E’ arrivata la bozza del testo del Disegno di Legge di Bilancio 2026. Confermato il taglio IRPEF e la rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali, il contributo da parte di banche e assicurazioni alla manovra ma nei 137 articoli ci sono anche novità tra cui un intervento sulle tasse per gli affitti brevi. L’attenzione dell’esecutivo resta alta per le famiglie, tasse, imprese e sanità.
Il testo della Legge di Bilancio 2026 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri del 17 ottobre 2026 ed è iniziato il suo iter parlamentare. Quest’anno ad esaminare il testo è il Senato e la Camera dei deputati eseguirà l’approvazione in seconda lettura.
Il testo non è ancora disponibile, ma la manovra è stata illustrata dalla premier Giorgia Meloni, dal vicepremier Matteo Salvini e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nella conferenza stampa seguita al Cdm del 17 ottobre. Gli interventi più rilevanti sono in ambito fiscale.
Per quanto riguarda le imprese gli interventi hanno l’obiettivo di favorire investimenti in beni materiali con crediti di imposta destinati alle zone economiche più svantaggiate.
È prorogata al 31 dicembre 2026, la sterilizzazione della plastic tax e della sugar tax.
Indice degli argomenti
Le misure per le famiglie
Sono stanziati 3,5 miliardi di euro per il triennio 2026/2028 per il pacchetto famiglia. L’obiettivo del governo è favorire la natalità e sostenere le famiglie con figli favorendo l’accesso a determinate prestazioni agevolate.
Isee
Nella prossima manovra è previsto un intervento sull’ISEE. La proposta di riforma prevede che l’abitazione principale venga completamente esclusa dal patrimonio immobiliare utilizzato per calcolare l’ISEE. Attualmente, la prima casa contribuisce al patrimonio con il suo valore catastale, ridotto di eventuali mutui residui, franchigie e altre detrazioni.
Ancora non è chiaro il tetto massimo entro cui agire, potrebbe essere fissato a 91.500 euro (attualmente il limite è fissato a 52.000 euro, incrementato di 2.500 euro per ogni figlio convivente successivo al secondo). Per la revisione dell’Isee si è prevista anche una maggiorazioni delle scale di equivalenza per le famiglie con due o più figli.
Carta dedicata a te
Previsto un rifinanziamento per la Carta Dedicata a te per gli anni 2026 e 2027. La Carta “Dedicata a te” 2025 è un sostegno economico significativo che mira a supportare le spese di prima necessità, ovvero dal rifornimento di carburante, al pagamento degli abbonamenti per il trasporto pubblico locale. Per beneficiarne non occorre presentare nessuna domanda.
Congedo parentale facoltativo
Il testo della Legge di Bilancio conferma anche per il 2026 i tre mesi di congedo parentale facoltativo indennizzati all’80% da utilizzare entro il compimento dei sei mesi di età del bambino (o dall’adozione/affidamento). I restanti mesi rimangono indennizzati al 30%.
Bonus mamme
Sarà riconfermato per il 2026 ma sarà anche potenziato il bonus mamme con almeno due figli. Per il 2025 le risorse totali stanziate per la misura sono di 480 milioni di euro, per il 2026 arriveranno a 500 milioni di euro. Il contributo mensile passa da 40 a 60 euro al mese (da 480 a 720 euro annuali).
Il bonus durerà fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo per le mamme con due figli e fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo per le mamme con tre o più figli. A beneficiarne, come nel 2025, lavoratrici dipendenti e autonome con reddito entro i 40.000 euro l’anno.
Contributo genitori separati
Tra le principali novità previste dalla manovra 2026 è il contributo economico per i genitori separati, sia le mamme che i papà, che hanno difficoltà con la casa.
Misure fiscali in Manovra 2026
In materia fiscale la manovra prevede diversi interventi aventi l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale sul ceto medio, favorire l’adeguamento salariale al costo della vita.
Taglio Irpef per il ceto medio
Nella Legge di bilancio 2026 sarà previsto un taglio dell’Irpef, l’aliquota del secondo scaglione scenderà dal 35% al 33%. La riduzione riguarderà i redditi compresi tra 28mila e 50mila euro, ma anche chi guadagna di più ne potrà beneficiare, fino a 440 euro all’anno. Il beneficio sarà sterilizzato solo per chi ha redditi superiori ai 200.000 euro.
I redditi bassi sotto i 28.000 euro vedranno un vantaggio marginale o nullo. Chi guadagna 25.000 euro, ad esempio, non entra nemmeno nello scaglione interessato dal taglio.
Rottamazione quinquies
La rottamazione quinquies riguarderà i debiti fiscali accumulati tra il 2000 e il 2023 e ti permetterà di saldare i debiti in ben 108 rate in nove anni. La rottamazione prevede l’esclusione dei contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi. Inoltre, potrebbero essere esclusi anche i tributi locali. Per i tributi locali i Comuni, Province e Regioni lo smaltimento del magazzino della riscossione va verso la cartolarizzazione e altri strumenti, come Amco (la società del Tesoro specializzata nei crediti deteriorati).
Flat tax nuovi residenti
Nella Legge di Bilancio 2026 è previsto l’aumento della flat tax per i nuovi residenti che si trasferiscono in Italia. La tassa piatta è incrementata da 200.000 a 300.000 euro e andrà a colpire i grandi patrimoni dei super ricchi. Si incrementa anche l’importo da versare per ogni eventuale familiare da 25.000 a 50.000 euro.
Misure per i lavoratori
Una delle proposte avanzate negli ultimi giorni riguardava l’ipotesi di ridurre la pressione fiscale che grava sui lavoratori dipendenti con la detassazione straordinari, lavoro nei giorni festivi e tredicesima. L’idea sembra ora accantonata.
Buoni pasto
In manovra potrebbe arrivare l’ampliamento dell’esenzione dei buoni pasto da 8 a 10 euro. L’ipotesi è di innalzarla da 8 a 10 euro al giorno.
Ad oggi la soglia di esenzione è fissata a 4 euro per i buoni cartacei e a 8 euro quella per i buoni pasto elettronici.
Fringe benefit
Il limite esentasse per i fringe benefit potrebbe essere aumentato da 1.000 a 2.000 euro e per i lavoratori con figli a carico da 2.000 a 4.000 euro.
Detassazione notturni e festivi
Per il periodo di imposta 2026 le maggiorazioni e le indennità per lavoro notturno, per il lavoro festivo, e per le indennità di turno sono assoggettate ad un imposta del 15% entro il limite di 1.500 euro per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro.
Bonus edilizi 2026
Nel DPB si legge che “Sono prorogate al 2026, alle stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi”. Il bonus ristrutturazione resta con l’aliquota del 50% in caso di abitazione principale e del 36% se si tratta di una seconda casa. Il taglio delle aliquote al 36% per l’abitazione principale e al 30% per tutte le altre case è rimandato al 2027.
Resta da chiarirese la proroga investe anche il bonus barriere architettoniche che, senza un intervento specifico dovrebbero scadere il 31 dicembre 2025.
Affitti brevi
Dal 2026 tutti i redditi derivanti dagli affitti brevi sono assoggettati al 26%, senza più la tassazione agevolata per uno degli immobili. Le disposizioni si applicano a partire dal 1° febbraio 2026.
Bonus mobili
Prorogato per tutto il 2026 il bonus mobili.
Misure a sostegno delle imprese
Gli interventi a favore delle imprese hanno lo scopo di tutelare e sostenere gli investimenti in beni materiali. Torna il super ammortamento. Non è ancora certa la proroga dell’Ires premiale. L’intenzione è di cercare di incentivare gli investimenti in nuovi strumenti produttivi. Sono inoltre previsti interventi specifici per le ZES (Zone Economiche Speciali) e per le ZLS (Zone Logistiche Speciali).
IRES premiale
La proroga dell’Ires premiale non è ancora certa.
Superammortamento
Con la Legge di Bilancio si torna al super ammortamento con un unico incentivo per i beni 4.0 e 5.0. ll nuovo incentivo permette di ammortizzare con percentuali decrescenti all’aumento dell’investimento, ma con maggiorazioni nel caso in cui i beni 4.0 portino a un efficientamento energetico (investimenti sostenibili 4.0).
Contratti di sviluppo e nuova Sabatini
Sono finanziati i contratti di sviluppo e la “Nuova Sabatini”. Il sostegno alle imprese e all’innovazione è quantificato in circa 3 miliardi di euro nel 2026 (0,13% del Pil), 2,3 miliardi nel 2027 (0,10%) e circa 1,8 miliardi nel 2028 (0,08%).
Banche
Parte della manovra sarà finanziata dal contributo delle banche. Nel Documento programmatico di bilancio si riporta che circa 4,4 miliardi di copertura proverranno da misure a carico del settore finanziario e assicurativo.
Il contributo previsto sembra che possa essere strutturale. Nel DPB si legge che “concorrono al finanziamento della manovra, sul versante delle entrate, in particolare, le risorse reperite a carico del settore finanziario e assicurativo e, dal lato della spesa, specifici interventi sugli stanziamenti del bilancio dello Stato”.
Tasse sugli extra profitti
L’accordo trovato per il contributo di banche e assicurazione prevede che se le stesse decidono di liberare le risorse accontonate nel 2023 potranno pagare un’aliquota Ires del 27,5% invece che del 40%. La scelta di liberare tali risorse resta a discrezione delle singole banche e assicurazioni.