Dopo molta attesa, è in arrivo l’approvazione definitiva di alcune proroghe e molte novità per accedere al Superbonus 110% nel 2023. Infatti, con la fine di dicembre si avvicina il momento per il Governo di mettere un punto definitivo al Nuova Manovra 2023 e, nello specifico, alla maxi-agevolazione per la ristrutturazione degli edifici

Lo scorso 14 dicembre è stato proposto alla Camera dei deputati l’inserimento dell’art 136 bis nella Legge di Bilancio. L’emendamento definirebbe in maniera più precisa e ufficiale le novità sulle agevolazioni per la ricostruzione e la ristrutturazione di case e condomini, già parzialmente previste nel testo del Decreto Aiuti-Quarter

L’articolo riguarda, infatti, le misure per l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica, mediamente il quale, il Governo rimodulerà l’aliquota del Superbonus dal 110% al 90% nel 2023, con delle proroghe interessanti per gli edifici plurifamiliari e i condomini. 

Dopo la proposta del 14 dicembre, infatti, potrebbe essere mantenuta l’aliquota dell’agevolazione al 110% e rinviata la data di presentazione della CILAS (comunicazione di inizio lavoro asseverata) dal 25 novembre al 31 dicembre 2022, per i condomini

Vediamo i dettagli, nel corso di questo approfondimento. 

Superbonus 110: proroga della CILAS

Secondo le ultime dichiarazioni del Ministro dell’Economia Giorgetti, la possibilità di una proroga della scadenza della CILAS è, ora, realtà. Con molta probabilità, i proprietari degli edifici ad uso condominiale potranno ancora accedere all’agevolazione con aliquota piena al 110% se riusciranno a presentare la documentazione che attesta l’avvio dei lavori entro il 31 dicembre 2022

Inizialmente, era stata ventilata la possibilità di introdurre un emendamento per modificare il testo del Decreto Aiuti Quarter da approvare a metà gennaio: dunque, ben oltre l’ultima data possibile entro cui di presentare la CILAS, il 25 novembre scorso.

L’emendamento discusso il 14 dicembre, invece, dovrebbe confluire direttamente nel disegno di Legge da approvare entro il 31 dicembre 2022 per far diventare operativa la Manovra 2023. In questo caso, i proprietari di condomini potranno presentare entro la fine dell’anno, il documento attestante la data di inizio dei lavori ed accedere alla vantaggiosa maxi-agevolazione per le spese sostenute sulla ristrutturazione degli edifici. 

Se l’emendamento diventerà ufficiale e parte integrante della Legge di Bilancio 2023, molti edifici, ad oggi esclusi, potranno ancora rientrare nel Superbonus 110.

C’è comunque una clausola da rispettare per aver diritto a presentare la CILAS a dicembre 2022 e poter, di conseguenza, rientrare nel Superbonus 110 nel 2023: l’assemblea condominiale deve aver approvato i lavori entro l’11 novembre di quest’anno.

In alternativa, è possibile ottenere il Superbonus 110% sui lavori effettuati per demolizione o ricostruzione degli edifici se risulta presentata l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo entro il 25 novembre 2022 (oppure il 31 dicembre se l’emendamento diventerà legge). 

Detto in altre parole, è possibile accedere all’aliquota massima prevista dall’agevolazione, se si riesce ad ottenere l’abilitazione per demolire o ricostruire un condominio o un edificio tra quelli rientranti nell’agevolazione entro la fine dell’anno. 

Superbonus 110: cosa cambierà nel 2023 per le case private?

Diverso ancora il destino delle case private o le villette ad uso unifamiliare. Se un cittadino vuole usufruire del Superbonus dovrà attenersi alle ultime novità, in merito, stabilite in parte dal Governo Meloni e in parte, confermate dalla precedente Legge di Bilancio. 

Nel concreto, quindi, come cambierà il Superbonus 110 per i proprietari di immobili monofamiliari, il prossimo anno?

Si può ancora accedere alla maxi-agevolazione per la casa fino al 31 marzo 2023, a patto che i lavori siano in stato di avanzamento del 30% entro il 30 settembre 2022 e solo se l’edificio oggetto dei lavori è una villa unifamiliare.

Se si dichiara un reddito ISEE inferiore a 15.000 euro, è possibile ottenere il 90% della detrazione sui lavori di ristrutturazione, in sede di dichiarazione dei redditi anche nel 2023. Viceversa, se l’ISEE è superiore e i lavori iniziano nel 2023, l’aliquota scende:

  • al 70% per le spese sostenute nel 2024;
  • al 65% per quelle sostenute nel 2025. 
  • infine, i crediti fiscali ottenuti possono essere utilizzabili nell’arco di dieci anni (un periodo più lungo rispetto a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2022).

Chi può richiedere il Superbonus 110 nel 2023?

Ricapitolando, il prossimo anno molti cittadini avranno ancora la possibilità di accedere alla maxi-agevolazione sulla casa, anche se con delle variazioni sull’aliquota. In generale, possono ancora accedere al Superbonus, i proprietari di:

  • condomini; 
  • edifici monofamiliari;
  • edifici composti da due a quattro unità, con un unico proprietario oppure in comproprietà;
  • gli enti del Terzo Settore.

Tuttavia, solo alcuni di questi soggetti possono richiedere il Superbonus al 110%, ossia con aliquota piena. In particolare, tra essi rientrano:

  1. i condomini che presentano la CILAS o l’approvazione della demolizione/ ristrutturazione entro il 31 novembre 2022;
  2.  le villette unifamiliari, se il richiedente ha ISEE inferiore a 15.000 euro entro marzo 2023;
  3.  le case popolari entro la fine del prossimo anno. In particolare, le IACP (case popolari) e le cooperative edilizie possono accedere fino al 110% di detrazione delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a patto che i lavori siano completati al 60% entro il 30 giugno del prossimo anno. 

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