Fondo nuove competenze 2025: fino a quando puoi presentare le domande?

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Le domande potranno essere presentate entro il 10 aprile 2025.

Le domande per l’accesso al contributo del Fondo Nuove Competenze possono essere inviate a partire dal 10 febbraio 2025 tramite il portale MyANPAL

Il Fondo Nuove Competenze (FNC) è un’agevolazione rivolta a sostenere le imprese per incentivare la formazione dei lavoratori dipendenti. Il Fondo rimborsa il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza della formazione, mediante un contributo a fondo perduto per le aziende, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove o maggiori competenze e di dotarsi degli strumenti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni del mercato di lavoro.

L’agevolazione, introdotta dal decreto Rilancio durante l’emergenza Covid-19, è giunta alla terza edizione, per quest’anno la presentazione delle domande potrà avvenire a partire dal 10 febbraio 2025. Le domande devono essere inviate entro il10 aprile e i contributi saranno assegnati rispettando l’ordine cronologico di presentazione delle richieste e fino all’esaurimento dei fondi a disposizione.

Fondo Nuove Competenze: in cosa consiste

È un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo sociale europeo, che consente alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario alla formazione. Le ore di stipendio del personale in formazione sono a carico del fondo, mediante i contributi dello Stato e del
Fse – Pon Spao, gestito da Anpal.

L’agevolazione consiste, infatti, in un contributo a fondo perduto che permette di coprire il costo del lavoro dei dipendenti impegnati nelle attività di formazione.

Il contributo consiste nel riconoscere contributi commisurati al costo del lavoro del personale (non al costo della formazione).

L’obiettivo del Fondo è quello di favorire la formazione interna dei lavoratori, durante l’orario di lavoro, per un minimo di 30 ore e un massimo di 150 ore. Nel caso di formazione rivolta a disoccupati da assumere con contratto stagionale la durata minima è di 20 ore.

Chi può beneficiarne?

L’agevolazione è rivolta ai datori di lavoro privati, anche a partecipazione pubblica, che stipulano accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro per favorire lo svolgimento dei percorsi formativi che permettono di avere accesso all’agevolazione.

Gli accordi devono essere sottoscritti dalle rappresentanze sindacali operative in azienda o da rappresentanze territoriali delle associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

La formazione dei lavoratori deve riguardare i seguenti ambiti formativi:

  • Sistemi tecnologici e digitali;
  • Introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale;
  • Sostenibilità ed impatto ambientale;
  • Economia circolare;
  • Transizione ecologica;
  • Efficientamento energetico;
  • Welfare aziendale e benessere organizzativo.

Sono state stanziati 731 milioni di euro, integrabili con altre fonti di finanziamento. Tali risorse possono essere utilizzate per finanziarie:

  • Retribuzione oraria del lavoratore fino al 60% del totale per i singoli datori di lavoro;
  • Retribuzione oraria fino all’80% nel caso in cui ad accedere all’agevolazione siano i Sistemi formativi e le Filiere formative;
  • La retribuzione orariafino al 100% in caso di:
    • Disoccupati da almeno 12 mesi, assunti con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato successivamente alla data di pubblicazione del decreto interministeriale del 10 ottobre 2024 e prima dell’avvio della formazione;
    • Lavoratori assunti, successivamente alla data di pubblicazione del decreto interministeriale del 10 ottobre 2024 e prima dell’avvio della formazione, con contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca (in questo caso le ore di formazione finanziate con il presente Avviso non potranno coincidere con le ore di formazione interna così come identificata dal decreto ministeriale del 12 ottobre 2015).
  • Contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per intero. In tali importi è compresa anche la quota a carico del lavoratore, al netto di eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione della domanda di accesso al FNC.

Come e quando presentare domanda?

E’ possibile presentare domanda a partire dal 10 febbraio 2025. Il termine per l’invio è fissato al 10 aprile 2025, tuttavia, l’agevolazione verrà riconosciuta fino all’esaurimento delle risorse disponibili sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle domande.

La domanda dovrà essere inoltrata tramite la piattaforma di servizi online MyANPAL e dovrà essere presentata dal legale rappresentante o da un suo delegato. Prima dell’invio della domanda occorre registrarsi alla piattaforma.

Le imprese che hanno intenzione di richiedere il contributo devono preparare in anticipo la documentazione richiesta.

L’accesso alla piattaforma è consentito tramite le seguenti modalità:

  • SPID;
  • CIE;
  • CNS.

Sono richiesti le seguenti informazioni:

  • Anagrafica del datore di lavoro;
  • Accordo collettivo di rimodulazione;
  • Progetto formativo per l’accrescimento delle competenze;
  • Lavoratori coinvolti, del numero di ore da destinare ai percorsi di sviluppo delle competenze e valore del costo del lavoro stimato;
  • Numero dei lavoratori disoccupati, se coinvolti.

Dovrà essere allegata anche la seguente documentazione:

  • Accordo collettivo conforme a quanto previsto;
  • Progetto formativo per l’accrescimento delle competenze;
  • Autocertificazioni di rappresentatività da parte del datore di lavoro nel caso di mancanza della rappresentatività sindacale interna firmata dal datore di lavoro, dall’Associazione datoriale e dall’Associazione sindacale;
  • Eventuale delega del rappresentante legale corredata da documento di identità del delegato e del delegante.

Dopo la presentazione della domanda, le attività formative dovranno essere realizzate e concluse entro 365 giorni dalla data di approvazione dell’istanza.

Quanti costi copre?

Il fondo copre i costi, inclusi i contributi previdenziali e assistenziali, legati alla formazione dei dipendenti.

A quanto ammonta il contributo a fondo perduto?

Il contributo a fondo perduto può arrivare fino ad un massimo di 12 milioni di euro per ciascuna istanza:

  • 25% dedicato ai Sistemi formativi: gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro. Deve coinvolgere almeno una grande impresa capofila. Il progetto coinvolge al massimo il 60% dei lavoratori della capofila.
  • 25% dedicato ai Filiere formative: gruppi di piccole e medie imprese.
  • 50% dedicato Singoli datori di lavoro.

I contributi a fondo perduto possono coprire fino al 100% del costo del lavoro dedicato ai percorsi formativi. In particolare copre:

  • 100% dei contributi assistenziali e previdenziali dei dipendenti (al netto degli eventuali sgravi contributivi)
  • 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione.

I progetti formativi dovranno avere una durata complessiva compresa fra le 30 e le 150 ore e la formazione potrà essere erogata nel 2025.

Requisiti di base per l’accesso

I requisiti di base per accedere ai benefici del fondo:

  • L’azienda deve essere iscritta al registro delle imprese;
  • L’azienda deve dimostrare stabilità finanziaria, quindi non deve essere in stato di insolvenza.

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Elisa Migliorini
Elisa Migliorinihttps://www.linkedin.com/in/elisa-migliorini-0024a4171/
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università di Firenze. Approfondisce i temi legati all'IVA ed alla normativa fiscale domestica oltre ad approfondire aspetti legati al diritto societario.
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