse sui p...
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