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Bonus 100 euro da gennaio 2025: requisiti e come richiederlo

NewsBonus 100 euro da gennaio 2025: requisiti e come richiederlo

In sede del Consiglio dei Ministri del 1° maggio 2024 è stato approvato il bonus 100 euro in busta paga, da gennaio 2025. L’indennità verrà corrisposta una tantum, ma non subito come ci si aspettava.

Occorre attendere il 2025 e, per ottenerla, si devono soddisfare alcuni requisiti nel 2024. Non tutti i lavoratori dipendenti saranno interessati dal bonus, proprio per via dei requisiti molto stringenti.

Il bonus è stato inserito nell’ultimo decreto di attuazione della riforma fiscale, che avrebbe dovuto introdurre il bonus tredicesima. Alla fine, però, anziché il bonus 80 euro è stato deciso di optare per un contributo di 100 euro lordi.

Come funziona? A chi spetta?

Bonus 100 euro in busta paga da gennaio 2025

Nella riforma fiscale, trova posto anche il bonus 100 euro ai lavoratori dipendenti da gennaio 2025. Il Consiglio dei Ministri, in attuazione della legge delega sulla riforma fiscale, ha approvato in via preliminare un decreto legislativo contenente anche il bonus.

Si prevedeva, inizialmente, di introdurre un bonus sulla tredicesima, del valore di 80 euro. Lo schema approvato dal Consiglio dei Ministri, però, ha svoltato in un’altra direzione, disponendo l’erogazione di un bonus pari a 100 euro lordi.

Da quanto emerso, i 100 euro del bonus corrispondono ad un importo lordo che dipenderà dall’aliquota e della detrazione d’imposta che spettano al lavoratore dipendente. Inoltre, il bonus sarà anche proporzionale ai mesi di lavoro effettivamente svolto.

Quindi, il bonus sarà soggetto a ritenute e, dunque, sarà d’importo variabile. Si dovrà prendere come riferimento l’aliquota del 23% perché per riceveranno l’indennità solo i contribuenti con reddito complessivo fino a 28.000 euro.

Si tratta di una somma che, sicuramente, è insufficiente ad affrontare l’aumento del costo della vita. Inoltre, non tutti i lavoratori dipendenti lo riceveranno perché prevede requisiti molto stringenti, che dovranno essere maturati nel 2024.

Secondo le prime stime, dovrebbero essere interessati alla misura una platea di circa 1,1 milioni di famiglie.

Quali requisiti per ottenerlo

I requisiti di accesso al bonus 100 euro sono molto stringenti. Possono ottenere il contributo in busta paga solo i lavoratori dipendenti che soddisfano i seguenti requisiti per l’anno 2024:

  • Reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
  • Coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico oppure avere almeno un figlio a carico, dove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato. Se coniugato, si sia successivamente sparato;
  • Imposta lorda determinata sui reddito da lavoro dipendente, percepito dal lavoratore, d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.

A chi non spetta

Il bonus 100 euro da gennaio 2025 non spetta agli incapienti. Si tratta di tutti quei lavoratori che, per effetto dell’applicazione della detrazione da lavoro dipendente, non subiscono alcuna trattenuta fiscale.

Ad esserne coinvolti, quindi, sono tutti i lavoratori con reddito da lavoro dipendente pari o inferiore a 8500 euro.

Come funziona il requisito della vivenza a carico

Un aspetto molto importante, forse non molto chiaro, riguarda il requisito della vivenza a carico. Un requisito che assumerà rilevanza, ai fini dell’erogazione del bonus.

Si intendono fiscalmente a carico il coniuge e i figli che totalizzano un reddito personale non eccedente i 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Se ci riferiamo esclusivamente ai figli di età non superiore a 24 anni, la soglia reddituale passa da 2.840,51 a 4.000,00 euro.

Inoltre, il requisito dell’età si intende rispettato se sussiste per una sola parte dell’anno. Il tetto di 2.840,51 euro si applica a decorrere dall’anno in cui il figlio compie i 25 anni di età.

Quanto vale davvero il bonus 100?

Come abbiamo già spiegato, si tratta di un importo soggetto alle normali ritenute fiscali e alle detrazioni, partendo dall’aliquota di riferimento del 23%. Non si tratta, quindi, di 100 euro netti, ma lordi.

Il contributo sarà proporzionato all’effettivo periodo di lavoro svolti. Ciò significa che i 100 euro lordi varranno solo in caso di dodici mesi pieni di occupazione e ogni singolo mese varrà circa 8,33 euro lordi.

Come richiedere il bonus 100 euro da gennaio 2025

L’erogazione del bonus 100 euro non sarà automatica, bensì spetterà solo al possesso dei requisiti e previa richiesta del lavoratore. Quindi, il lavoratore dipendente dovrà farne richiesta al proprio datore di lavoro per iscritto, attestando di averne diritto.

Nella domanda, il lavoratore dovrà indicare il codice fiscale sia del proprio coniuge che dei figli.

I sostituti d’imposta potranno recuperare il bonus erogato tramite compensazione delle imposte e dei contributi da versare. Inoltre, dovranno verificare, in sede di conguaglio, se l’indennità è effettivamente dovuta. In caso negativo, sarà sempre il datore di lavoro a dover recuperarla.

Quando arriva il bonus 100 euro? Il sostegno non arriverà subito, ma sarà necessario attendere il prossimo anno. Il bonus 100 euro, infatti, sarà erogato con la busta paga del mese di gennaio 2025.

Conclusioni

In attuazione della legge delega sulla riforma fiscale il Consiglio dei ministri ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo, contenente il bonus 100 euro.

Si tratta di un contributo che prevede requisiti molto stringenti e spetta ai lavoratori dipendenti. Si stima che la platea di interessati sarà circa 1,1 milioni di famiglie.

Il bonus sarà erogato con la busta paga del mese di gennaio 2025 e deve essere debitamente richiesto dal lavoratore: l’erogazione non è automatica.

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