Novità in tema di cartelle esattoriali, con il QR Code è possibile accedere online alla sezione rateizzazione del sito di Agenzia Entrate-Riscossione, al simulatore e ai servizi AdeR. I contribuenti che ricevono una cartella esattoriale potranno accedere direttamente al portale web per fare domanda di rateazione.
Lo stesso QR Code ti permetterà di fare la simulazione del piano di rateizzazione. Si può arrivare fino a 120 rate, ma per ottenere la dilazione massima è necessario documentare la situazione di temporanea difficoltà economica.
Dove si trova il QR Code nella cartella di pagamento?
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha implementato i propri servizi digitali consentendo al contribuente di accedere direttamente alla sezione rateizzazione del portale web mediante un QR Code riportato direttamente sulla cartella esattoriale.
Il codice si trova nella sezione “Informazioni dall’agente della riscossione” e non appena viene inquadrato e scansionato con la fotocamera di uno smartphone, rimanda alla pagina web ufficiale del sito AdeR dedicata alla rateizzazione dei debiti fiscali.
Nella stessa sezione si può utilizzare il servizio di simulazione, che permette di calcolare le rate concedibili sulla base della propria situazione.
Selezionando la tipologia di soggetto intestatario del debito da rateizzare (persona fisica, società o condominio) e inserendo il debito da rateizzare viene fornita la misura massima delle rate concedibili.
Come si utilizza il QR Code?
Per prima cosa occorre individuare il QR Code nella sezione “Informazioni dall’agente della riscossione” della cartella di pagamento e inquadrare con la fotocamera del tuo telefono il codice, infine basta cliccare sul link.
Come funziona la rateazione della cartella esattoriale?
Dal 1° gennaio 2025 è possibile effettuare il pagamento di quanto dovuto in un massimo di 84 rate, 7 anni, per i debiti fino a 120.000 euro, senza alcuna documentazione di supporto. Si tratta della “rateazione semplice”, che può essere presentata direttamente online dal contribuente.
I contribuenti in difficoltà economica possono chiedere di dilazionare le somme dovute fino a 120 rate, in un massimo di 10 anni, per il 2025 e il 2026.