Il governo sta pensando di inserire nella legge di bilancio una detrazione sui libri scolastici al 19%, fino ad ora esclusi dalla detrazione per spese scolastiche. La detrazione sarà riservata soltanto ai redditi bassi. Sembra che sia previsto anche un limite massimo della spesa che può essere scaricata. La detrazione sarà parametrata al valore ISEE del nucleo familiare.
Questa misura potrebbe aiutare molto i genitori con figli in età scolastica a sostenere le spese dei testi didattici. Secondo le stime di Adoc (Associazione Nazionale per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) per quest’anno, i costi per l’acquisto dei libri per un alunno delle scuole medie possono arrivare fino a 300 euro (355,23 nello specifico) e superare anche i 500 euro nel caso degli istituti superiori.
Come funziona la detrazione per le spese scolastiche?
Quest’anno, le spese sostenute nell’anno per scuole primarie, secondarie di secondo grado, università , corsi di specializzazione, dottorati o master, sono detraibili fino al 19%.
Attualmente sono detraibili al 19% in dichiarazione dei redditi, le seguenti spese:
- Tasse di iscrizione e frequenza,
- Mensa scolastica,
- Trasporti,
- Gite scolastiche,
- Attività extracurriculari.
Sono escluse le spese per il materiale scolastico come libri, cancelleria, zaini, strumenti tecnologici.
Secondo le prime indiscrezioni si vuole aumentare le soglie detraibili già introdotte con l’ultima manovra di bilancio che ha portato il tetto da 800 a 1.000 euro per figlio, con una detrazione massima di 190 euro. Ora si sta pensando di includere anche il materiale scolastico, con soglie e modalità ancora da definire.
Un’altra ipotesi è quella di collegare gli sconti al numero dei figli, secondo il modello già adottato nella riforma delle detrazioni del 2023, che prevede un calo progressivo degli sconti oltre i 75.000 euro di reddito, e agevolazioni più consistenti per le famiglie numerose.