Attualmente è in discussione al Senato un disegno di legge, che potrebbe riaprire i termini per regolarizzare la propria posizione fiscale. La rottamazione quinquies ti permette di cancellare sanzioni, interessi o aggio, andando ad alleggerire il carico complessivo. Il disegno di legge permette di estinguere i carichi maturati tra gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023 e ci rientrerebbero anche i tributi come IMU e TARI, multe stradali e bollo auto.
Pertanto, la nuova pace fiscale ci fa rientrare anche quelli scaturenti dalle Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane. La proposta del governo offre l’opportunità di alleggerire il carico fiscale dei cittadini e snellire il magazzino crediti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Il meccanismo della rottamazione quinquies non sarà diverso dalle precedenti sanatorie. Il contribuente potrà saldare il proprio debito in una sola soluzione o a rate. Se il contribuente decide di rateizzare il debito, a l’importo dovuto sono applicati gli interessi di dilazione al 2% sul capitale. Tale scelta mira a facilitare il pagamento dei debiti, riducendo l’onere complessivo.
Come funziona la nuova sanatoria fiscale?
Il nuovo disegno di legge, mirato alla pace fiscale e a superare le pendenze tributarie, inoltre, rispetto alla definizione agevolata, per le ingiunzioni fiscali, l’agevolazione della rottamazione quinquies sarà legata all’effettiva adesione dell’ente territoriale creditore.
La nuova sanatoria fiscale permette di risolvere alcuni debiti dei contribuenti riguardanti IMU, Tari e quindi i vari tributi locali. Il Comune ha libertà di aderire o meno alla nuova pace fiscale.
Ogni ente locale dovrà indicare le modalità di adesione e il numero massimo di rate in cui è possibile pagare il debito. Dovrà poi chiarire se l’accoglimento della richiesta di adesione è condizionato alla rinuncia a eventuali giudizi pendenti. Il contribuente dovrà comunque da pagare i costi per le procedure esecutive, gli oneri di notifica e gli interessi da dilazione in caso di pagamento rateale.
Potranno rientrare nella sanatoria tutti i tributi locali passati alla riscossione forzosa entro il 31 dicembre 2023. Potranno rientrare l’IMU, la TARI, le multe per infrazioni del Codice della Strada ecc…