Abolita la comunicazione dati piattaforme digitali: cosa cambia

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 Il Decreto Legislativo n. 186/2025 cancella definitivamente un obbligo mai entrato in vigore per le piattaforme digitali. Scopri quali comunicazioni rimangono operative e cosa significa per chi vende online.

Il D.Lgs. 4 dicembre 2025 n. 186, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 dicembre 2025, ha formalmente abrogato l'art. 1 comma 151 della Legge di bilancio 2023 (L. 197/2022), eliminando un obbligo comunicativo che non era mai diventato operativo. La disposizione riguardava i gestori di piattaforme digitali che facilitano vendite online di beni mobili (smartphone, tablet, console) verso consumatori privati sul territorio italiano.​​
Perché l'obbligo è stato abolito prima di entrare in vigore?
La cancellazione del requisito comunicativo risponde a una logica di razionalizzazione degli adempimenti. L'Agenzia delle Entrate non aveva mai emanato il provvedimento attuativo necessario per rendere operativa la norma. Nel frattempo, il quadro normativo europeo si è evoluto con l'introduzione di strumenti più completi.​
Il D.Lgs. n. 32/2023, che ha recepito la Direttiva DAC7 (2021/514/UE), impone già alle piattaforme digitali di trasmettere dati fiscalmente rilevanti sui fornitori e sulle transazioni. Il contenuto informativo richiesto dalla DAC7 è sostanzialmente sovrapponibile a quello previsto dalla legge di bilancio 2023, rendendo quest'ultima ridondante.​​
Come evidenziato dalla Relazione illustrativa al D.Lgs. n. 186/2025, questa eliminazione evita una duplicazione di flussi informativi verso l'Amministrazione finanziaria e alleggerisce gli oneri di compliance per le imprese, in linea con i principi dello Statuto del contribuente.
Quali obblighi comunicativi restano attivi per le piattaforme?
Dal 2023 è pienamente operativo il regime DAC7, attuato in Italia con il D.Lgs. n. 32/2023 e regolamentato dal Provvedimento dell'Agenzia delle Entrate n. 406671/2023. Questo sistema impone ai gestori di piattaforme digitali di:​

Raccogliere dati anagrafici e fiscali dei venditori che operano tramite l'interfaccia elettronica;
Verificare la coerenza delle informazioni acquisite;
Trasmettere annualmente all'Agenzia delle Entrate un report dettagliato delle attività rilevanti (entro il 31 gennaio dell'anno successivo);​
Escludere dalla piattaforma i venditori che non forniscono i dati richiesti nei termini stabiliti.​

La DAC7 si applica sia alle piattaforme residenti in Italia, sia a quelle estere che facilitano transazioni con controparti europee.​
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L'11 marzo 2025, il Consiglio Ecofin ha approvato definitivamente il pacchetto ViDA (VAT in the Digital Age), entrato in vigore il 14 aprile 2025. Questa riforma dell'IVA europea introduce:​

Procedure di verifica incrociata dei dati sulle operazioni transfrontaliere tra Stati membri​;
Rafforzamento della capacità di controllo delle amministrazioni fiscali nazionali​;
Riduzione dei costi di compliance per le imprese che operano in più Paesi UE​.

La Relazi...

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Federico Migliorini
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Dottore Commercialista, Tax Advisor, Revisore Legale. Aiuto imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale. La Fiscalità internazionale le convenzioni internazionali e l'internazionalizzazione di impresa sono la mia quotidianità. Continuo a studiare perché nella vita non si finisce mai di imparare. Se hai un dubbio o una questione da risolvere, contattami, troverò le risposte. Richiedi una consulenza personalizzata con me.
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