Recentemente è stata approvata la nuova Manovra di Bilancio 2022 dal Consiglio dei Ministri, che porterà all’introduzione di diverse misure per i cittadini, le famiglie e le imprese. Risulta interessante lo stanziamento di 8 miliardi di euro in favore del taglio fiscale, che andrà ad eliminare alcune micro imposte e a modificare il sistema fiscale soprattutto per il lavoro.

La Manovra di Bilancio 2022 presenta molte premesse con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico, e favorire la ripresa economica del periodo post pandemia. Su alcune misure già si potevano fare anticipazioni, su altre arrivano le conferme in queste ore.

In Conferenza Stampa, Mario Draghi si è ritenuto soddisfatto del provvedimento di Legge di Bilancio 2022, una manovra che intende accompagnare la ripresa economica, toccando diversi punti e rimanendo in linea con il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Alcuni obiettivi principali riguardano il taglio delle tasse, gli incentivi e gli investimenti per la crescita economica, anche nei prossimi anni. Alcune misure prevedono un supporto particolare ai giovani e alle donne, soprattutto per il mondo del lavoro.

Vediamo nell’articolo quali sono nel dettaglio le misure presenti nel documento ufficiale della Manovra di Bilancio 2022, in particolare riguardo ai fondi messi a disposizione per la riduzione della pressione fiscale. Per la riduzione delle imposte i fondi sono stanziati per una durata che arriva a comprendere anche il 2024.


Riduzione della pressione fiscale

Per quanto riguarda il sistema fiscale, la nuova Manovra di Bilancio 2022 si propone di effettuare importanti tagli alle imposte attualmente presenti. Si tratta prima di tutto di una riduzione della pressione fiscale dell’imposta sui redditi delle persone fisiche, l’IRPEF, e di una riduzione dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive. Sono stanziati per questi interventi 8.000 milioni di euro.

Nel frattempo vengono rinviate al 2023 le imposte come la Sugar Tax e la Plastic Tax, mentre viene abbassata l’IVA al 9% su prodotti assorbenti e tamponi per l’igiene femminile. Vengono infine date indicazioni aggiuntive sul sistema di riscossione delle imposte, e per quanto riguarda le cartelle esattoriali sono previste le ulteriori proroghe per questi mesi. Consigliamo a questo proposito la lettura di questo articolo.

Bonus per la ristrutturazione: le proroghe

Sempre in linea con le iniziative volte alla ripresa dell’economia, il settore edile viene nuovamente interessato dalla presenza di bonus, anche per il 2022, che riguardano la ristrutturazione edilizia. La Manovra di Bilancio 2022 prevede il ritorno del superbonus fiscale, per la riqualificazione energetica, il recupero del patrimonio edilizio, bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, per la sistemazione verde e per il recupero e il restauro delle parti esterne degli edifici.

Saranno ulteriormente specificate le modalità per accedere a questo tipo di bonus, che verranno comunque erogate in base ai bonus già presentati per il 2021. Buone prospettive quindi anche per il bonus facciate, di cui c’erano diversi dubbi sulla sua applicazione anche nel 2022. Il bonus facciate tornerà, ma molto probabilmente con modalità differenti da quelle viste fino ad ora.

Per tre anni vengono estese le misure sul 50% e sul 65% (anche con le maggiorazioni a 75% e 80%) per gli interventi di miglioramento energetico e sismico, che in precedenza erano rinnovati di anno in anno. Anche il superbonus 110% è esteso, al 2023 per condomini e istituti delle case popolari. Successivamente al 2023, il bonus sarà presente ma con percentuali inferiori.

Per le altre abitazioni gli incentivi sono estesi al 2022, come il bonus facciate, con percentuale agevolata del 60%. Chi ha già iniziato i lavori comunque potrà completarli il prossimo anno con la stessa aliquota prevista precedentemente.

Misure per le imprese

Per il sostegno delle imprese la nuova manovra di Bilancio 2022 prevede, oltre alla presenza per il settore edile degli incentivi per le ristrutturazioni, altri investimenti per la ricerca e lo sviluppo, e un fondo di garanzia per le piccole imprese di 3 miliardi.

Inoltre sono previste misure specifiche per incentivare l’internazionalizzazione delle imprese italiane, e nuove misure per l’accesso al credito e a sostegno della liquidità delle imprese. Tramite la Garanzia Green inoltre vengono confermati i fondi per le imprese con iniziative ambientali, in linea con l’Europa.

Anche per scuola e per la sanità verranno applicate delle iniziative, tramite fondi specifici, per la ricerca tecnologica, e fondi per il finanziamento in ambito sanitario.

Misure per le famiglie e politiche sociali

Nel 2022 verrà riconfermato il reddito di cittadinanza, e come spiega il documento ufficiale, e verranno stanziati fondi anche per i prossimi anni:

“L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 12, comma 1, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, è incrementata di 1.065,3 milioni di euro per l’anno 2022, 1.064,9 milioni di euro per l’anno 2023, 1.064,4 milioni di euro per l’anno 2024, 1.063,5 milioni di euro annui per l’anno 2025, 1.062,8 milioni di euro per l’anno 2026, 1.062,3 milioni di euro per l’anno 2027, 1.061,5 milioni di euro per l’anno 2028, 1.061,7 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2029.”

Vengono chiarite alcune dinamiche specifiche del funzionamento del reddito di cittadinanza, anche in merito alle politiche del lavoro volte al collocamento dei cittadini che ricevono il reddito nel mondo del lavoro. Inoltre è intensificato il sistema dei controlli.

Tornerà nel 2022 in modo strutturato il congedo di paternità, che sarà obbligatorio per almeno 10 giorni, confermato in modo strutturale nella misura. Viene inoltre istituito un fondo apposito per la parità salariale di genere, per limitare la differenza di stipendio tra uomini e donne.

Viene riconfermata la cassa integrazione come ammortizzatore sociale, con l’attivarsi anche di politiche attive come la Naspi. Sulla Naspi intervengono modifiche sulla riduzione delle giornate lavorate, per allargare l’accesso anche a lavoratori di carattere stagionale e discontinuo, soprattutto per le fasce di popolazione più giovani.

Misure per i giovani

Per i giovani sono confermate fino a dicembre 2022 gli incentivi fiscali per l’acquisto della prima casa, ed è anche istituito un fondo per gli affitti per questa fascia di popolazione.

Anche per l’impiego dei giovani sul lavoro vengono incentivati nuovi sostegni a garanzia dell’inserimento. A questo proposito vengono stanziati fondi anche per i centri per l’impiego:

“A decorrere dall’anno 2022 è altresì autorizzata una spesa nel limite di 20 milioni di euro per far fronte agli oneri di funzionamento dei centri per l’impiego derivanti dalle attività connesse all’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, non occupati né inseriti in un percorso di studio o formazione.”

Sistema pensionistico

Sulle pensioni la novità principale è l’adozione di Quota 102, successivamente al termine della misura Quota 100 previsto naturalmente per la fine di dicembre. Cambiano quindi i requisiti di età anagrafica e anzianità contributiva:

“All’articolo 14, comma 1 sono aggiunti, alla fine i seguenti periodi: “I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i requisiti nell’anno 2022. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente alle predette date, ferme restando le disposizioni del presente articolo.”

Viene introdotto anche un fondo specifico per garantire l’uscita anticipata dei lavoratori delle imprese che si trovano in crisi, e viene allargata la misura già presente dell’Ape Sociale. Si tratta di un’estensione della misura ad un maggior numero di lavoratori, in base a diverse mansioni considerate come usuranti. Riconfermata anche la misura Opzione Donna per le lavoratrici dipendenti e autonome.

Infine, la Manovra di Bilancio prevede iniziative particolari mirate alla sostenibilità ambientale e alla digitalizzazione, già contenuti nel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

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