Il Fondo di solidarietà mutui prima casa, promosso dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI) in concerto con le banche e le associazioni dei consumatori, offre l’opportunità di accedere alla sospensione della rata del mutuo prima casa entro il 31 dicembre 2023, senza l’obbligo di presentazione dell’ISEE e con importo massimo fino a 400.000 euro. Questa iniziativa offre un sostegno mirato a coloro che, in circostanze particolari, si trovano in difficoltà nel rispettare gli obblighi finanziari associati al mutuo prima casa.
Il Fondo di solidarietà mutui prima casa, istituito in conformità con l’art. 2 comma 475 e successivi della legge n. 244 del 2007, è stato attivato il 27 aprile 2013, rivelandosi una risorsa fondamentale per coloro che hanno stipulato un mutuo per l’acquisto della propria abitazione principale. Questo fondo offre ai mutuatari la possibilità di presentare una richiesta di sospensione del pagamento dell’intera rata per un periodo prolungato di 18 mesi. Tuttavia, per usufruire di questa opportunità, è necessario che si verifichino specifici eventi nei 3 anni precedenti la presentazione della richiesta di sospensione.
L’Associazione Bancaria Italiana (ABI), in stretta collaborazione con le banche e le Associazioni dei consumatori, ha fornito dettagli attraverso il comunicato di novembre 2023 sul funzionamento del Fondo di solidarietà mutui prima casa. Conosciuto anche come Fondo Gasparrini, questo strumento mira a offrire un supporto mirato a cittadini e famiglie che si trovano in particolari condizioni di difficoltà, consentendo loro di sospendere la rata dei mutui prima casa, a condizione che soddisfino requisiti specifici.
Il Fondo Gasparrini, a seguito di interventi legislativi, è stato adattato per affrontare le sfide emergenti, specialmente durante la pandemia da Covid-19. Tali modifiche hanno ampliato l’ambito di applicazione del fondo e hanno prolungato l’operatività fino al 31 dicembre 2023.
Con questa estensione operativa, è ora possibile sospendere le rate del mutuo entro la fine dell’anno in corso, anche senza la necessità di presentazione dell’ISEE, in deroga al limite massimo di 30.000 euro, normalmente richiesto. Tuttavia, per beneficiare di questa misura, è essenziale comprendere a quali tipi di mutui si applica e seguire i passaggi specifici per accedere alla sospensione delle rate del mutuo prima casa.
Fondo di solidarietà mutui prima casa: i beneficiari
Come specificato dall’ABI, il Fondo di solidarietà mutui prima casa si configura come un importante sostegno per coloro che, a causa di avversità, si trovano in difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo. Nello specifico, il Fondo Gasparrini offre la possibilità ai mutuatari di richiedere alla banca, che ha concesso il mutuo per l’acquisto della loro abitazione principale, la sospensione del pagamento dell’intera rata, con un massimo di 18 mesi, in seguito al verificarsi dei seguenti eventi accaduti nei 3 anni precedenti la presentazione della richiesta di sospensione:
- Perdita del lavoro a tempo determinato o indeterminato;
- Sospensione del lavoro per almeno 30 giorni o la riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni;
- Insorgenza di una grave disabilità o condizione di non autosufficienza;
- Morte di uno dei mutuatari.
Per quanto riguarda gli eventi legati alla sospensione del lavoro o alla riduzione dell’orario, la durata massima della sospensione è proporzionale alla durata della misura di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro. In particolare, sono previsti 6 mesi se la sospensione o la riduzione ha una durata compresa tra 30 e 150 giorni, 12 mesi se la durata è tra 151 e 302 giorni, e 18 mesi se la durata supera i 303 giorni.
Recenti estensioni dei benefici sono state introdotte per diverse categorie di lavoratori, tra cui lavoratori autonomi, liberi professionisti, e imprenditori individuali che hanno subito una diminuzione del proprio fatturato. Anche le cooperative edilizie a proprietà indivisa e i mutui garantiti dal Fondo di garanzia per la prima casa rientrano anch’essi tra coloro che possono beneficiare di questa misura di supporto finanziario.
Sospensione rata: possibilità entro il 31 dicembre senza necessità di ISEE
L’ABI specifica che fino al 31 dicembre 2023 è consentito richiedere la sospensione delle rate dei mutui prima casa senza l’obbligo di presentare l’ISEE, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente. Questa deroga elimina il limite massimo di 30.000 euro di ISEE che normalmente sarebbe richiesto, garantendo così una maggiore flessibilità ai richiedenti.
L’adattamento delle regole è una risposta alle esigenze di coloro che, nonostante le difficoltà finanziarie, possono ora accedere a questa opportunità senza vincoli aggiuntivi. Questa flessibilità è stata introdotta per semplificare il processo di accesso alle misure di sospensione delle rate, permettendo ai richiedenti di evitare la presentazione dell’ISEE.
L’estensione temporanea della possibilità di sospensione delle rate senza l’ISEE riflette la consapevolezza delle sfide economiche attuali e dimostra l’impegno nel fornire soluzioni pragmatiche per sostenere chi si trova in situazioni difficili.
Fondo di solidarietà mutui prima casa: quali mutui possono sospendere le rate
Le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023 presentano un notevole ampliamento dei mutui ammissibili, offrendo ora l’accesso anche a quelli di importo fino a 400.000 euro anziché limitarli a 250.000 euro, e questa nuova soglia è applicabile fino al 31 dicembre 2023. Questa iniziativa mira a estendere il sostegno finanziario a un numero più ampio di individui che ne hanno bisogno.
Un’altra rilevante disposizione è la non considerazione delle sospensioni già concesse su mutui che, al momento della richiesta, hanno ripreso il regolare ammortamento per almeno tre mesi. La misura si applica specificamente ai mutui relativi a immobili destinati ad abitazione principale non di lusso, con un importo che non supera i 250.000 euro (o 400.000 euro fino al 31 dicembre 2023).
Ecco un elenco dettagliato dei mutui ammissibili:
- Mutui in ammortamento da almeno un anno, privi di agevolazioni pubbliche o polizze assicurative che coprano le rate sospese;
- Mutui con ritardi nei pagamenti, purché non superino i 90 giorni consecutivi al momento della richiesta;
- Mutui per i quali non sia intervenuta la decadenza o risoluzione del contratto, né sia stata avviata una procedura esecutiva da terzi sull’immobile ipotecato.
Tutte queste condizioni sono state pensate per garantire un accesso agevolato al Fondo di solidarietà mutui prima casa per coloro che si trovano in situazioni finanziarie difficili, contribuendo in modo significativo a mitigare gli impatti derivanti da eventi imprevisti.
Fondo di solidarietà mutui prima casa: come fare richiesta
In base a quanto definito dalla Consap, la richiesta di sospensione delle rate del mutuo prima casa richiede la presentazione della domanda presso la banca responsabile del pagamento delle rate, allegando la carta d’identità (per cittadini italiani e dell’Unione europea) o passaporto e permesso di soggiorno (per cittadini extra UE).
In aggiunta alla domanda, il richiedente dovrà presentare la seguente documentazione, eccezion fatta per i casi di morte del mutuatario in cui è sufficiente il modello di domanda:
Cessazione del rapporto di lavoro subordinato:
- Per contratti a tempo indeterminato: lettera di licenziamento o documentazione attestante le dimissioni per giusta causa;
- Per contratti a tempo determinato: copia del contratto o proroga e comunicazioni di interruzione del rapporto;
- In caso di dimissioni per giusta causa, è richiesto un atto giudiziale o transattivo che attesti la giusta causa.
Cessazione del rapporto di lavoro di cui all’art. 409 numero 3 del c.p.c.:
- Copia del contratto e comunicazioni di interruzione (es. recesso per giusta causa);
- In caso di dimissioni/recesso per giusta causa, è richiesto un atto giudiziale o transattivo.
Insorgenza di condizioni di non autosufficienza o disabilità grave:
- Certificato rilasciato dalla commissione ASL che qualifichi il mutuatario come portatore di handicap grave (legge 104/1992).
Sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni:
- Copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito;
- Copia della richiesta del datore di lavoro per l’ammissione al trattamento di sostegno al reddito;
- Dichiarazione del datore di lavoro, ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, che attesti la sospensione dal lavoro per cause non imputabili al lavoratore, con indicazione dei giorni di sospensione.
Riduzione dell’orario di lavoro per almeno 30 giorni:
- Documenti simili a quelli richiesti per la sospensione, ma attestanti la riduzione dell’orario di lavoro.
Si precisa che queste situazioni devono essere verificatesi dopo la stipula del contratto di mutuo e nei tre anni precedenti la richiesta di accesso al beneficio.
In sintesi, qualora un cittadino soddisfi i requisiti necessari, può procedere con la richiesta di sospensione delle rate del mutuo per l’acquisto della prima casa. A tal fine, è essenziale compilare l’apposito modulo disponibile sul sito di Consap, il gestore del Fondo. Va precisato che esistono moduli distinti per le persone fisiche e le cooperative edilizie. La richiesta, completa di tutti i documenti richiesti, deve essere presentata presso la banca che ha originariamente concesso il mutuo. È importante notare che tutte le banche aderiscono a questa misura, garantendo una procedura uniforme per tutti i richiedenti.
Conclusioni
L’ABI, in collaborazione con banche e associazioni dei consumatori, ha delineato il funzionamento del Fondo Gasparrini, noto anche come Fondo di solidarietà mutui prima casa, ampliando il sostegno finanziario a chi si trova in difficoltà mediante la possibilità di sospendere le rate in presenza di eventi specifici.
Il Fondo, adattato per affrontare le sfide della pandemia da Covid-19, è in vigore fino al 31 dicembre 2023, e consente la sospensione delle rate senza ISEE, rimuovendo il limite di 30.000 euro a favore di una maggiore flessibilità. Inoltre, la Legge di Bilancio 2023 estende l’accesso a mutui fino a 400.000 euro fino alla fine del 2023.
La richiesta avviene compilando il modulo sul sito di Consap e presentandolo presso la banca creditrice con la documentazione necessaria. Le condizioni specifiche sono progettate per garantire l’accesso al Fondo a coloro che realmente ne hanno bisogno, offrendo un sostegno mirato a situazioni finanziarie difficili e contribuendo a mitigare gli impatti degli imprevisti.