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I bonus che non saranno rinnovati nel 2024

Alcuni bonus previsti fino al 31 dicembre 2023 non sono stati più rinnovati, nonostante avessero riscosso successo tra i cittadini. La risicata disponibilità di risorse ha portato il Governo ad operare scelte, conservando solo alcune delle agevolazioni finora previste.

L’era dei bonus iniziata con la pandemia non può dirsi finita. Sono infatti ancora molte le agevolazioni e i sussidi previsti per il 2024. Molti bonus però non sono stati rinnovati dalla legge di bilancio approvata lo scorso 30 dicembre a causa della scarsa disponibilità di risorse che il Governo si è ritrovato a dover allocare a favore dei sussidi che ha ritenuto maggiormente prioritari.

Vediamo di seguito quali bonus sono spariti.

I bonus cancellati a partire dal 2024

Elenchiamo i bonus di cui non si potrà più usufruire nel 2024:

Bonus occhiali

Tra i bonus non più rinnovati troviamo il bonus occhiali. Si trattava di un contributo di 50 euro previsto per l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto, per i nuclei familiari con ISEE fino a 10.000 euro. Anche per questa somma le domande si sono chiuse il 31 dicembre dello scorso anno. Si conclude quindi il periodo agevolativo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023.

Per questa agevolazione sono state stanziate risorse pari a 5 milioni di euro per ciascun anno.

Bonus casa green

Il Governo in occasione della promulgazione della Legge di Bilancio 2024 ha deciso di non confermare il Bonus IVA 50% per le case green. Tale decisione potrebbe avere un impatto significativo sul mercato immobiliare, in particolare per chi era interessato all’acquisto di abitazioni di classe energetica A o B. Ciò potrebbe influenzare negativamente le decisioni di chi stava considerando l’acquisto di una casa green, dato il minor incentivo economico disponibile. Tale scelta legislativa sembra in contrasto da quanto previsto dalla Direttiva Case Green che prevede, a livello europeo, l’obbligo di costruire nuovi edifici a zero emissioni e stabilisce obiettivi temporali per le classi energetiche. 

Questo tipo di bonus si inseriva nel quadro più ampio delle misure di risparmio energetico del patrimonio immobiliare. In linea con le politiche europee e nazionali di incentivo alle energie rinnovabili e alla riduzione dell’impatto ambientale degli edifici, mirava a sostenere interventi che miglioravano la prestazione energetica degli immobili mediante:

  • L’installazione di impianti solari fotovoltaici;
  • La sostituzione di infissi e finestre per migliorare l’isolamento termico;
  • L’installazione di sistemi di riscaldamento più efficienti;
  • L’adozione di soluzioni per la gestione sostenibile delle risorse idriche.

La detrazione del 50% poteva essere cumulata con altre agevolazioni fiscali in materia di IRPEF, offrendo così un ulteriore incentivo all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Questa cumulabilità ha rappresentato un notevole vantaggio, soprattutto per quei contribuenti che potevano beneficiare di più agevolazioni contemporaneamente.

Bonus trasporti

Tra i bonus che avevano riscontrato maggior successo troviamo il bonus trasporti, che però è terminato col 31 dicembre 2023. Stiamo parlando del contributo da 60 euro per l’acquisto dell’abbonamento ai mezzi di trasporto pubblici.

Originariamente istituito dal Decreto Aiuti (D.L. n. 50/2022) come misura contro il caro prezzi e rifinanziato dal Decreto Carburanti, il bonus trasporti dava diritto a uno sconto fino a 60€ sul 100% del prezzo di un abbonamento ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o di trasporto ferroviario nazionale.

Il bonus trasporti 2023 non prevedeva requisiti ISEE, ma spettava alle persone fisiche che nell’anno precedente avevano raggiunto un reddito complessivo pari o inferiore a 20.000€. Il contributo non era già più destinato, quindi, a chi avesse dichiarato un reddito pari o inferiore a 35.000€. Potevano usufruire del bonus trasporti studenti, pensionati, lavoratori, disoccupati e altri: con “persone fisiche” si intende ogni cittadino e cittadina avente diritto. Non potevano richiedere il contributo, invece, aziende, scuole e altri enti e soggetti istituzionali. Anche i minori fiscalmente a carico potevano beneficiare del bonus trasporti: la richiesta, in questo caso, doveva essere inoltrata da un genitore o tutore legale e il requisito del reddito non riguarderà il richiedente, ma il minore beneficiario. Chi ne faceva richiesta per un minorenne doveva indicare il codice fiscale e allegare un’attestazione che certifichi che l’utente sia a suo carico.

La Manovra lo ha ora inserito nella social card Dedicata a te, per la quale ha stanziato 600 milioni. L’agevolazione sarà dedicata solo ai beneficiari della card, cioè quei nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro (prima era di 20mila euro).

Bonus acqua potabile

Cancellato anche il bonus acqua potabile: a partire dal primo febbraio partirà la possibilità di presentare domanda, ma solo per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023. Lo sconto era riconosciuto nella forma di un credito d’imposta, pari al 50 per cento delle spese sostenute fino a un massimo di 1.000 o 5.000 euro.

Per poter usufruire del bonus bisogna inviare la comunicazione delle spese sostenute, insieme alla fattura elettronica o al documento commerciale da cui si evinca il codice fiscale di chi lo richiede. Ma per richiederlo è necessario che “i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria” abbiano effettuato il pagamento “con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti”. Per fare domanda bisogna quindi spedire il modello già predisposto sul sito web dell’Agenzia delle Entrate.

La misura ha di recente subito una diminuzione dei fondi, col passaggio dal milione previsto nel 2023 agli appena 500 mila euro per quest’ultima tranche.

Introdotto con la Manovra 2021, il bonus acqua potabile è stata un’agevolazione pensata dall’allora governo Draghi per aiutare gli italiani che avevano sostenuto spese per l’installazione di “sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti”. Lo scopo alla base della misura era chiaramente ecologico, per tentare di incentivare il consumo di acqua domestica senza acquistare bottiglie in plastica.

Bonus bici

Il bonus bici, invece, non sarà più attivo a livello nazionale, ma sarà compito delle regioni decidere se e come erogare un aiuto per l’acquisto di biciclette, monopattini o altri mezzi di mobilità sostenibile. Tra le regioni che lo hanno rinnovato troviamo l’Emilia Romagna.

Nel 2023 erano state 6.600 le domande di contributo, di cui oltre 6mila accettate. Per il 2024 la Regione Emilia-Romagna fa il bis e annuncia un nuovo bando per gli incentivi per bici e cargo bike a pedalata assistita. Il bonus pensato dalla Regione non potrà superare il 50% del costo del mezzo: l’incentivo sarà fino a 500€ per l’acquisto di una bicicletta, di un tandem o di un treruote non adibito a trasporto merce, mentre arriverà fino a 1.000€ per l’acquisto di una bici cargo. Inoltre, nella nota diffusa, la Regione ha annunciato che il bonus sarà esteso anche al 2025, per un investimento di circa 9 milioni di euro nel triennio 2023-2025.

Bonus cultura 18App

Si conclude anche il bonus cultura di 500 euro, il contributo noto con il nome di 18App destinato ai neo-maggiorenni. Al via invece due nuovi strumenti, la “Carta della cultura Giovani” e la “Carta del merito”, da utilizzare per l’acquisto di biglietti per spettacoli teatrali, cinematografici, o ancora abbonamenti a quotidiani e periodici o per l’accesso a musei, mostre e altri eventi culturali.

Bonus TV e decoder

Non viene infine confermato lo sconto per comprare un nuovo decoder, destinato agli over 70 con pensione fino a 20mila euro annui. Grazie alla manovra 2022 il Governo intese favorire ulteriormente il passaggio al nuovo digitale terrestre, attraverso misure ad hoc che via via sono state ridotte e cancellate.

Si trattava di uno sconto del 20% sul prezzo di acquisto del nuovo apparecchio ma fino a un massimo di 100 euro. Poteva richiederlo chi pagava il canone tv sulla bolletta elettrica o con F24 o chi era esentato per reddito con età superiore a 75 anni.

Conclusioni

Per il 2024 non sono più previsti bonus che negli ultimi anni hanno riscosso grande successo tra i cittadini. Tra questi troviamo la sparizione del bonus occhiali e del bonus Tv e decoder. Contrariamente alle politiche sostenibili UE sparisce anche il bonus IVA case green.

Cancellati anche il bonus cultura 18App (rimodulato comunque con nuove agevolazioni), il bonus trasporti (inserito solo nella Carta Dedicata Te), il bonus acqua potabile e il bonus bici (introdotto solo in alcune regioni).

Sabrina Maestri
Sabrina Maestri
Classe 1986, vogherese, aspirante consulente del lavoro. Appassionata di giornalismo, scrivo da anni per portali di informazione e testate giornalistiche online occupandomi di temi legati al mondo del lavoro, al fisco e bonus fiscali.

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