Dal 1° gennaio 2026 scatta l'obbligo di abbinamento tra strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici, ma il collegamento sarà online. Ecco scadenze, modalità operative e sanzioni fino a 4.000 euro.
Dal 1° gennaio 2026 gli esercenti dovranno collegare i registratori telematici agli strumenti di pagamento elettronico tramite un servizio web dedicato, senza necessità di interventi fisici sui dispositivi. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 31 ottobre il provvedimento con le modalità operative e prevede l'attivazione del servizio online a inizio marzo 2026.
Integrazione tra corrispettivi e pagamenti elettronici
L'Agenzia delle Entrate ha emanato il Provvedimento n. 424470/2025 del 31 ottobre 2025, attuando quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025 in materia di integrazione tra corrispettivi e pagamenti elettronici. La normativa modifica l'articolo 2, comma 3, del D.Lgs. n. 127/2015, introducendo l'obbligo di collegamento tra gli strumenti di rilevazione dei corrispettivi e quelli di pagamento elettronico, oltre alla memorizzazione puntuale e trasmissione aggregata dei dati dei pagamenti.
La soluzione adottata rappresenta un cambio di rotta rispetto alle ipotesi iniziali: non sarà necessario un collegamento fisico tra i dispositivi, che avrebbe comportato costi di adeguamento hardware per gli esercenti. Il collegamento sarà di tipo logico, gestito attraverso un servizio web accessibile dall'area riservata del portale Fatture e Corrispettivi.
Cosa cambia in pratica
Gli esercenti che trasmettono dati dei corrispettivi dovranno associare ogni strumento di pagamento elettronico utilizzato (POS, app di pagamento) al proprio registratore telematico già censito, senza bisogno di nuovi dispositivi o cablaggi.
Per effettuare il collegamento sarà necessario accedere al servizio "Gestisci Collegamenti" nell'area riservata del portale dell'Agenzia, utilizzando SPID, CIE, CNS o credenziali Entratel/Fisconline. L'operazione può essere eseguita direttamente dall'esercente o tramite un intermediario delegato al servizio di accreditamento dispositivi.
Il sistema visualizzerà automaticamente l'elenco degli strumenti di pagamento di cui l'esercente risulta titolare, sulla base delle comunicazioni ricevute dagli operatori finanziari. Sarà inoltre necessario registrare l'indirizzo dell'unità locale presso cui vengono utilizzati gli strumenti di pagamento.
Esempio pratico: Un ristoratore con due registratori telematici e tre POS dovrà accedere al portale dell'Agenzia e associare ciascun POS al corrispondente registratore di cassa, indicando la sede operativa. L'operazione richiederà pochi minuti e andrà ripetuta solo in caso di variazioni (sostituzione POS, nuovo dispositivo, dismissione).
Chi utilizza la procedura web dell'Agenzia delle Entrate per trasmettere i corrispettivi (senza registratore fisico) potrà effettuare il collegamento direttamente all'interno della stessa procedura.
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