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Bonus 100 euro a gennaio 2025: importo e beneficiari

NewsBonus 100 euro a gennaio 2025: importo e beneficiari

Tra le novità contemplate dal decreto attuativo della delega fiscale sulla revisione di Irpef e Ires spunta il bonus 100 euro. Si tratta della versione 'rivisitata' del bonus tredicesima. Nella versione arrivata in Consiglio dei Ministri è contemplato infatti un 'regalo' di 100 euro in busta paga a gennaio 2025 rivolto ai lavoratori dipendenti che rispettano determinati requisiti familiari e reddituali.

Il 30 aprile in Consiglio dei Ministri è stato dato il via libera al decreto attuativo della delega fiscale su Irpef e Ires. Tra le disposizioni contenute nel provvedimento troviamo anche la corresponsione di quello che doveva essere il bonus ‘tredicesima’, che invece consisterà in un bonus di 100 euro in busta paga a gennaio 2025.

In un primo momento si era parlato di un nuovo bonus di 80 euro erogato una tantum sulla tredicesima mensilità ai contribuenti con reddito fino a 15.000 euro, già ad oggi beneficiari del trattamento integrativo. La misura ha subìto però un restyling: dagli 80 euro aggiuntivi si è passati ad un bonus di 100 euro, introdotto nelle more dell’avvio del regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità.

Il viceministro al Mef Maurizio Leo ha dichiarato: “è il primo tassello cui seguirà, trovando le relative risorse, l’intervento per le tredicesime: non è che abbiamo una visione strabica, per imprese e lavoro autonomo, prestiamo altrettanta attenzione al lavoro dipendente, che ha numeri molto più rilevanti; bisogna trovare equilibrio per le coperture“.

Il testo definitivo del decreto sarà inviato ora alle Camere per il parere delle commissioni Finanze. Si attende quindi l’approvazione finale prima che vada in porto il bonus 100 euro. La ratio sottesa alla misura è comunque rivolta ad andare incontro alle famiglie e ai lavoratori che rientrano in una fascia reddituale medio-bassa, in attesa di un intervento strutturale di detassazione delle tredicesime.

Vediamo di seguito i dettagli del bonus 100 euro, con i requisiti richiesti e la platea dei beneficiari.

Bonus 100 euro: i requisiti

Per quanto riguarda i requisiti reddituali il bonus 100 euro sarà rivolto ai lavoratori dipendenti per i quali, nell’anno 2024, ricorrano congiuntamente alcune precise condizioni: il reddito complessivo non dovrà essere superiore a 28.000 euro e l’imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a queste equiparati), percepiti dal lavoratore, deve essere d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti al lavoratore. In pratico il lavoratore non deve essere incapiente, ossia non deve ritrovarsi con un reddito inferiore a 8.500 euro.

Anche in merito ai requisiti familiari per poter godere del bonus 100 euro occorre rispettare alcuni aspetti. Il lavoratore dovrà infatti avere il coniuge e almeno un figlio, entrambi a carico. Il decreto si rivolge anche ai nuclei monogenitoriale prevedendo che il lavoratore deve avere almeno un figlio a carico e l’altro genitore manca o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato.

Il governo ha voluto venire incontro alle fasce medio-basse aggiungendo un ulteriore beneficio, soprattutto in un momento particolare come quello tra fine anno e inizio anno nuovo, dando un ulteriore sostegno di 100 euro a vantaggio delle famiglie monoreddito o monogenitoriali”. Queste le parole sempre del viceministro Leo.

Ulteriori dettagli

In base a quanto emerso dalla conferenza stampa rilasciata a chiusura del Consiglio dei ministri, il bonus da 100 euro sarà soggetto a ritenute e dunque sarà a importo variabile a seconda dell’aliquota e delle detrazioni d’imposta spettanti al dipendente. Trattandosi di redditi complessivi fino a 28mila euro l’aliquota applicabile è quella marginale del 23 per cento. Non solo. L’importo spettante sarà rapportato al periodo di lavoro e dunque se un lavoratore sarà assunto il 1° luglio il bonus di partenza sarà di 50 euro e su questo saranno applicate le ritenute.

Bonus 100 euro solo su richiesta del lavoratore

Un’altra precisazione riguardante il bonus 100 euro attiene la modalità di percepimento.

L’indennità sarà erogata con la busta paga di gennaio 2025 e interesserà 1,1 milioni di famiglie. Per ottenerlo dovrà essere lo stesso lavoratore a chiedere al datore di lavoro il bonus, attestando per iscritto di averne diritto indicando il codice fiscale sia del coniuge che dei figli.

I sostituti d’imposta potranno recuperare il credito maturato in compensazione con le imposte e i contributi da versare. Inoltre, saranno sempre i sostituti d’imposta a verificare in sede di conguaglio il diritto all’indennità e, se la stessa si riveli non spettante, saranno i datori di lavoro a recuperare l’importo già erogato.

Conclusioni

Quello che è stato battezzato Decreto Primo Maggio contiene diverse misure che andranno ad arricchire la già vasta normativa in ambito di lavoro. Oltre a 3 nuovi bonus assunzioni (bonus assunzioni giovani, bonus assunzioni donne e bonus assunzioni Zes) un’importante novità è rappresentata dal bonus 100 euro. Il bonus tredicesima cambia infatti veste e assume la forma di un ‘regalo’ corrisposto ai lavoratori dipendenti in busta paga a gennaio 2025.

Il bonus in questione, affinchè possa essere percepito, si basa sul rispetto di requisiti reddituali e familiari di ciascun lavoratore. Inoltre non verrà corrisposto automaticamente a chi ne ha diritto ma solo su richiesta dei diretti interessati al datore di lavoro. Quest’ultimo potrà poi recuperare la somma in compensazione con le imposte e i contributi da versare.

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