Il Governo sta studiando una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali ma saranno esclusi i contribuenti recidivi, che sono il 77% dei debitori. Secondo i primi dati, sono circa 21,78 milioni i titolari di debiti fiscali, di questi il 71,3% lavoratori dipendenti.
E’ in arrivo la rottamazione quinquies ma non sarà aperta a tutti. Il governo sta pensando di mettere un “filtro” per evitare i fallimenti delle precedenti sanatorie. Secondo quanto emerso dalla relazione della Commissione tecnica sul magazzino della riscossione, come riporta il Sole 24 Ore, i contribuenti con debiti sono 21,78 milioni, e l’84,3% dei casi sono persone fisiche. Di questi il 71,3% sono lavoratori dipendenti e pensionati, e in media hanno mancato pagamenti per 19.195 euro a testa, il 13% ha un’attività economica. Le imprese sono 3,43 milioni, titolari di cartelle che in media valgono 239.050 euro.
Inoltre, emerge che, il 77% dei 10 milioni di destinatari annui di cartelle e avvisi di pagamento, ha avuto altre iscrizioni a ruolo nei tre anni precedenti, e come riporta la commissione è il segno di un’evidente recidiva.
Oltre alle sanatorie, la relazione evidenzia anche i problemi strutturali del sistema di riscossione. In particolare, emerge, che dal 2000 al 2024, l’Agenzia della Riscossione abbia gestito con le stesse identiche regole sia crediti di valore irrisorio sia crediti milionari; Un credito su quattro (il 23,3%) è inferiore a 100 euro.
Rottamazione quinquies in arrivo ma non per tutti
La rottamazione Quinquies è un’importante opportunità per tutti quei i contribuenti che desiderano regolarizzare la propria posizione debitoria nei confronti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, permettendo di beneficiare di importanti sconti su sanzioni e interessi, riducendo così l’importo complessivo dovuto.
La soluzione proposta da tanti è realizzare una rottamazione selettiva che non premia l’evasore seriale, ma un’opportunità per chi non è riuscito a pagare. Dall’altro lato occorrono misure più severe e strutturali contro gli evasori seriali e l’esclusione di questi soggetti da ogni sanatoria. La rottamazione si configura non come un semplice condono, ma come un atto volto ad aiutare chi è in difficoltà .