Nella Legge di bilancio 2026 ci sarà il taglio dell’Irpef ma non sarà esteso ai redditi fino a 60mila euro. Sarà prevista anche la conferma dei bonus edilizi. Il tutto costerà per le casse dello Stato circa 18 miliardi di euro all’anno. Queste sono le anticipazioni sulla manovra emerse al Consiglio dei ministri di ieri.
Il consiglio dei ministri ha dato via libera al Documento programmatico di bilancio, cornice della manovra 2026, il cui testo sarà approvato venerdì a causa di alcune tensioni sul contributo delle banche e sull’estensione della Rottamazione quinquies. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha comunque illustrato i contenuti principali della; interventi per 18 miliardi di euro, contro i 16 previsti nei giorni passati.
Le novità più importanti riguardano la conferma del bonus ristrutturazioni che nel 2026 resterà al 50% per le prime case, i fondi aggiuntivi stanziati per la sanità, il taglio dell’Irpef e la revisione delle modalità di calcolo dell’ISEE.
Per quanto riguarda le coperture, ha chiarito il Ministro dell’economia e finanze che concorrono al finanziamento della manovra, le risorse reperite a carico degli intermediari finanziari e assicurativi e, dal lato della spesa, interventi sugli stanziamenti di bilancio. Dalle banche e assicurazioni dovrebbero arrivare 4,5 miliardi di euro. Rinviata di un anno la sugar e plastic tax.
Verranno stanziati circa 3,5 miliardi per la famiglia e contrasto alla povertà.
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Taglio IRPEF e pace fiscale
Il taglio del secondo scaglione Irpef, scenderà dall’attuale 35% al 33% e costerà allo Stato 9 miliardi euro nel prossimo triennio. La legge di bilancio prevede anche l’estensione all’anno 2023 della pace fiscale che permette di regolarizzare la propria posizione con il fisco versando le imposte, senza pagare sanzioni e interessi.
Pace fiscale
La rottamazione quinquies si farà e riguarderà le cartelle recapitate fino a tutto il 2023 ma saranno esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi. Ancora da chiarire se la sanatoria sarà limitata esclusivamente a chi ha dichiarato tutto il dovuto ma poi non ha versato. L’ipotesi più accreditata resta quella di 108 rate in 9 anni.
Bonus casa al 50% anche nel 2026
Anche per il 2026 sono confermate le detrazioni al 50% per la prima casa e al 36% dalla seconda in poi con un tetto massimo di 96.000 euro per immobile. Questa novità troverà applicazione nonostante la scorsa Legge di Bilancio avesse stabilito una riduzione della detrazione a partire dal 2026, con il passaggio dal 50% al 36% per le prime abitazioni e dal 36% al 30% dalle seconde in poi. Tutto verrà spostato al 2027.
Pensioni
Sarà prevista una sterilizzazione selettiva per l’aumento dell’età pensionabile a partire dal 2027. Il blocco di tre mesi potrebbe essere graduale e non per tutti. Lo stop completo dell’innalzamento sarebbe riservato solo per chi avrà compiuto 64 anni nel 2027. Fra le ipotesi anche una nuova proroga di Opzione donna, Quota 103 e Ape sociale.