Nei modelli dichiarativi dei redditi di Persone Fisiche, Società di Persone, Società di Capitali e Enti non Commerciali, viene chiesta la compilazione del rigo RU150 per indicare il titolare effettivo dei destinatari dei crediti di imposta connessi ai fondi del PNRR.

Nel quadro RU dedicato ai crediti d’imposta concessi alle imprese delle dichiarazioni dei redditi 2023 per persone fisiche, società di persone e società di capitali, l'Amministrazione finanziaria pretende anche i dati del titolare effettivo persona fisica dell'ente per gli ultimi tre anni. Come si legge dalle istruzioni dei modelli dichiarativi, "nel rispetto delle disposizioni previste dall’articolo 22 del Regolamento (UE) 2021/241 (Dispositivo per la ripresa e la resilienza) a tutela degli interessi finanziari dell’Unione, nei righi RU150 e RU151 sono richieste informazioni volte ad accertare rispettivamente la titolarità effettiva dei destinatari dei fondi e il rispetto del principio di divieto di doppio finanziamento".

Le informazioni sul titolare effettivo sono richieste per i periodi d'imposta 2020, 2021 e 2022. In particolare, nel rigo RU150 i beneficiari del credito d’imposta sono tenuti ad indicare i dati relativi ai titolari effettivi dei fondi, ai sensi dell’articolo 3, punto 6, della direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio (Normativa antiriciclaggio).

Tale rigo deve essere compilato con riferimento al credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali ex Legge n. 178/20, al credito d'imposta relativo alle attività di ricerca, sviluppo e innovazione ex Legge n. 160/19, ed anche per il credito d'imposta per la formazione 4.0 previsto dalla Legge n. 205/17.

Nuovo obbligo di adeguata verifica della clientela per il professionista

Di fatto, il rischio elevato di riciclaggio di denaro legato alle operazioni relative alla cessione di crediti fiscali, non può trovare applicazione l'art. 17, co. 7, del D.Lgs. n. 231/07 il quale prevede la non osservanza degli obblighi di adeguata verifica della clientela per lo svolgimento di attività di mera redazione di dichiarazioni derivanti da obblighi fiscali.

In questo caso, in presenza di un elevato rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo, trova applicazione l'art. 24, co. 1 del D.Lgs. n. 231/07, secondo il quale i professionisti e gli intermediari devono effettuare misure rafforzate di adeguata verifica della clientela. Questo significa che il professionista, come intermediario abilitato, che accetti un incarico professionale legato alla predisposizione ed invio di una dichiarazione dei redditi contenente crediti di imposta (relativi a fondi erogati tramite PNRR), avrà l'obbligo di effettuare una procedura di adeguata verifica del cliente e andare ad analizzare le dichiarazioni rese in merito alla titolarità effettiva dei destinatari dei fondi ricevuti.

Come individuare il titolare effettivo?

L'individuazione del t...

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