L’IRPEF è l’imposta sul reddito delle persone fisiche che deve essere versata nelle casse dello Stato da tutti coloro che posseggono reddito da fabbricato, da capitale e da lavoro dipendente. Il contribuente presenta la propria dichiarazione dei redditi ( Modello Redditi PF o modello 730) indicando la propria situazione reddituale ai fini IRPEF.

L’imposta viene versata nella formula di saldo e acconto, il saldo e l’eventuale prima rata di acconto devono essere versati entro il 30 giugno dell’anno in cui si presenta la dichiarazione, oppure entro i successivi 30 giorni pagando una maggiorazione dello 0,40%. La scadenza per l’eventuale seconda o unica rata di acconto è invece il 30 novembre.

A seguito della compilazione del proprio modello dichiarativo, tramite la funzione della dichiarazione precompilata predisposta all’interno della propria area privata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, o attraverso l’ausilio di un intermediario come i CAF e gli studi commerciali, si potrà prendere visione del prospetto di liquidazione. In cosa consiste?

Il prospetto di liquidazione 730/2023

Il prospetto di liquidazione è una sezione della dichiarazione dei redditi che fornisce un riepilogo dettagliato delle entrate, delle spese e delle imposte pagate o dovute da un contribuente durante l’anno fiscale. 

Questo prospetto viene utilizzato per calcolare l’importo totale dell’imposta sul reddito che un contribuente deve pagare o, in alcuni casi, il rimborso che ha diritto di ricevere.

Le sezioni che compongono il prospetto di liquidazione sono le seguenti:

  • Redditi: questa sezione elenca tutti i redditi percepiti dal cliente sotto ogni forma, come ad esempio redditi da lavoro dipendente, da lavoro autonomo, redditi da affitto.
  • Detrazioni: qui vengono elencate le detrazioni e le deduzioni fiscali alle quali il contribuente ha diritto. Includono tutte le detrazioni spettanti a seguito di alcune spese sostenute dal contribuente.
  • Imposta sul reddito: questa sezione calcola l’importo dell’imposta sul reddito dovuta dal contribuente. Vengono applicate le aliquote fiscali aggiornate al 2023, appropriate al reddito imponibile dopo aver sottratto le detrazioni e le deduzioni.
  • Pagamenti delle imposte: qui vengono inseriti i pagamenti delle imposte effettuati dal contribuente durante l’anno fiscale, come ad esempio le ritenute alla fonte operate dal datore di lavoro o i versamenti delle rate dell’imposta stimata.
  • Saldo: il saldo finale indica se il contribuente deve ancora pagare ulteriori imposte o se ha diritto a un rimborso. Se l’importo pagato è superiore all’imposta dovuta, viene indicato un rimborso. Se l’importo pagato è inferiore all’imposta dovuta, viene indicato un saldo da pagare.

Il Controllo Da Parte Dell’Agenzia delle Entrate

È importante fare attenzione ai dati inseriti nella dichiarazione dei redditi, per evitare errori che potrebbero influire sul calcolo dell’imposta dovuta o del rimborso.

Dopo aver compilato il Modello 730, si dovrà procedere con l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate entro la scadenza prevista.

Dopo l’invio del Modello 730, l’Agenzia delle Entrate elabora la dichiarazione dei redditi e verifica i dati forniti. Questo processo richiede del tempo e potrebbe richiedere diverse settimane o mesi.

Una volta completata l’elaborazione, l’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione contenente i dettagli dell’imposta dovuta o del rimborso spettante. Questa comunicazione può essere visualizzata online o ricevuta per posta.

Qualora il contribuente abbia un proprio sostituto d’imposta, questa comunicazione l’Agenzia delle Entrate provvede a comunicarla attraverso la predisposizione del modello 730-4, fatto pervenire al sostituto, all’interno del quale è possibile visionare se quest’ultimo, nella prima mensilità utile dopo l’invio della dichiarazione, dovrà trattenere o rimborsare in busta paga l’IRPEF spettante.

Nel caso in cui il contribuente non abbia un sostituto d’imposta da indicare nel proprio modello 730 e ha diritto a un rimborso IRPEF, l’Agenzia delle Entrate provvederà a effettuare il rimborso tramite bonifico bancario o assegno postale, solitamente nel mese di Dicembre dell’anno di presentazione della dichiarazione stessa.

Modello 730-4

Dopo l’invio della dichiarazione dei redditi e l’acquisizione della stessa da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’ente solitamente dopo circa 10 giorni lavorativi, farà pervenire la comunicazione relativa all’assistenza fiscale, ai sostituti d’imposta attraverso il modello 730-4.

Il sostituto d’imposta può rifiutare la ricezione del modello 730-4 qualora: 

  • il dipendente non sia più in forza presso la propria azienda; 
  • ci sia stato un errore nella segnalazione del sostituto d’imposta.

Se il lavoratore presta attività sempre nella medesima azienda del sostituto d’imposta quest’ultimo è obbligato a ricevere la comunicazione del modello 730-4.

Ricezione del modello 730-4

La ricezione e lettura del modello 730-4 avviene attraverso l’utilizzo di un software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, attraverso la versione software: 1.0.0 del 20/06/2019.

Di seguito il link per accedere al programma.

Errore nel prospetto di liquidazione 

Qualora il contribuente si rendesse conto di non aver portato in detrazione alcune spese, oppure non ha indicato un reddito da cu derivante ad esempio da un lavoro occasionale, ha la possibilità di poter correggere il modello 730, presentando entro il 25 Ottobre un modello 730 Integrativo, altrimenti nel caso di errori di compilazione, potrà presentare comunque un modello 730 correttivo nei termini di presentazione. 

Le modifiche apportate permettono di calcolare il prospetto di liquidazione in maniera corretta. 

La conseguenza si prospetta nella modifica nel 730-4 che potrebbe presentare per il contribuente un maggior debito o maggior credito, a seconda dei casi, per questo motivo è importante, qualora ci accorgiamo di eventuali mancanze o errori, correggere in maniera tempestiva il modello 730. 

Sarà cura del lavoratore fare le tempestive comunicazioni, al proprio commercialista o CAF e al proprio sostituto d’imposta. 

Il sostituto d’imposta, qualora avvisato tempestivamente potrà presentare il diniego del 730-4 e il contribuente potrà presentare a sua volta il modello integrativo di tipo 2 della propria dichiarazione dei redditi entro il 10 Novembre. 

Si può perdere il rimborso IRPEF?

Ricordiamo come il diniego del 730-4, in caso di azienda con poca capienza IRPEF e quindi con la possibilità di presentare un rimborso IRPEF al dipendente frazionato in più mesi, non sia accettato, ai fini di far usufruire allo stesso del rimborso diretto da parte dell’Agenzia delle Entrate, qualora il lavoratore abbia un rapporto di lavoro in essere, con il sostituto stesso. 

Nel caso in cui il sostituto d’imposta riceva il 730-4 di un proprio dipendente, con un rimborso di circa 1.000,00 euro, ma la capienza IRPEF della propria azienda non gli permette di poter inserire l’intero rimborso IRPEF nella prima mensilità utile, solitamente il datore di lavoro suddivide il pagamento in più mensilità, ma cosa succede se il lavoratore nel corso dell’anno interrompe il suo rapporto di lavoro, il rimborso andrà perso?

La risposta è negativa, il diritto al rimborso permane in capo al contribuente e qualora non riuscisse a beneficiarne per intero dal proprio sostituto d’imposta, lo potrà recuperare l’anno prossimo in sede di dichiarazione dei redditi.

Il vecchio sostituto certificherà nella CU il rimborso erogato e quello non erogato, la differenza verrà riconosciuta al lavoratore in sede di conguaglio nel suo 730.

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