Il nuovo governo che ha vinto le scorse elezioni del 25 settembre, guiderà il paese per il prossimo periodo, per cui si attende di conoscere le nuove misure con la Legge di Bilancio 2023. Per il momento, si possono fare alcune indiscrezioni a proposito delle direzioni che prenderà il nuovo governo.

Da un lato si parla di flessibilità in uscita, dall’altro lato anche di nuova tutela previdenziale per i giovani, e con molta probabilità il nuovo governo prorogherà alcune misure come Opzione Donna e le misure di pensionamento dedicate alle categorie di lavoro più svantaggiate.

Quota 102 in scadenza: di cosa si tratta

Una delle recenti misure di prepensionamento è Quota 102, che per il 2022 è andata a sostituire la misura Quota 100 dismessa lo scorso anno. Questa misura è stata introdotta dal governo Draghi per consentire il pensionamento a 64 anni di età e 38 anni di contributi versati, ma terminerà alla fine di dicembre 2022.

Con il termine della misura, si prospetta un ritorno alla Legge Fornero, per cui il nuovo governo dovrà occuparsi della riforma delle pensioni. Attualmente il sistema pensionistico italiano propone diverse misure di pensionamento, tuttavia il governo con Giorgia Meloni potrebbe cambiare le cose.

Va tenuto in considerazione che già da tempo si parlava di una riforma delle pensioni che tenesse in considerazione diversi aspetti importanti dell’attuale sistema pensionistico italiano:

  • Il problema della flessibilità in uscita;
  • Tutela previdenziale per i giovani;
  • Sistema di previdenza integrativa.

La scorsa Legge di Bilancio 2022 ha portato avanti alcune proroghe su misure urgenti, con l’aggiunta di Quota 102. Si attende nel frattempo la Legge di Bilancio 2023 per conoscere l’evoluzione di diverse misure dedicate al lavoro, alle imprese e anche per le pensioni.

Proroghe a misure di flessibilità in uscita

Un punto importante da considerare riguarda la flessibilità in uscita. Su questo aspetto bisogna considerare che il centrodestra non vuole muoversi verso un ritorno alla Legge Fornero, ma con molta probabilità verrà data una proroga alle misure di flessibilità in uscita già presenti:

  • Quota 102, con uscita a 64 anni di età con 38 anni di contributi;
  • Opzione donna, ovvero la misura per le lavoratrici, con calcolo contributivo della pensione;
  • Ape sociale, la misura dedicata alle categorie più svantaggiate.

Va ricordato che secondo il programma elettorale di Fratelli d’Italia, si parlava di innalzamento delle pensioni minime e di invalidità, oltre alla flessibilità in uscita per favorire il ricambio generazionale. Il tema del ricambio generazionale è al centro dei dibattiti da diversi mesi, per cui ci si aspetta l’introduzione di qualche misura specifica entro il prossimo anno.

Già da quest’anno si è iniziato a parlare di diverse possibilità per favorire i giovani nell’accesso alla pensione nel futuro. In particolare, va ricordato che uno dei problemi principali in questo senso consiste nella difficoltà per i giovani di cumulare abbastanza contributi utili ad arrivare alla pensione, anche a causa della frammentazione dei contratti di lavoro.

Cosa chiedono i sindacati

Alcune delle richieste dei sindacati, già presentate nel 2021, con molta probabilità verranno prese in considerazione dal nuovo governo, soprattutto perché alla fine del 2022 termina la misura di prepensionamento principale, ovvero Quota 102.

Seguendo quanto descritto da Fiscoetasse.com, approfondiamo le richieste portate avanti dai sindacati anche precedentemente all’arrivo di Quota 100, secondo questioni che sono tutt’ora attuali e per cui molti attendono le prossime evoluzioni:

  • Flessibilità all’accesso alla pensione, da 62 anni di età o con 41 anni di contributi a prescindere dall’età;
  • Riduzione dei vincoli del sistema contributivo che condizionano il diritto di accesso alla pensione;
  • Modifica dell’adeguamento delle condizioni pensionistiche alla speranza di vita;
  • Rafforzamento di contratti di espansione e di ISOpensione;
  • Sostegno alle categorie più deboli;
  • Ampliamento della platea di lavori gravosi e usuranti: su questo punto è già intervenuto il governo nell’ultimo periodo, proponendo un allargamento delle categorie di beneficiari dell’Ape Sociale;
  • Rafforzamento della previdenza complementare tramite campagna di informazione per i lavoratori.

Questi punti costituiscono le principali richieste dei sindacati a proposito delle pensioni, e per alcuni di questi punti aveva risposto il governo Draghi. Si attende di conoscere le prossime mosse del nuovo governo, tuttavia si possono già portare avanti alcune indiscrezioni.

Il programma di Fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia ha vinto alle elezioni del 25 settembre 2022, per cui il nuovo governo sarà trainato da Giorgia Meloni. Tuttavia, per ciò che riguarda gli interventi del nuovo governo, si possono solo fare ipotesi.

Per ciò che riguarda Fratelli d’Italia, le proposte del partito per le pensioni andavano prevalentemente nella direzione di innalzare le pensioni minime e sociali, con un aumento strutturale e progressivo delle pensioni di invalidità, con quote non inferiori alle altre prestazioni di assistenza sociali.

Il partito di Giorgia Meloni propone di lavorare anche sulla flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, come anticipato, e sull’accesso facilitato alla pensione. Come visto prima, per il partito una delle priorità da portare avanti è il ricambio generazionale.

In particolare si parla di un meccanismo di solidarietà intergenerazionale, con agevolazioni fiscali per coloro che ricevono redditi da pensione, e soprattutto per i soggetti over 65 che sostengono costi a favore di parenti under 36, ovvero spese per:

  • Servizi sanitari;
  • Istruzione scolastica e universitaria;
  • Costi per pratiche sportive dilettantistiche;
  • Canoni di locazione per uso abitativo;
  • Costi per l’acquisto della prima casa.

Oltre a questi scenari, il partito ha proposto anche il rinnovo di Opzione Donna, la misura di prepensionamento rivolto alle lavoratrici, e lo stop al calcolo automatico dell’età pensionabile in base alle aspettative di vita. Inoltre si parla anche di un ricalcolo, sopra una certa soglia, delle pensioni d’oro.

Per le giovani generazioni, il partito propone un sistema pensionistico che supporti le giovani generazioni e che sia calcolato solamente sulla base del regime contributivo.

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Valeria Oggero
Classe 1992, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle partite Iva. Collaboro con Fiscomania.com per la pubblicazione di articoli di news a carattere fiscale. Un settore complesso quello fiscale ma dove non si finisce mai di imparare.

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