Certificazione Unica forfettari 2025: addio dal 2025

HomeNewsCertificazione Unica forfettari 2025: addio dal 2025

Eliminata la certificazione unica che i sostituti di imposta devono emettere verso i soggetti in regime forfettario a partire dal periodo di imposta 2024 (adempimenti 2025).

A partire dal periodo di imposta 2024, il Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali (D.Lgs. n. 1 del 2024, art. 29 – G.U. n. 9 del 12 gennaio 2024) ha eliminato l’obbligo della Certificazione Unica per i soggetti che adottano il regime forfettario o di vantaggio.

Di conseguenza, i soggetti in regime forfettario o in regime dei minimi non sono più tenuti a ricevere la Certificazione Unica per i compensi percepiti dal periodo d’imposta 2024. Tale decisione si basa sulla disponibilità automatica dei dati relativi ai compensi dei soggetti in regime forfettario e minimi presso gli archivi dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il sistema di Interscambio, rendendo superflua la compilazione della Certificazione Unica.

Il Modello della Certificazione Unica 2025 è stato approvato dall’Agenzia delle Entrate e reso disponibile dallo scorso 15 gennaio. Contestualmente sono state fornite le istruzioni per la sua compilazione, stabilendo la scadenza per la consegna ai lavoratori entro il 17 marzo 2025 (il 16 cade di domenica).

Per le certificazioni uniche che includono solo redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione dei redditi precompilata, il termine di consegna è prorogato al 31 ottobre 2025, ovvero la scadenza per la presentazione del Modello 770.

Stop alla Certificazione unica per i forfettari

Le fatture emesse dai forfettari a partire dal 1° gennaio 2024 transitano esclusivamente attraverso il Sistema di Interscambio (SdI). Pertanto, l’Agenzia delle Entrate ha direttamente accesso a tutte le informazioni relative ai compensi percepiti dai forfettari, rendendo superflua la CU.

L’articolo 3 del D.Lgs. n. 1/24 rubricato “Rimozione della Certificazione Unica per i Soggetti Forfettari e di Vantaggio“, modifica l’articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 322 datato 22 luglio 1998, aggiungendo un nuovo paragrafo, il 6-septies, che esenta tali soggetti dagli obblighi di compilazione della Certificazione Unica a partire dal periodo 2024. 

A decorrere dall’anno d’imposta 2024, i soggetti indicati al comma 1 che corrispondono compensi, comunque denominati, ai contribuenti che applicano il regime forfettario di cui all’articolo 1, commi da 54 a 89, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, ovvero il regime fiscale di vantaggio di cui all’articolo 27, commi 1 e 2, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111, sono esonerati dagli adempimenti previsti dai commi 6-ter, 6-quater e 6-quinquies.

Questo nuovo paragrafo esenta tali soggetti dalla ricezione della Certificazione unica, da parte dei committenti, a partire dal 2024. Pertanto, l’obbligo di inviare la Certificazione Unica ai soggetti che applicano il regime forfettario o di vantaggio viene eliminato a partire dall’anno d’imposta 2024. Infatti, l’ultima CU inviata per i forfettari è stata quella dello scorso anno (CU 2024 relativa ai compensi corrisposti nel 2023).

Di fatto, l’eliminazione della CU per i soggetti titolari di partita IVA in regime dei minimi o forfettario, determina un alleggerimento degli adempimenti fiscali a carico dei sostituti d’imposta. Si discute da tempo la possibilità di una eliminazione totale della Certificazione dei sostituti d’imposta, ma al momento tale decisione sembra ancora rimandata al futuro.

Dichiarazione precompilata anche i forfettari

L’obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari comporta anche un’ulteriore semplificazione: a partire dal periodo di imposta 2024, sarà infatti disponibile la dichiarazione dei redditi precompilata anche per le partite IVA in regime forfettario. Questo significa che accedendo al portare dedicato dell’Agenzia delle Entrate, sarà possibile accedere alla dichiarazione predisposta sulla base delle fatture emesse nel periodo d’imposta, andando a semplificare gli oneri burocratici dei forfettari, che avranno la possibilità di controllare i dati presenti (eventualmente modificarli) ed inviare telematicamente la propria dichiarazione dei redditi. Naturalmente, è sempre consigliabile analizzare la propria situazione con il proprio commercialista di fiducia, al fine di evitare di commettere possibili errori ed individuare eventuali inesattezze o mancanze nella precompilata stessa.

Nonostante l’eliminazione della CU, restano alcuni obblighi per i forfettari:

  • Comunicazione dei redditi percepiti attraverso il Modello Redditi PF (anche precompilato);
  • Conservazione della documentazione contabile per fini di controllo;
  • Rispetto delle regole sulla fatturazione elettronica (obbligatoria).

Se sei un forfettario e desideri approfondire i tuoi obblighi fiscali, contattaci per una consulenza fiscale personalizzata.

I più letti della settimana

Abbonati a Fiscomania

Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

I nostri tools

 

Elisa Migliorini
Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
Leggi anche

Rottamazione quinquies: tutte le scadenze da rispettare

La pace fiscale 2026 permetterà di estinguere i debiti iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2023, a...

Part time agevolato per i genitori dal 2026: come funziona

Tra le misure previste dalla Legge di Bilancio ci sarà anche il part-time agevolato per i genitori con almeno...

Nuovo bonus mamme: come presentare domanda entro il 9 dicembre

L’Inps con la Circolare n. 139 del 28 ottobre 2025 ha definito i requisiti e le modalità per accedere al bonus...

Bonus mobili, la proroga al 2026: quali sono le novità?

Viene prorogata la detrazione al 50% ed il tetto di spesa fissato a 5.000 euro per l'acquisto di arredi...

Collegamento POS-registratore cassa 2026: regole e sanzioni

Dal 1° gennaio 2026 scatta l'obbligo di abbinamento tra strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici, ma il collegamento sarà online. Ecco...

Rottamazione quinquies per multe e tributi locali: in quali casi?

Tra le misure in arrivo con la prossima manovra di bilancio c'è anche la rottamazione quinquies. Rientrano nella nuova...