Principio di cassa

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    Il principio di cassa è uno dei criteri di imputazione del reddito nell’anno in cui è avvenuto il pagamento (incasso) del provento. Il criterio di cassa viene utilizzato per la tassazione della maggior parte dei redditi percepiti da persone fisiche:
    – Redditi da lavoro dipendente;
    – Redditi da lavoro autonomo;
    – Redditi di capitale;
    – Redditi diversi.

    Principio di cassa nella tenuta della contabilità

    Il criterio di cassa è un principio di gestione contabile che si basa sulla data dell’effettivo pagamento di entrate e uscite. Il criterio di cassa è un principio usato per determinare la rilevanza delle transazioni ai fini contabili in base alla data dell’effettivo pagamento. Questo significa che le entrate e le uscite sono rilevanti ai fini contabili, per le dichiarazioni e liquidazioni IVA solo quando sono effettivamente avvenuti i pagamenti. Tale principio viene utilizzato per la contabilità semplificata applicata da professionisti ed imprenditori individuali, ma anche per le società di persone. Il principio di imputazione avverso a questo è il criterio di competenza.

    Requisiti e obblighi contabili del criterio per cassa

    L’applicazione del principio di cassa comporta l’adozione di una contabilità semplificata. Possono adottare questo sistema solo le ditte individuali, gli enti commerciali e le società di persone che presentano determinati requisiti e limiti di fatturato. Per utilizzare tale criterio le imprese che svolgono un’attività di prestazione di servizi non possono avere ricavi superiori ai 400.000 euro, mentre le imprese che svolgono altre attività non possono avere ricavi superiori ai 700.000 euro.

    Chi può adottare il principio di cassa gode di alcuni vantaggi, anche dal punto di vista della contabilità. Tuttavia, questo non significa che non ci siano degli obblighi, infatti ci sono tre alternative tra cui scegliere:

    • Si possono tenere i registri degli incassi e dei pagamenti;
    • Si possono tenere solo i registri IVA (ma in questo caso è necessario fare un’integrazione con l’indicazione separata delle operazioni che non sono soggette alla registrazione ai fini IVA);
    • Si possono tenere solo i registri IVA con presunzione di incasso e pagamento (chi sceglie questa soluzione evita di fare le annotazioni che riguardano pagamenti ed incassi, però deve sempre annotare quelle che sono le operazioni non soggette alla registrazione ai fini IVA).

    Quando diventano effettivi i pagamenti secondo il principio di cassa?

    A seconda del mezzo di pagamento utilizzato, l’operazione si considera effettiva (definitiva) in diversi momenti. In particolare, si possono verificare le seguenti casistiche:

    • La data in cui l’importo viene ricevuto per i pagamenti con denaro contante;
    • Il momento in cui il saldo è disponibile sul conto corrente per bonifici, carta di credito o debito o assegni.

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