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Eliminata la Certificazione Unica forfettari a partire dal 2024

A partire dal 2024, il Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali (D.Lgs. n. 1 del 2024, art. 29 – G.U. n. 9 del 12 gennaio 2024) ha eliminato l’obbligo della Certificazione Unica per i soggetti che adottano il regime forfettario o di vantaggio. Questa decisione, annunciata attraverso un comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, è stata formalizzata mediante l’aggiunta di un nuovo articolo al Decreto del Presidente della Repubblica n. 322 del 1998.

Di conseguenza, i soggetti in regime forfettario o di vantaggio non sono più tenuti a ricevere la Certificazione Unica a partire dall’anno d’imposta 2024. Tale decisione si basa sulla disponibilità automatica dei dati relativi ai compensi dei soggetti in regime forfettario e minimi presso gli archivi dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il sistema di Interscambio, rendendo superflua la compilazione della Certificazione Unica.

Il Modello della Certificazione Unica 2024 è stato approvato dall’Agenzia delle Entrate tramite il provvedimento n. 825/2024. Contestualmente sono state fornite le istruzioni per la sua compilazione, stabilendo la scadenza per la consegna ai lavoratori entro il 18 marzo 2024.

Per le certificazioni uniche che includono solo redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione dei redditi precompilata, il termine di consegna è prorogato al 31 ottobre 2024. È consentito l’invio telematico entro la scadenza per la presentazione del Modello 770, ovvero entro il 31 ottobre 2024.

Le novità 2024 per le CU

Tra le novità del 2024 relative alla Certificazione Unica, si evidenziano:

  • Introduzione della tassazione agevolata per i lavoratori dipendenti nel settore turistico.
  • Riorganizzazione del lavoro sportivo dilettantistico e professionistico.
  • Aumento della soglia dei fringe benefit per i lavoratori con figli a carico, portata a 3.000 euro.
  • Implementazione del trattamento integrativo speciale per i lavoratori nel settore turistico, ricettivo e termale.
  • Rideterminazione della riduzione dell’Irpef per i lavoratori del comparto sicurezza e difesa.

Il Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali, emesso nella Gazzetta Ufficiale numero 9 del 12 gennaio, introduce cambiamenti significativi riguardanti la Certificazione Unica.

Innanzitutto è opportuno ricordare che il regime forfettario è un particolare regime fiscale per le partite IVA individuali, che permette di fruire di alcune semplificazioni fiscali e contabili.

I soggetti titolari di partita iva in regime forfettario, godono di un assoggettamento fiscale agevolato rispetto ai regimi di contabilità ordinaria e semplificata.

La modifica introdotta per soggetti obbligati all’emissione della CU

L’articolo 3 di questo Decreto, intitolato “Rimozione della Certificazione Unica per i Soggetti Forfettari e di Vantaggio”, modifica l’articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 322 datato 22 luglio 1998, aggiungendo un nuovo paragrafo, il 6-septies, che esenta tali soggetti dagli obblighi di compilazione della Certificazione Unica a partire dal 2024. 

Il Consiglio dei Ministri, il 23 ottobre, ha preso in esame due decreti legislativi per attuare la Legge numero 111 del 9 agosto 2023, delegando al Governo la revisione del sistema tributario. Uno di questi decreti, noto come Decreto Semplificazione Fiscale, abolisce la Certificazione Unica per i soggetti forfettari e di vantaggio, come annunciato in un comunicato stampa sul sito istituzionale del governo. 

L’articolo 3 di questo decreto, che riguarda la “Rimozione della Certificazione Unica per i Soggetti Forfettari e di Vantaggio“, aggiunge una nuova disposizione all’articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 322 datato 22 luglio 1998. 

Questo nuovo paragrafo esenta tali soggetti dagli obblighi di compilazione della Certificazione Unica a partire dal 2024. Pertanto, l’obbligo di inviare la Certificazione Unica ai soggetti che applicano il regime forfettario o di vantaggio viene eliminato a partire dall’anno d’imposta 2024. 

Ciò significa che per quanto riguarda le certificazioni uniche dei soggetti in regime forfettario o di vantaggio, relativi ai redditi 2023, per cui Cu 2024 redditi 2023, si ha l’obbligo di trasmissione. 

Tale obbligo viene meno con riguardo alla certificazione dei redditi 2024, con l’emissione delle Cu 2025, questo significa che i sostituti d’imposta non dovranno più inviare la Certificazione Unica per i compensi corrisposti a tali soggetti nel 2024. 

Obblighi per il 2023

Per l’anno 2023 permane in capo ai soggetti obbligati ad emettere la CU, di certificare le somme corrisposte ai forfettari, per cui tutti coloro che riceveranno fattura dal professionista sono obbligati all’emissione della Certificazione unica per i redditi 2023, ma non dovranno, come da prassi, inviare il modello 770, questo perché al professionista in regime forfettario non si applica alcuna ritenuta d’acconto. 

Resta in capo al professionista, l’obbligo di fornire le indicazioni in dichiarazione dei redditi delle fatture che a sua volta riceve dai professionisti. 

La semplificazione riguarda un vasto numero di sostituti d’imposta, poiché circa 1,8 milioni di soggetti beneficiano di regimi fiscali agevolati. Bisogna tenere presente che il regime forfettario prevede un’aliquota fiscale unica del 15% e determina il reddito imponibile attraverso un coefficiente di redditività. 

Il motivo della scelta del Governo di eliminare l’emissione della Certificazione Unica per i forfettari e chi esercita in regime di vantaggio, è insito nella disponibilità dei dati relativi ai compensi di forfettari e minimi, resi disponibili in maniera automatica presso gli archivi dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il sistema di Interscambio. 

Domande frequenti

Cos’è il Modello della Certificazione Unica 2024 e chi lo ha approvato?

Il Modello della Certificazione Unica 2024 è stato approvato dall’Agenzia delle Entrate tramite il provvedimento n. 825/2024.

Qual è la scadenza per la consegna della Certificazione Unica ai lavoratori?

La scadenza per la consegna ai lavoratori è il 18 marzo 2024.

Qual è la proroga della scadenza per le certificazioni uniche contenenti solo redditi esenti o non dichiarabili tramite la dichiarazione dei redditi precompilata?

La proroga della scadenza è fissata al 31 ottobre 2024.

Cosa comporta l’introduzione della tassazione agevolata nel settore turistico?

L’introduzione della tassazione agevolata nel settore turistico offre vantaggi fiscali ai lavoratori dipendenti di questo settore.

Perché è stata eliminata la Certificazione Unica per i soggetti in regime forfettario o di vantaggio?

La Certificazione Unica è stata eliminata per semplificare gli adempimenti fiscali, sfruttando la disponibilità automatica dei dati relativi ai compensi di tali soggetti presso gli archivi dell’Agenzia delle Entrate attraverso il sistema di Interscambio.

Daniela Sechi
Daniela Sechi
Laurea triennale in Diritto dell'impresa del lavoro e delle Pubbliche amministrazioni. Iscrizione all'albo dei Consulenti del Lavoro. Mi occupo di aspetti giuslavoristici e pratiche contabili.

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