Il canone Rai รจ unโimposta sul possesso di apparecchi di atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive. Il canone di abbonamento alla televisione รจ dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta allโanno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione.
L’imposta in questione, che ha sempre fatto discutere gli italiani, รจ stata introdotta al fine di sostenere lโattivitร di produzione audiovisiva della societร RAI. Suddetta tassazione รจ stata introdotta dal regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880 relativo alla โDisciplina degli abbonamenti alle radioaudizioniโ.
Il canone Rai, invero, non รจ commisurato all’effettivo utilizzo del servizio. Proprio per questo รจ stata spesso mal volentieri pagata dagli utenti. Proprio per tale ragione che รจ stata introdotta la previsione che impone il pagamento direttamente sulla bolletta per le spese energetiche.
Al fine di evitare l’evasione di tale imposta, dal 2016 i titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale effettuano il pagamento del canone mediante addebito nella fattura dellโutenza di energia elettrica. Questi utenti, quindi, non potranno piรน pagare tramite bollettino postale.
Anche i residenti allโestero devono pagare il canone se detengono unโabitazione in Italia dove รจ presente un apparecchio televisivo.
Lโimporto del canone รจ pari a 90 euro l’anno e viene addebitato direttamente nella bolletta dellโenergia elettrica.
Tuttavia, non tutti i contribuenti sono tenuti al versamento.
Vediamo cosa c’รจ da sapere.
Indice degli Argomenti
Cos’รจ il Canone Rai?
Il canone Rai รจ unโimposta sul possesso di apparecchi di atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive.
L’imposta in questione, che ha sempre fatto discutere gli italiani, รจ stata introdotta al fine di sostenere lโattivitร di produzione audiovisiva della societร RAI. Suddetta tassazione รจ stata introdotta dal regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, convertito dalla legge 4 giugno 1938, n. 880 relativo alla โDisciplina degli abbonamenti alle radioaudizioniโ.
Il canone Rai, invero, non รจ commisurato all’effettivo utilizzo del servizio. Proprio per questo รจ stata spesso mal volentieri pagata dagli utenti. Proprio per tale ragione che รจ stata introdotta la previsione che impone il pagamento direttamente sulla bolletta per le spese energetiche.
Il canone si paga una sola volta allโanno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione.
Alcune importanti novitร sono state introdotte nel 2016 (articolo 1, commi da 152 a 159, della legge n. 208 del 2015):
- รจ stata introdotta la presunzione di detenzione dellโapparecchio televisivo nel caso in cui esista unโutenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui una persona ha la propria residenza anagrafica
- i titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale effettuano il pagamento del canone mediante addebito nella fattura dellโutenza di energia elettrica. Questi utenti, quindi, non potranno piรน pagare tramite bollettino postale.
Anche i residenti allโestero devono pagare il canone Rai se detengono unโabitazione in Italia dove รจ presente un apparecchio televisivo.
Lโimporto del canone รจ pari a 90 euro l’anno.
Chi รจ tenuto al pagamento del canone Rai?
Il canone Rai va pagato da tutti i possessori di apparecchi che possono essere adattati alla ricezione di radioaudizioni televisive.
Ecco quindi quali sono gli apparecchi la cui detenzione comporta lโobbligo di pagare il canone annuale di 90 euro e quelli per i quali non รจ dovuto:
Tipologie di apparecchiature atte alla ricezione della Radiodiffusione | Tipologie di apparecchiature adattabili alla ricezione della Radiodiffusione | Tipologie di apparecchiature nรฉ atte nรฉ adattabili alla ricezione della Radiodiffusione |
---|---|---|
– Ricevitori TV fissi; – Ricevitori TV portatili; – Ricevitori TV per mezzi mobili; – Ricevitori radio fissi; – Ricevitori radio portatili; – Ricevitori radio per mezzi mobili; – Terminale dโutente per telefonia mobile dotato di ricevitoreradio/TV (esempio cellulare DVB-H); – Riproduttore multimediale dotato di ricevitore radio/TV (per esempio, lettore mp3 con radio FM integrata) | – Videoregistratore dotato di sintonizzatore TV; – Chiavetta USB dotata di sintonizzatore radio/TV; – Scheda per computer dotata di sintonizzatore radio/TV; – Decoder per la TV digitale terrestre; – Ricevitore radio/TV satellitare; – Riproduttore multimediale, dotato di ricevitore radio/TV, senza trasduttori (per esempio, Media Center dotato di sintonizzatore radio/TV) | – PC senza sintonizzatore TV, – monitor per computer, – casse acustiche, – videocitofoni. |
E per gli smartphone?
Nel precedente paragrafo abbiamo indicato schematicamente tutti gli apparecchi, il cui possesso, comporta il pagamento del Canone Rai.
Tuttavia, tra questi strumenti non rientrano anche gli smartphone, nonostante siano ormai apparecchi frequentemente utilizzati per la ricezione, grazie allโapplicazione RaiPlay, che si puรฒ scaricare gratuitamente.
Il rischio paventato, dunque, รจ che chiunque potrebbe dichiarare di non avere il televisore in casa per non pagare il canone e guardarsi le trasmissioni al pc, sul tablet o sul telefonino. E’ stato allora suggerito dai vertici della Rai che chiunque abbia uno smartphone deve pagare il canone Rai.
Vedremo, allora, come andrร a finire anche questa questione.
Chi รจ esonerato dal pagamento del Canone Rai?
Il canone Rai non รจ dovuto da tutti i cittadini. Il legislatore, infatti, ha previsto una serie i esenzioni:
- Anziani Over 75 titolari di reddito non superiore a 8.000 euro;
- Militari delle Forze Armate Italiane: ospedali militari, Case del soldato e Sale convegno dei militari delle Forze armate;
- Militari di cittadinanza straniera appartenenti alle Forze Nato;
- Agenti diplomatici e consolari: solo per quei Paesi per cui il beneficio รจ previsto in modo speculare per gli agenti italiani;
- Rivenditori e negozi in cui vengono riparate TV.
Non paga il canone anche chi dichiara di non possedere alcuna televisione in casa.
Si specifica che in tal caso รจ necessario che il contribuente titolare di utenza elettrica ad uso domestico residenziale non sia in possesso di TV in nessuna delle abitazioni in cui รจ attiva unโutenza elettrica a proprio nome.
Come si chiede l’esonero?
L’esonero deve essere espressamente richiesto dal contribuente. Ma come fare?
A tal proposito in base a quanto riportato sul sito dellโAgenzia delle Entrate: โper avere effetto per lโintero anno, deve essere presentata a partire dal 1ยฐ luglio dellโanno precedente ed entro il 31 gennaio dellโanno di riferimento. La dichiarazione presentata dal 1ยฐ febbraio ed entro il 30 giugno dellโanno di riferimento ha effetto per il canone dovuto per il semestre luglio โ dicembre del medesimo annoโ.
L’esonero puรฒ essere richiesto presentando direttamente istanza attraverso il servizio web accessibile direttamente dal sito internet dellโAgenzia delle Entrate.
Inoltre, potrai chiedere l’esonero dal Canone Rai anche rivolgendoti a degli intermediari abilitati oppure inviare una raccomandata senza busta allโindirizzo: Agenzia delle entrate โ Direzione Provinciale I di Torino โ Ufficio Canone TV โ Casella postale 22 โ 10121 Torino. Altrimenti รจ possibile inviare apposta richiesta attraverso posta elettronica certificata (PEC), a patto che la dichiarazione stessa sia sottoscritta mediante firma digitale. In questโultimo caso, quindi, la dichiarazione firmata digitalmente dovrร essere inviata attraverso PEC allโindirizzo [email protected].
Esenzione canone Rai anziani over 75 anni
Lโesenzione dal canone RAI trova applicazione in favore di coloro che hanno:
- etร pari o superiore a 75 anni;
- reddito non superiore ad 8.000 euro.
Il limite di reddito รจ considerato complessivamente, calcolando sia le somme percepite dal soggetto richiedente che dal coniuge.
Lโesenzione trova applicazione soltanto se la persona, oltre che con il coniuge, non conviva con altri soggetti titolari di reddito proprio. Restano esclusi dal requisito della non convivenza con altri soggetti gli anziani che hanno assunto collaboratori domestici, colf o badanti.
Lโesonero non si applica in via automatica ma occorre presentare domanda entro:
- 30 aprile per essere esonerati tutto lโanno (slitta al 2 maggio 2022, cadendo di sabato);
- 31 luglio per essere esonerati dal secondo semestre. La scadenza, cadendo di domenica e considerando la proroga feriale prevista dal 1ยฐ al 20 agosto, dovrebbe slittare automaticamente a lunedรฌ 22 agosto.
Ai fini del diritto allโesenzione dalla tassa TV, รจ necessario che il compimento dei 75 anni avvenga entro il 31 gennaio 2022.
Se invece il requisito di etร dovesse essere raggiunto entro il 31 luglio 2022, lโesonero spetterร solo per il secondo semestre.
Chi ha giร presentato domanda lo scorso anno non dovrร inviarla di nuovo.
Chi non ha la tv in casa paga il canone RAI?
Qualora non tu abbia una tv in casa รจ possibile presentare domanda di disdetta dal pagamento del canone Rai. Pertanto, potrai disdire il pagamento del Canone Rai se nonostante tu sia titolare di fornitura di energia elettrica per uso domestico residenziale, non tu abbia una tv in casa.
Occorre presentare domanda allโAgenzia delle Entrate, utilizzando il modulo di dichiarazione di non detenzione di apparecchio televisivo e compilando il quadro A.
La dichiarazione sostitutiva (Quadro A) va presentata ogni anno se continua a sussistere la non detenzione dellโapparecchio tv.
Disdetta canone Rai 2022: le scadenze
Solitamente la domanda per disdire il Canone Rai deve essere presentato entro il 31 gennaio dellโanno di riferimento, in questo caso lโesonero si applica per tutto lโanno.
Tuttavia, รจ possibile presentare la domanda anche entro il 30 giugno. In questo caso lโesonero sarร riconosciuto per il secondo semestre 2022.
Esenzione canone Rai seconda casa
Sulla seconda casa il canone Rai non si paga. La legge prevede il pagamento del canone TV sia effettuato una sola volta per ciascun nucleo familiare in cui รจ presente una fornitura elettrica.
Lโesenzione trova applicazione anche nel caso in cui nella stessa famiglia due soggetti fossero titolari di due bollette. Occorre comunque effettuare domanda per disdire lโaddebito diretto in bolletta.
FAQ canone rai 2022
Eโ tenuto al pagamento del canone chiunque detiene un apparecchio televisivo. Per apparecchio televisivo si intende un apparecchio in grado di ricevere, decodificare e visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente – in quanto costruito con tutti i componenti tecnici necessari – oppure tramite decoder o sintonizzatore esterno, secondo la definizione contenuta nella nota del 20 aprile 2016 del Ministero dello Sviluppo Economico.
Il canone รจ dovuto una sola volta in relazione a tutti gli apparecchi detenuti dai componenti della stessa famiglia anagrafica, indipendentemente dal numero di abitazioni in cui sono presenti apparecchi tv.
Se si ritiene che lโaddebito del canone nella fattura elettrica non sia corretto รจ possibile il pagamento della sola quota energia: il pagamento parziale della fattura va effettuato secondo le modalitร definite da ciascuna impresa elettrica per i pagamenti parziali, indicando nella causale di versamento lโimputazione del pagamento (in questo caso, quota energia elettrica). In mancanza di tale indicazione, la somma versata รจ comunque attribuita prioritariamente alla fornitura elettrica.
LโAgenzia delle entrate effettuerร successivamente riscontri sulle singole posizioni. Se, invece, รจ stato giร effettuato il pagamento della fattura, si potrร richiedere il rimborso del canone TV con le modalitร previste dal provvedimento del Direttore dellโAgenzia delle entrate del 2 agosto 2016.
Sรฌ, dal 1ยฐ gennaio 2016, la detenzione di un apparecchio si presume nei confronti dei titolari di utenza di fornitura elettrica ad uso domesticoย residente – pdfย e il canone viene addebitato nelle fatture per la fornitura di energia elettrica.
In relazione alla definizione di famiglia anagrafica recata dall’art. 4 del DPR n. 223/1989 rileva la certificazione del Comune competente. A titolo informativo, si segnala che sul sito www.lineaamica.gov.it รจ presente la risposta di seguito riportata. “Il Regolamento Anagrafico della Popolazione Residente (Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223) prevede, all’articolo 13, che i soggetti effettuino dichiarazioni anagrafiche quali la costituzione di nuova famiglia o di nuova convivenza, mediante apposita “modulistica per effettuare le dichiarazioni anagrafiche” predisposta dal Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno ed adottata da ogni Comune. L’articolo 4 dello stesso Decreto evidenzia che, agli effetti anagrafici, per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinitร , adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (unico nucleo familiare); una famiglia anagrafica puรฒ essere costituita da una sola persona. I soggetti che effettuano dichiarazioni anagrafiche chiariscono se nell’abitazione sita all’indirizzo di residenza sono giร iscritte delle persone ed indicano se sussistono o non sussistono, rapporti di coniugio, parentela, affinitร , adozione, tutela o vincoli affettivi con esse. Persone o famiglie che coabitano nello stessa abitazione possono dar luogo, a distinte famiglie anagrafiche (distinti nuclei familiari) solo se tra i componenti delle due famiglie non vi sono tali vincoli. Nella pubblicazione Metodi e Norme, serie B, n. 29 del 1992, redatta congiuntamente dall’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e dal Ministero dell’Interno, si precisa che la prova dei “vincoli affettivi” di cui alla definizione della famiglia anagrafica (art. 4 del giร citato Regolamento Anagrafico) viene riconosciuta alla dichiarazione che gli interessati rendono al momento della costituzione o subentro nella famiglia. La dichiarazione giร resa sull’esistenza dei vincoli affettivi non puรฒ essere soggetta a continui ripensamenti. I vincoli stessi sono da ritenersi cessati soltanto con il cessare della coabitazione.” Attenzione: si avvisa che lโarticolo 4 citato dal sito www.lineaamica.gov.it รจ stato modificato dallโart. 3, comma 1, del D.Lgs 5/2017 che ha ampliato la definizione di famiglia anagrafica includendo le unioni civili.
Dal 2016 il canone รจ addebitato sullโutenza elettrica di tipo domestico residenziale. In caso di mancato addebito, occorre verificare con la propria impresa elettrica il tipo di contratto e controllare se il canone viene addebitato nella bolletta successiva. In caso contrario, lโimporto dovuto deve essere versato utilizzando il modello F24. I codici tributo da inserire nel modello sono: โTVRIโ (per rinnovo abbonamento); โTVNAโ (per nuovo abbonamento).
Deve compilare il quadro A della dichiarazione sostitutiva ed inviarlo entro il mese successivo a quello di attivazione della fornitura.