Si torna a parlare di bonus per genitori che lavorano, perché anche nel 2022 le famiglie potranno chiedere diversi tipi di sostegni economici, in particolare per i figli. Il recente Family Act ha decretato una maggiore attenzione dello Stato per le esigenze economiche delle famiglie con figli, introducendo in modo strutturale alcune misure che precedentemente erano state applicate solamente in via sperimentale.

Per i genitori che lavorano, oltre allAssegno Unico universale, che consiste nella principale erogazione destinata ai figli sotto i 21 anni di età, vengono anche introdotti diversi bonus per il mondo del lavoro e sostegni per incentivare la genitorialità e per il lavoro femminile.

Va tenuto in considerazione che esistono dei bonus e misure di sostegno particolari per le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, ma sono anche possibili aiuti nel caso di disoccupazione, o in presenza di un mono reddito in famiglia. Vediamo in questo articolo quali sono tutti i bonus che nel 2022 i genitori lavoratori possono richiedere, sia nel caso di unico reddito che di doppio lavoro.

Bonus genitori lavoratori e Family Act

Con l’introduzione del Family Act nel 2022 vengono approvate diverse misure in modo strutturale per le famiglie italiane. Questi sostegni sono garantiti non solamente le famiglie il cui reddito risulta basso, ma anche per famiglie in cui sono presenti mono redditi e situazioni di disoccupazione, mirati anche a incentivare l’autonomia dei giovani.

Il Family Act infatti garantisce sostegni di diverse tipologie, al cui primo posto spicca l’Assegno Unico universale per tutti i genitori. Nel 2022 quindi si potranno chiedere le seguenti tipologie di sostegni:

  • Sostegni per incentivare la genitorialità, di fronte a un calo delle nascite in cui è coinvolto il paese italiano, per favorire anche un equilibrio tra lavoro e famiglia, soprattutto per la componente femminile della popolazione. Lo smart working verrà preso in considerazione per garantire la modalità di lavoro più flessibile per i genitori;
  • Bonus e sostegni specifici per incentivare il lavoro femminile e promuovere la parità tra i sessi, in particolare per garantire il rientro nel mercato del lavoro dopo periodi di maternità;
  • Sostegni mirati per i figli dei genitori lavoratori: si tratta di bonus per sostenere il costo delle rette principalmente per i servizi della scuola d’infanzia. L’erogazione mensile dell’Assegno Unico è la maggiore novità in termini di aiuti economici a favore dei figli;
  • Una maggiore attenzione per i servizi dedicati all’infanzia per rispondere alle diverse esigenze dei genitori;
  • Sostegni mirati al mondo del lavoro in particolare a livello di agevolazioni fiscali, che vanno a vantaggio sia delle aziende che dei lavoratori che hanno figli, in particolare per garantire un maggiore equilibrio e flessibilità tra lavoro e famiglia.

Bonus per i genitori: i sostegni per le donne

Una particolare attenzione viene data alla componente femminile della popolazione, tramite iniziative per incentivare il lavoro delle donne, tenendo anche presente che l’arrivo dell’emergenza sanitaria ha compromesso largamente le possibilità di impiego di questa componente della popolazione.

Per quanto riguarda i bonus per il lavoro, le misure per incentivare il lavoro femminile verranno prese in considerazione del governo non solamente nel 2022 ma entro aprile 2023. Questo significa che fino a quella data potranno essere introdotte nuove misure e sostegni particolari per le lavoratrici donne.

Gli argomenti trattati dal governo in questo caso sono molteplici, e vengono adottate misure sia per le lavoratrici donne che per le imprese che assumono lavoratrici. In particolare i sostegni vanno in diverse direzioni:

  • Introduzione di contributi specifici per le imprese per le sostituzioni di maternità, per favorire il rientro delle donne al lavoro e per la formazione delle dipendenti;
  • Fondo di garanzia per piccole medie imprese, se vengono avviate da donne e per il sostegno delle loro attività almeno per i primi 2 anni;
  • Sostegni mirati a garantire una retribuzione per i giorni di assenza dal lavoro nel caso di malattia dei figli, una iniziativa rivolta sia alle donne che agli uomini;
  • Un bonus specifico per incentivare il lavoro delle donne nelle regioni del sud Italia;
    Incentivi per la regolarizzazione del lavoro sommerso in ambito domestico, svolto prevalentemente da lavoratrici donne.

L’obiettivo in questo caso è quello di ridurre la differenze tra uomini e donne nel mondo del lavoro, e garantire un sostegno economico alle famiglie nel caso di madri lavoratrici. Per questo motivo si ipotizza che verranno anche proposti nuovi fondi per il bonus bebè, il bonus baby sitter e il premio alla natalità, sostegni che vengono generalmente erogati dall’ente previdenziale INPS.

Congedo parentale per i genitori lavoratori

Un altro importante tassello del Family Act è il congedo parentale, rivolto sia agli uomini che alle donne. Recentemente è stata modificata la regolamentazione dei congedi parentali, sia di paternità che di maternità.

Le nuove norme prevedono diverse possibilità, tra cui la possibilità di aderire ai congedi parentali fino al compimento di 14 anni da parte del figlio. Nello specifico, le misure che coinvolgono i congedi parentali previsti per quest’anno sono le seguenti:

  • Per i genitori che lavorano sarà possibile chiedere il congedo parentale fino al compimento di 14 anni di età dei figli;
    La gestione dei congedi parentali sarà più flessibile, tenendo conto sia dei contratti collettivi di lavoro si ha delle specifiche esigenze delle famiglie, specialmente nel caso di genitore singolo;
    I genitori lavoratori avranno la possibilità di chiedere un permesso retribuito almeno 5 ore per ogni figlio per colloqui con insegnanti e attività specifiche per il percorso di formazione dei figli;
    Secondo le nuove regole del Family Act sarà possibile estendere i permessi e le misure per la tutela della maternità anche al coniuge, convivente o un parente stretto se queste prestazioni sono eseguite durante l’orario di lavoro;
    Viene istituito un periodo minimo per il congedo parentale non cedibile all’altro genitore, non inferiore a 2 mesi;
    Il Family Act ha anche l’obiettivo di garantire forme di sostegno come congedi anche a lavoratori autonomi con partita IVA e liberi professionisti.

Nel dettaglio, va tenuto conto che nell’ultimo anno il congedo di paternità è stato esteso nella parte obbligatoria da 7 a 10 giorni. Inoltre è attuale la prospettiva di un aumento dell’indennità per il congedo di maternità, che verrà garantito con una soglia del 50% dello stipendio contro quella attuale del 30%.

Bonus per genitori lavoratori: quali chiedere

Avendo visto quali sono gli obiettivi del Family Act, e quali sono le prospettive per i prossimi mesi, vediamo ora quali sono i bonus per i genitori che lavorano da richiedere a partire da questi mesi.

Il primo sostegno per importanza è l’Assegno Unico universale, una misura che garantisce una erogazione mensile in denaro a tutte le famiglie che hanno figli, dal settimo mese di gravidanza della madre al compimento del ventunesimo anno di età del figlio. Questo sostegno viene rivolto a lavoratori autonomi, subordinati, ma anche per i genitori che si trovano in disoccupazione.

La misura è stata attivata a partire da marzo 2022, e viene estesa a tutte le famiglie indipendentemente dall’ISEE di riferimento, un valore che determinerà solamente l’importo dell’assegno. Questo sostegno si può richiedere sia per le nuove nascite che per l’adozione e l’affidamento di un figlio.

Oltre a questa misura, la principale novità rivolta alle famiglie italiane, è possibile anche accedere al bonus asilo nido. Questo sostegno è stato infatti riproposto per il 2022, garantendo un aiuto economico per il pagamento delle rette scolastiche per la frequenza dell’asilo nido per i figli. Il sostegno viene erogato in base all’ISEE specifico, ma non ci sono limitazioni per chi ha un reddito alto.

Una misura da tenere in considerazione è il bonus bebè, che anche se è stato sostituito dall’Assegno Unico, è possibile richiederlo ancora per tutti i nuovi nati entro il 31 dicembre 2021. Questo sostegno viene garantito per diversi mesi, per cui è ancora possibile riceverlo quest’anno.

Per quanto riguarda invece le detrazioni fiscali, anche queste sono state in larga misura assorbite dall’Assegno Unico, per cui sono state garantite solamente per i mesi di gennaio e febbraio 2022. Infine va ricordato che per le famiglie meno abbienti o per situazioni di disoccupazione è ancora possibile richiedere il reddito di cittadinanza, anche in aggiunta all’Assegno Unico.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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