Il bonus asilo nido è un contributo economico erogato dall’INPS per sostenere le famiglie nelle spese di frequenza degli asili nido, sia pubblici che privati, o per forme di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie che impediscono al bambino di frequentare il nido.
Anche per il 2025 è stato confermato il bonus destinato ai genitori con figli fino a 3 anni con un rimborso delle rette massimo che arriva fino ad un massimo di 3.600 euro. La richiesta deve essere inoltrata entro il 31 dicembre, la documentazione a sostegno delle spese sostenute può essere inoltrata fino a metà dell’anno successivo.
Indice degli Argomenti
Chi può richiedere il bonus asilo nido?
La disciplina del bonus asilo nido è contenuta nell’art. 1 co. 355 della Legge n. 232/16, ulteriormente specificata dall’articolo 1 del D.P.C.M. del 17 febbraio 2017 contenente le disposizioni attuative.
La normativa attribuisce la facoltà di richiedere la misura in questione al genitore convivente col minore o al soggetto che ha l’affidamento legale del bambino, purché rispetti i seguenti requisiti:
- Possesso della cittadinanza italiana, comunitaria oppure con cittadinanza extracomunitaria ma con regolare permesso di soggiorno valido nell’Unione Europea. Sono inclusi anche i genitori o tutori cittadini stranieri con status di rifugiati politici o di protezione sussidiaria;
- Residenza italiana, di cui è necessaria opportuna attestazione;
- Effettiva convivenza col minore per il quale si richiede il sussidio;
- Il richiedente deve essere il genitore che sostiene il pagamento della retta dell’asilo nido per il minore, e per ottenere l’importo massimo del bonus deve anche avere un ISEE calcolato secondo l’articolo 7 del D.P.C.M. n. 159/2013 per le prestazioni rivolte ai minorenni nel nucleo familiare.
I requisiti indicati devono essere posseduti al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata di fruizione della prestazione.
Casi particolari
Qualora il bambino per il quale si vuole usufruire del bonus sia stato adottato o sia in affido è necessario che il genitore richiedente fornisca il provvedimento giudiziario comprovante l’adozione o l’affido stesso. In assenza di questo dovranno essere forniti all’Inps tutte le informazioni necessarie per permettere alla stessa amministrazione di ottenere l’atto dall’ente preposto.
Un altro caso particolare può essere quello del genitore minorenne o incapace di agire per motivi di salute. In questa evenienza il PIN (Personal Identification Number) per l’accesso alla domanda sarà fisicamente rilasciato al legale rappresentante che presenta la domanda con i dati del genitore, pur restando necessario che quest’ultimo soddisfi i requisiti sopra indicati in ogni caso.
Requisiti per accedere al bonus
I requisiti richiesti per accedere al bonus asilo nido per il 2025 sono i seguenti:
- Età del bambino: fino a 3 anni.
- Residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia.
- Cittadinanza: italiana, di un paese dell’UE o possesso di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo.
Alcune regioni, come la Lombardia e il Lazio, offrono ulteriori agevolazioni che integrano il bonus nazionale.
- Lombardia: con la misura “Nidi Gratis Plus” si coprono le rette eccedenti l’importo statale per ISEE sotto i 25.000 euro.
- Lazio: le famiglie possono ricevere fino a 400 euro mensili per 11 mesi con ISEE fino a 60.000 euro.
Importo del bonus asilo nido
Per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e per il pagamento di forme di assistenza domiciliare, fino a i tre anni, in caso di gravi patologie croniche, i genitori possono beneficiare del bonus asilo nido. Il bonus consiste nel rimborso per le rette effettivamente pagate.
Sulla base della condizione economica viene stabilito il massimo del beneficio. Spettano 3.600 euro a chi ha ISEE fino a 25.000 euro; 2.500 euro da 25.001 a 40.000 e 1.500 euro da 40.001 in su.
Bonus asilo nido 2025 | ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.600 euro | Fino a 25.000 euro | 327 euro per 11 mensilità |
2.500 euro | Da 25.001 a 40.000 euro | 227,20 per 11 mensilità |
1.500 euro | Da 40.001 | 136,30 euro per 11 mensilità |
Per il 2025 l’importo massimo è pari a 3.600 euro. Una delle novità 2025 riguarda il fatto che non è più necessario avere un altro figlio di età inferiore ai 10 anni per accedere all’importo massimo del bonus.
Esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’ISEE
Le somme ricevute a titolo di Assegno Unico non saranno più considerate nel calcolo dell’ISEE, facilitando l’accesso al bonus per molte famiglie.
Presentazione domanda bonus nido dai servizi online INPS
Per ottenere il rimborso delle rette il genitore che sostiene il pagamento deve fare domanda all’INPS mediante il servizio online, in alternativa è possibile rivolgersi a un Patronato. Al servizio si può accedere tramite Spid, Cie o Cns. Una volta all’interno del sito INPS, cliccando sulla voce “Inserimento” si crea una nuova domanda.
La domanda del bonus asilo nido può essere presentata dai soggetti beneficiari suindicati e coi predetti requisiti per il pagamento delle rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati, oppure per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione a favore di bambini, al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche (contributo per introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione).
Compilazione della domanda
Effettuato l’accesso nel sito INPS, a partire dal mese di marzo, è possibile procedere con la compilazione della richiesta. I dati da inserire sono:
- Dati soggetto;
- Dati asilo nido e frequenza;
- Modalità di pagamento;
- Dichiarazione di responsabilità;
- Riepilogo;
- Domanda inviata.
- Dati dell’asilo nido e delle mensilità di frequenza.
Occorre poi inserire informazioni anche sui mesi di frequenza. La prenotazione delle risorse riguarda l’anno solare e non quello scolastico. Pertanto, per la copertura di un intero anno scolastico occorre presentare due volte la domanda di accesso al bonus e due volte la documentazione a sostegno dei pagamenti effettuati.
Attestazioni da fornire
Pertanto, per l’anno scolastico 2024/2025, occorre richiedere prima il bonus nido per i mesi di frequenza del 2024 entro il 31 dicembre e dal prossimo anno per i mesi di frequenza del 2025.
Occorre poi dichiarare di:
- Non fruire (con riguardo al minore di cui in domanda) delle detrazioni fiscali, previste dall’art.2, comma 6, L.203/2008 per la frequenza di asili nido, relativamente alle somme percepite in virtù del beneficio in oggetto;
- Non aver in godimento, per le spese indicate in domanda, rimborsi a carico della finanza pubblica;
- Aver in godimento, per le spese indicate in domanda, rimborsi a carico della finanza pubblica di valore parziale, con il relativo importo.
Erogazione degli importi del bonus
Nella domanda per il bonus asilo nido occorre anche indicare le modalità di pagamento tra:
- Erogazione su conto corrente;
- Tramite bonifico domiciliato presso lo sportello postale;
- Su carta prepagata;
- Libretto bancario;
- Libretto postale;
- Conto corrente estero.
Domanda protocollata dall’INPS
Negli ultimi giorni arrivano molte segnalazioni di domande presentate all’INPS indicate come “protocollate” ma con il rimborso non ancora avvenuto. Sul punto occorre indicare che se l’istanza trasmessa è stata accolta dal sistema ma non ancora lavorata. Se guardiamo quanto indicato dalle FAQ presenti sul sito il relazione al quesito su “cosa significa che la domanda è in stato protocollata”, si legge quanto segue:
“Il servizio Bonus Asilo nido ha un budget annuale predefinito. Dopo che il cittadino ha provveduto ad allegare l’attestazione dell’asilo oppure un giustificativo di pagamento oppure il certificato medico, o le sentenze in caso di adozione verrà assegnato – di norma entro 3 giorni – il numero di protocollo e il budget in base al valore dell’ISEE minorenni.” |