Chi ha intenzione di creare un e-commerce all’estero oppure aderire ad un marketplace già esistente può cogliere al volo una grande opportunità: accedere alle agevolazioni Simest.
Il bando Simest è rivolto alle sole PMI italiane e consiste in un finanziamento a tasso agevolato in regime de minimis con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Framework.
Nel testo, vediamo a chi è rivolto e come funziona il Fondo 394 del PNRR, l’entità dei finanziamenti e, infine, concluderemo facendo un elenco dettagliato di tutte le spese ammesse.
Indice degli Argomenti
Fondo 394 Simest per l’e-commerce all’estero
Simest è una società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che, a partire dal 1991, sostiene la crescita delle imprese italiane all’estero.
La missione della società è quella di affiancare le imprese in ogni fase del processo di internazionalizzazione, attraverso finanziamenti e agevolazioni.
Ci occuperemo del Fondo 394, il cui scopo è quello di favorire la transizione digitale ed ecologica delle PMI italiane all’estero. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un incremento della dotazione del fondo. Le agevolazioni sono ancora disponibili.
Come funziona
Il finanziamento previsto dal Fondo è a tasso d’interesse agevolato per tutta la sua durata. Il tasso è in regime de minimis con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Framework.
Il richiedente deve essere necessariamente una PMI, in base alla normativa comunitaria, e deve avere la sede legale in Italia, anche sotto forma di Rete Soggetto.
La richiesta del finanziamento previsto dal fondo può essere effettuata una sola volta. In che modo? Il richiedente deve registrarsi sul portale Simest, compilare debitamente la domanda, sottoscrivendola digitalmente da parte del legale rappresentante. Una volta concluse le operazioni di compilazione e sottoscrizione, la domanda deve essere inviata utilizzando lo stesso portale.
Si fa presente che il richiedente può chiedere una quota co-finanziamento a fondo perduto:
- Fino al 40% dell’importo complessivo del finanziamento richiesto, se il richiedente ha almeno una sede operativa (costituita da almeno un semestre) in una delle seguenti regioni del sud Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- Fino al 25% dell’importo complessivo del finanziamento richiesto, se il richiedente non ha almeno una sede operativa in una delle Regioni del sud Italia.
In questo caso, è bene sapere che la quota di co-finanziamento a fondo perduto non è soggetta a garanzie.
A chi è dedicato il finanziamento
L’agevolazione e il contributo a fondo perduto sono rivolti alle PMI italiane, costituite in società di capitali, a condizioni che abbiano depositato, presso il Registro delle Imprese, almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.
Il finanziamento a fondo perduto spetta per:
- La creazione di una nuova piattaforma;
- Il miglioramento di una piattaforma già esistente;
- L’accesso ad un nuovo spazio o store di una piattaforma di terzi per commercializzare in Paesi esteri beni o servizi prodotti in Italia.
Il finanziamento ha una durata pari a quattro anni. Di questi quattro anni, un anno è di preammortamento, con pagamenti in via semestrale posticipata, relativi alla sola quota interessi durante il periodo di preammortamento e a capitale e interessi durante il periodo di rimborso.
Finanziamento e agevolazioni
Nell’ambito di applicazione del Fondo, come abbiamo già anticipato, è previsto un finanziamento a tasso agevolato, in regime de minimis, con co-finanziamento a fondo perduto in regime di Temporary Framework.
Il finanziamento, di durata pari a 4 anni, di cui 1 di pre-ammortamento, è destinato alla realizzazione di un progetto di investimento digitale per:
- La creazione o miglioramento di una piattaforma e-commerce di proprietà (dedicata);
- L’accesso ad una piattaforma di terzi (market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano.
Spostiamo la nostra attenzione sull’entità del finanziamento. Per quanto riguarda le piattaforme proprie, l’importo massimo finanziabile è pari a 300.000 euro. In ogni caso, l’importo non può essere superiore al 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.
Invece, nel caso delle piattaforme di terzi, l’importo massimo finanziabile è pari a 200.000 euro e, anche in questo caso, c’è un limite che non può essere superato. L’importo non può superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa. Per quanto riguarda, infine, l’importo minimo del finanziamento è pari a 10.000 euro.
La quota massima delle agevolazioni a fondo perduto è fino al:
- 40% per le imprese del Sud;
- 25% per le restanti PMI.
Come si legge sul portale Simest:
“La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa in ogni caso nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Framework per impresa”.
Il finanziamento viene erogato in due soluzioni, sul conto corrente indicato dal richiedente. La prima quota è pari al 50% del finanziamento complessivo spettante. L’erogazione avverrà entro 30 giorni dalla data di adempimento delle eventuali condizioni sospensive. La seconda metà del finanziamento sarà effettuata dopo che Simest avrà ricevuto il rendiconto delle spese sostenute e a condizione che queste superino l’importo già erogato, e che rientrino tra le spese ammissibili.
Spese ammesse
Concludiamo elencando proprio le spese ammesse, nelle seguenti tabelle riepilogative.
Creazione e sviluppo di una piattaforma informatica oppure dell’utilizzo di un market place |
Creazione, acquisizione e configurazione della piattaforma |
Componenti hardware e software |
Estensioni componenti software per ampliare le funzionalità (es. software per la gestione degli ordini, circuiti di pagamento, servizi cloud, integrazioni con ERP, CRM, AI e realtà aumentata) |
Creazione e configurazione app |
Spese di avvio dell’utilizzo di un market place |
Investimenti per la piattaforma oppure per il market place |
Spese di hosting del dominio della piattaforma |
Fee per utilizzo della piattaforma oppure di un market place |
Spese per investimenti in sicurezza dei dati e della piattaforma |
Aggiunta di contenuti e soluzioni grafiche |
Spese per lo sviluppo del monitoraggio accessi alla piattaforma |
Spese per lo sviluppo di analisi e tracciamento dati di navigazione |
Consulenze finalizzate allo sviluppo e/o alla modifica della piattaforma |
Registrazione, omologazione e tutela del marchio |
Spese per certificazioni internazionali di prodotto |
Spese promozionali e formazione relative al progetto |
Spese per l’indicizzazione della piattaforma oppure del market place |
Spese per web marketing |
Spese per comunicazione |
Formazione del personale interno adibito alla gestione/funzionamento della piattaforma |
Conclusioni
Simest è una società del Gruppo Cassa Depositi e Previsti che, a partire dal 1991, sostiene la crescita delle imprese italiane all’estero.
Lo scopo del Fondo 394 è quello favorire la transizione digitale ed ecologica delle PMI italiane a vocazione internazionale. Il finanziamento ha una durata pari a quattro anni.
L’agevolazione e il contributo a fondo perduto sono rivolti alle PMI italiane, costituite in società di capitali, a condizioni che abbiano depositato, presso il Registro delle Imprese, almeno due bilanci relativi a due esercizi completi.
Domande frequenti
Il Fondo 394/81 è uno strumento di finanziamento Simest.
A partire dal 6 agosto 2020 i Finanziamenti per l’internazionalizzazione che Simest eroga su risorse pubbliche gestite per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, verranno ulteriormente potenziati, ampliati ed estesi a tutti i Paesi, anche all’interno dell’Unione Europea.
I finanziamenti agevolati Simest si rinnovano a sostegno degli investimenti in sostenibilità e digitalizzazione per una maggiore competitività delle imprese e delle filiere produttive sui mercati esteri.