La Legge di Bilancio 2026 estende agli Enti Locali (Comuni e Regioni) la possibilità di prevedere forme di definizione agevolata di tasse e tributi di propria competenza.
La rottamazione quinquies riguarda esclusivamente i debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 dicembre 2023, lasciando fuori molti tributi. Pertanto, accanto alla quinta definizione agevolata, il governo ha pensato di introdurre una nuova sanatoria dei tributi locali, come bollo auto, IMU, TARI. Gli Enti potranno scegliere di prevedere forme di esclusione o riduzione di interessi e sanzioni per le somme non pagate in tutto o in parte.
La Manovra potenzia l’autonomia degli Enti locali nella gestione dei propri tributi, consentendo di prevedere forme di sanatoria in autonomia, anche nei casi in cui siano già in corso procedure di accertamento o controversie in giurisdizione tributaria. Tale meccanismo permette di agganciare forme di definizione agevolata sulla base di misure analoghe previste a livello nazionale, e crea un meccanismo di pace fiscale perenne per gli Enti locali.
Restano esclusi l’IRAP, le compartecipazioni e le addizionali a tributi erariali. L’agevolazione riguarda solo i tributi propri gestiti da Comuni e Regioni, come il bollo auto, l’IMU e la TARI.
Nuova rottamazione dei tributi locali
Dal 1° gennaio 2026, Comuni e Regioni potranno decidere di prevedere una definizione agevolata dei tributi locali. La misura è prevista nella Legge di Bilancio e permette di sanare debiti accumulati con il pagamento di imposte o multe, riducendo o cancellando sanzioni e interessi. E’ una facoltà di ogni ente locale decidere autonomamente se adottarla e con quali modalità. La misura riguarda principalmente tributi come IMU, Tari, canoni per occupazione suolo pubblico, imposta di soggiorno, bollo auto e moto e le sanzioni per violazioni al Codice della Strada. Sono esclusi invece addizionali Irpef, Irap e tributi già oggetto di altre definizioni non perfezionate.
Gli enti locali, con delibera della Giunta stabiliranno se concedere sconti; riduzioni; tagli di sanzioni e interessi o piani di rateizzazione agevolati. Per i tributi locali, saranno i Comuni e le Regioni, che stabiliranno, in autonomia, eventuali, sanatorie e condoni.
I debiti già in carico all’Agenzia delle Entrate-Riscossione continueranno a rientrare esclusivamente nella rottamazione quinquies.
La rottamazione locale non si attiva automaticamente ma occorre una delibera comunale o regionale, che definisca termini, tributi interessati e modalità di adesione. Una volta approvata, la delibera deve essere pubblicata online e trasmessa al portale del federalismo fiscale. Può riguardare anche accertamenti in corso, cartelle già notificate e, in alcuni casi, pendenze in contenzioso non definitive, ma non si applica a debiti già coperti da sentenze passate in giudicato.