Torna uno dei più amati ‘appuntamenti’: il 1° dicembre parte il nuovo e ultimo click day del 2023 in cui poter richiedere il bonus trasporti da 60 euro.


Con il Decreto-legge n. 50 del 17 maggio 2022 (noto come Decreto Aiuti), convertito con modificazioni in Legge n. 91 del 15 luglio 2022, è stato istituito in forma sperimentale dal Ministero del Lavoro in accordo con i Ministeri dell’Economia e delle Finanze e delle Infrastrutture il Bonus trasporti, con una dotazione finanziaria per il 2022 di 79 milioni di euro, poi aumentato a 190 milioni. Fin da subito questo sostegno ha trovato ampio consenso tra lavoratori e studenti pendolari. E da allora è stato più volte rinnovato prevedendo nel corso dell’anno click day a partire dal quale procedere con la richiesta dell’agevolazione.

L’ultimo appuntamento del 2023 è previsto per il 1° dicembre 2023: a partire dalle 8 di mattina la piattaforma sarà infatti riaperta agli utenti interessati. Vediamo quindi di seguito tutti i dettagli per poterne fare richiesta e a chi è rivolto.

Bonus trasporti, di cosa si tratta

Il bonus trasporti rappresenta uno sconto fino a 60 euro sull’acquisto di abbonamenti di viaggio per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale su treni, tram e bus. Include inoltre gli abbonamenti mensili, plurimensili o annuali per il trasporto ferroviario nazionale ad eccezione dei servizi di prima classe, executive, business, club executive, salotto, premium e working area. Il buono può essere pari fino al 100% della spesa da sostenere ma, in ogni caso, entro il limite massimo di valore pari a 60 euro. Va ricordato che la misura in questione non potrà essere portata in detrazione nella dichiarazione dei redditi.

Fin da subito tra le finalità della misura rientravano il contrasto all’impennata dei prezzi energetici e l’incentivo per studenti e lavoratori pendolari all’utilizzo del trasporto pubblico con ricadute positive sulla sostenibilità ambientale. Questo scopo è stato mantenuto ad ogni rinnovo. Quanto poi ai fondi a disposizione lo scorso 30 ottobre il ministero del Lavoro aveva aggiunto ulteriori 35 milioni di euro andati esauriti nel click day del 1° novembre. L’appuntamento di domani conterà dunque sulle risorse residue dal mancato utilizzo del bonus a novembre.

I requisiti

Finanziato per quest’anno con 112 milioni di euro, l’incentivo si rivolge a persone con redditi annui fino a 20mila euro dichiarati nel 2022. L’anno scorso invece il tetto massimo di reddito per accedere alla misura era di 35mila euro annui. Nel caso in cui i beneficiari siano minori il reddito da dichiarare è quello del minore stesso.

Il bonus è nominativo e utilizzabile per l’acquisto di un solo abbonamento (annuale, mensile o relativo a più mensilità) da acquistare materialmente nel mese in cui si è richiesto: il periodo di validità del buono per l’acquisto dai gestori è infatti limitato al mese solare di emissione, anche se si effettua l’acquisto di un abbonamento annuale o mensile che parte dal mese successivo. Il voucher non è utilizzabile per gli abbonamenti già emessi alla data del 1 settembre 2022.

Come richiedere il bonus trasporti

Così come restano invariati i requisiti nessuna novità è prevista anche circa le modalità con cui richiedere il bonus trasporti. La piattaforma digitale su cui procedere con l’emissione del buono è sempre quella del Ministero dei Trasporti, accedendo, tramite SPID o Carta di Identità Elettronica. Le richieste potranno essere inoltrate per l’emissione dei buoni, da parte dei cittadiniper sé stessi o per un beneficiario minorenne a carico.

Nella richiesta andranno indicati :

  • L’importo del buono richiesto a fronte della spesa prevista, 
  • Il gestore del servizio di trasporto pubblico che si intende utilizzare  

Andranno inoltre allegate le dichiarazioni sostitutive di autocertificazione riguardanti :

  • I dati anagrafici, quindi nome, cognome, codice fiscale del beneficiario (in caso di minore, il richiedente, assieme al proprio codice fiscale, deve anche attestare che il beneficiario sia fiscalmente a suo carico);
  • Il reddito complessivo 2021 non superiore a 35.000 euro (in caso di minore, tale requisito deve sussistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente).

Il buono emesso sarà spendibile presso un solo gestore dei servizi di trasporto pubblico ed entro il mese di emissione presentandolo alle biglietterie. Il gestore potrà a sua volta accedere al portale verificandone la validità. In caso positivo viene rilasciato l’abbonamento richiesto e il gestore provvede a registrare sul portale l’utilizzo del buono, indicando l’importo effettivamente fruito.

Nel buono generato dopo la richiesta sono contrassegnati i seguenti dati:

  • Codice identificativo univoco;
  • Codice fiscale del beneficiario;
  • Importo;
  • Data di emissione e di scadenza.

Se non  utilizzato entro il mese di emissione, il bonus viene annullato e il beneficiario non potrà presentare una nuova istanza nello stesso mese. La quota parte dei buoni eventualmente non utilizzata rientra automaticamente nella disponibilità del Fondo.

Rimborso bonus per i gestori

Sono previsti alcuni adempimenti anche a carico dei gestori dei servizi di trasporto pubblico (oltre 1100 ad oggi in tutto il territorio nazionale). Questi sono infatti tenuti a presentare bimestralmente al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, tramite il Portale, la richiesta di rimborso della somma corrispondente ai buoni utilizzati, sottoscritta dal rappresentante legale dell’azienda e completa delle coordinate bancarie. Deve essere allegata anche una dichiarazione relativa all’effettivo rilascio dell’abbonamento.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali verifica la presenza dei dati disponibili sul Portale e in caso di esito positivo esegue il trasferimento delle risorse e registra sul Portale gli importi erogati.

Conclusioni

L’ennesima riapertura della piattaforma del Ministero dedicata al bonus trasporti è prevista per il 1° dicembre 2023. Si tratterà dell’ultimo click day dell’anno. L’importo resta sempre entro la soglia massima di 60 euro e restano invariati sia i requisiti che le modalità di richiesta.

I beneficiari restano infatti i soggetti con reddito annuo pari a 20 mila euro e l’area dedicata su cui presentare la richiesta è sempre quella predisposta dal Ministero dei Trasporti. Vista l’ampia richiesta registrata i mesi scorsi si prevede che anche stavolta si assisterà ad una ‘rincorsa’ al voucher.

Lascia una Risposta