Dichiarazione Iva 2025 entro 30 aprile

I soggetti obbligati a presentare la dichiarazione...

Content creator: nuove indicazioni sui contributi INPS

Con la Circolare n. 44 del 19 febbraio...

Tassa di concessione governativa 2025 al 17 marzo

Le società di capitali (comprese quelle in...

Bonus infissi: come funziona? Guida alle novità e ai requisiti

Fisco NazionaleImmobili e Società immobiliariBonus infissi: come funziona? Guida alle novità e ai requisiti

Il bonus infissi è una agevolazione fiscale che permette di recuperare parte del costo sostenuto per la sostituzione di infissi e finestre delle abitazioni. Il bonus è legato ad interventi di ristrutturazione o di efficientamento energetico degli edifici e sarà valido anche per il 2025.

Il bonus infissi è un’iniziativa governativa che prevede diverse agevolazioni fiscali per la sostituzione di infissi e finestre nelle abitazioni. Ti permette di sostituire finestre e porte con una detrazione fiscale del 50% per la prima casa e del 36% per le seconde case. Il bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2025.

Ci sono principalmente due tipi di incentivi disponibili per chi desidera sostituire infissi e serramenti, ciascuno con caratteristiche e requisiti specifici:

  1. Ecobonus: Questo incentivo si focalizza sugli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Include la sostituzione di infissi esterni, portoncini d’ingresso, persiane, avvolgibili, cassonetti e scuri, purché la sostituzione sia contestuale a quella delle finestre. L’aliquota di detrazione per gli infissi e i serramenti è pari al 50%, per l’abitazione principale (del 36% per le seconde case), con un limite massimo di spesa di 60.000 euro;
  2. Bonus ristrutturazione edilizia: Più ampio rispetto all’Ecobonus, il bonus riguarda la ristrutturazione edilizia in generale. Questo bonus permette interventi come la manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia, inclusa la sostituzione di infissi e serramenti. La detrazione è del 50% per l’abitazione principale (del 36% per le seconde case) su una spesa massima di 96.000 euro, distribuita in 10 quote annuali.

Vediamo, di seguito le caratteristiche di questi incentivi con maggiore dettaglio

Sostituzione infissi e finestre con Ecobonus: detrazione fiscale al 50% fino a 60.000 euro

Anche per il 2025 è possibile beneficiare della detrazione fiscale dell’Ecobonus solo se la sostituzione o la modifica (ma non la nuova installazione) degli infissi. Questo a condizione che la sostituzione apporti un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile in termini di efficienza termica. Rientrano nella lista degli elementi la cui sostituzione dà diritto all’erogazione del bonus, finestre, porte finestre o porte di ingresso, persiane, tende da sole (solo se orientate a nord), avvolgibili, tapparelle.

La sostituzione consente di avere accesso all’ecobonus beneficiando di una detrazione fiscale del 50%, per l’abitazione principale, mentre del 36% per le seconde case, per il 2025. Le aliquote sono destinate a scendere nel biennio 2026/2027 dove passeranno al 36% per l’abitazione principale ed al 30% per le seconde case. In ogni caso, il limite di spesa per l’intervento di sostituzione delle finestre di casa è fissato a 60.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Possono beneficiare della detrazione fiscale tutti i contribuenti che:

  • Sostengono le spese di riqualificazione energetica;
  • Possiedono un diritto reale sulle unità immobiliari costituenti l’edificio.

Il limite massimo di detrazione ammissibile è di 60.000 euro per unità immobiliare.

Inoltre, per poter beneficiare della detrazione prevista dall’Ecobonus occorre che, le parti rimpiazzate delimitino un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati e che garantiscano un valore di conduttività termica minore o uguale al limite stabilito per le fasce climatiche delle differenti zone (il costo massimo detraibile dei serramenti al m2 varia da 550 euro nelle zone A, B e C a 750 euro dalla D alla F).

Per quali edifici si può usufruire di questo bonus?

Possono usufruire del bonus gli edifici che, alla data d’inizio dei lavori, siano:

  • Esistenti, ossia accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, e in regola con il pagamento di eventuali tributi;
  • Dotati di impianto di climatizzazione invernale.

Requisiti richiesti per la detrazione

  • L’intervento deve configurarsi come sostituzione di elementi già esistenti e/o sue parti (e non come nuova installazione);
  • Il serramento interessato dall’intervento deve delimitare un volume riscaldato verso l’esterno o verso vani non riscaldati;
  • I valori di trasmittanza termica iniziali (Uw) devono essere superiori ai valori limite riportati in tabella 1 dell’Allegato E del D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020;
  • I valori di trasmittanza termica finali (Uw), fermo restando il rispetto del decreto 26.06.2015 “requisiti minimi”, devono essere:
    • Inferiori o uguali anche ai valori limite riportati nella tabella 2 del D.M. 26.01.2010, per interventi con data di inizio lavori antecedente al 6 ottobre 2020;
    • Inferiori o uguali ai valori limite riportati nella Tabella 1 dell’Allegato E al D.M. 6.08.2020, per interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020.
  • Devono essere, inoltre, rispettate le pertinenti norme nazionali e locali vigenti in materia urbanistica, edilizia, di efficienza energetica e di sicurezza (impianti, ambiente, lavoro).

Spese ammissibili

  • Per interventi con data di inizio antecedente al 6 ottobre 2020, all’art. 3 del D.M. 19.02.2007 e successive modificazioni e integrazioni;
  • Per gli interventi con data di inizio lavori a partire dal 6 ottobre 2020, all’art. 5 del D.M. 6 agosto 2020;

e comprendono:

  • Coibentazione o sostituzione dei cassonetti nel rispetto dei valori limite delle trasmittanze previsti per le finestre comprensive di infissi;
  • Fornitura e posa in opera di una nuova finestra o di una porta d’ingresso o di un lucernario comprensivi di infissi in sostituzione dell’esistente;
  • Integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati;
  • Fornitura e posa in opera di scuri, persiane, avvolgibili e relativi elementi accessori, sostituiti simultaneamente agli infissi (o al solo vetro) oggetto di intervento;
  • Prestazioni professionali (ad esempio: produzione della documentazione tecnica necessaria, compreso l’Attestato di Prestazione Energetica – A.P.E.; direzione dei lavori).

Documentazione da trasmettere all’ENEA

Entro 90 giorni dalla fine degli interventi di restauro si dovrà trasmettere la “scheda descrittiva dell’intervento” all’ENEA, tramite il sito detrazionifiscali.enea.it. La scheda descrittiva dell’intervento deve essere inviata entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori o di collaudo delle opere mediante l’apposito sito web. La scheda descrittiva:

  • Nel caso della singola unità immobiliare (ossia univocamente definita al Catasto) può essere redatta anche dal soggetto beneficiario;
  • In tutti i casi diversi dal precedente (per esempio interventi che riguardano le parti comuni condominiali) deve essere redatta da un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, geometra o perito iscritto al proprio albo professionale).

Se la sostituzione dell’infisso comprende la sostituzione o l’installazione della relativa chiusura oscurante, nella Scheda Descrittiva relativa agli “Infissi” occorre inserire la spunta alla voce “Con Chiusura Oscurante” e si indica l’importo totale (ovvero infissi e chiusura oscurante) nella sezione dedicata ai costi.

Dopo aver inviato la comunicazione, l’ENEA rende disponibile un riepilogo che deve essere firmato e conservato. Alla pratica, per ogni pratica viene associato un codice CPID. Tale documento deve essere esibito in caso di controlli dell’Agenzia delle Entrate, assieme alla:

  • Dichiarazione del fornitore/assemblatore/installatore del rispetto dei requisiti di legge;
  • Dichiarazione del rispetto dei massimali di costo di cui all’allegato I del decreto 6 agosto 2020 firmata dal produttore o dall’installatore;
  • Schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
  • Fatture e ricevute di pagamento, effettuati mediante bonifico parlante.

Le documentazioni raccolte, comprese le asseverazioni a firma del tecnico incaricato, se non si opta per la cessione del credito o lo sconto in fattura, andranno consegnate anche al proprio consulente fiscale entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi e per i 10 anni successivi a quello dell’intervento.

Infissi e bonus ristrutturazione: detrazione fiscale del 50% fino a 96.000 euro

In alternativa all’Ecobonus, è possibile portare in detrazione l’acquisto degli infissi anche tramite il bonus ristrutturazione della casa. 

La “sostituzione degli infissi esterni o serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso” viene inclusa tra gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento, permettendo cosi di poter beneficiare del bonus ristrutturazione.

Gli interventi edilizi che permettono di beneficiare del bonus infissi 2025 con ristrutturazione sono: 

  • Manutenzione ordinaria, nel caso di lavori nelle parti comuni;
  • Manutenzione straordinaria;
  • Restauro e risanamento conservativo;
  • Ristrutturazione edilizia.

Il bonus ristrutturazione permette di beneficiare di una detrazione fiscale del 50%, per l’abitazione principale, mentre del 36% per le seconde case, per il 2025. Le aliquote sono destinate a scendere nel biennio 2026/2027 dove passeranno al 36% per l’abitazione principale ed al 30% per le seconde case. In ogni caso, il limite di spesa per l’intervento di sostituzione delle finestre di casa è fissato a 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

La detrazione è ripartita in dieci quote annuali, di pari importo e la casa oggetto dei lavori dovrà risultare in ristrutturazione, sono ammessi interventi di restauro o di manutenzione straordinaria. Non sono più ammessi sconti in fattura e cessione del credito. 

L’agevolazione con ristrutturazione è riconosciuta per i lavori svolti sulle singole unità immobiliari che per quelli fatti sulle parti comuni degli edifici residenziali.

Bonus sicurezza e infissi

Un’altra agevolazione che è possibile beneficiare è tramite bonus sicurezza: prevendo di beneficiare di una detrazione fiscale del 36% delle spese su un importo massimo di 48.000 euro. Per poter avere tale agevolazione è necessario installare sistemi attivi e passivi che migliorano la sicurezza dell’immobile.

Rientrano in tale categoria portoni e infissi con vetri antisfondamento, ma anche impianti di allarme e video-sorveglianza, inferriate, persiane, tapparelle di sicurezza. La detrazione è ripartita in 10 rate annuali di pari importo. La detrazione può essere utilizzata anche per la sostituzione di un impianto di sicurezza già esistente.

Tabella comparativa delle agevolazioni (2023-2025)

AnnoEcobonusSuperbonusLimite di SpesaRequisiti Principali
202350%90%60.000 € per EcobonusAPE pre e post intervento, miglioramento termico
202450%70%Limiti variTrasmittanza termica più stringente
202550%65%Limiti variRequisiti tecnici più rigorosi

Conclusioni

Il bonus infissi rappresenta un’importante opportunità per i proprietari di immobili in Italia che desiderano migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni o edifici attraverso la sostituzione di infissi e finestre. Questo incentivo non solo contribuisce a ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2, ma offre anche un vantaggio economico significativo ai contribuenti attraverso detrazioni fiscali.

La possibilità di detrarre una parte significativa delle spese sostenute per la sostituzione di infissi e finestre rappresenta un vantaggio economico non trascurabile per i proprietari di immobili. Questo incentivo può facilitare la decisione di intraprendere lavori di ristrutturazione che altrimenti potrebbero essere ritenuti onerosi.

La varietà di bonus disponibili (Ecobonus, Bonus Casa, Bonus Barriere Architettoniche, e Bonus Sicurezza) permette ai contribuenti di scegliere l’incentivo più adatto in base alle proprie esigenze specifiche e al tipo di intervento previsto.

Per usufruire di questi incentivi, è importante assicurarsi che i lavori rispettino determinate specifiche tecniche e che siano conformi ai regolamenti edilizi locali. La consulenza di un professionista può essere utile per navigare nel complesso panorama delle detrazioni fiscali.

Incentivi come il Bonus Infissi sono passi importanti verso un futuro più sostenibile e un approccio più consapevole alla gestione delle risorse energetiche. Vedi il decreto “Case green“.

Modulo di contatto

    Ho letto l’informativa Privacy e autorizzo il trattamento dei miei dati personali per le finalità ivi indicate.

    I più letti della settimana

    Abbonati a Fiscomania

    Oltre 1.000, tra studi, professionisti e imprese che hanno scelto di abbonarsi per non perdere i contenuti riservati e beneficiare dei vantaggi. Abbonati anche tu a Fiscomania.com oppure Accedi con il tuo account.

    I nostri tools

     

    Elisa Migliorini
    Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
    Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
    Leggi anche

    Dichiarazione Iva 2025 entro 30 aprile

    I soggetti obbligati a presentare la dichiarazione Iva, devono trasmetterla in via telematica, tra il 1 febbraio e il...

    Employer of Record (EoR) nel lavoro da remoto

    L'Employer of Record (EoR) è un'azienda intermediaria che svolge la funzione di datore di lavoro, in questo caso in...

    Content creator: nuove indicazioni sui contributi INPS

    Con la Circolare n. 44 del 19 febbraio 2025, l’INPS ha fornito chiarimenti sulla disciplina previdenziale applicabile dei content creator. La circolare...

    Tassa di concessione governativa 2025 al 17 marzo

    Le società di capitali (comprese quelle in liquidazione volontaria), sono tenute a versare, entro il 16 marzo (17 marzo per...

    Impatriati con lo stesso datore: residenza estera allungata

    https://open.spotify.com/episode/3SQqpmokglHy93QViTzvIQ?si=4yVBR98kRZm1d8YbJpgMQA L'impatrio in Italia del lavoratore che aveva già lavorato per la stessa società di un gruppo multinazionale prima del...

    Reddito energetico nazionale per le famiglie in disagio economico

    Il reddito energetico nazionale è una misura destinata ai nuclei familiari in disagio economico per consentire loro di realizzare...