Si continua a parlare del bonus 200 euro, il sostegno economico rivolto a lavoratori, pensionati e disoccupati italiani, erogato a contrasto dell’inflazione, ancora presente in questi mesi. Il recente Decreto Aiuti ha anche introdotto diverse misure rivolte ai cittadini e alle imprese per contrastare l’aumento del costo di diversi prodotti e servizi, come l’energia elettrica e i carburanti.

Tuttavia secondo le recenti conferme, il Decreto Aiuti non ha prorogato il bonus da 200 euro, ovvero non sarà possibile, come invece era stato ipotizzato precedentemente, attingere ad un altro sostegno similare per i mesi a venire. Tuttavia si è deciso per un altro tipo di sostegno alternativo, ovvero una decontribuzione in busta paga.

Si tratta di una decontribuzione ai lavoratori dipendenti in busta paga che permette di aumentare il reddito netto percepito. Anche se queste sono le prime indiscrezioni in merito, attualmente ancora non sono disponibili i dettagli di questa misura alternativa. Vediamo nell’articolo tutte le ipotesi e le possibilità di una sostituzione per i prossimi mesi del bonus da 200 euro.

Non ci sarà una proroga al sostegno

Il bonus da 200 euro è un sostegno economico che viene erogato, anche se con modalità e tempi diversi, ai lavoratori dipendenti, autonomi, ai pensionati e a chi percepisce alcune indennità di disoccupazione, come la Naspi o il reddito di cittadinanza.

Al momento molti hanno già ricevuto il sostegno, insieme alla pensione o alla busta paga, mentre altri lavoratori ancora devono riceverlo. Per alcuni beneficiari i tempi si possono allungare ulteriormente anche fino a ottobre 2022. Per chi lavora con Partita Iva, in autonomia, ancora non si conoscono le modalità per percepire questo sostegno.

Non era lontana l’ipotesi dell’applicazione di una proroga al bonus di 200 euro, introdotto per compensare l’aumento dei prezzi dovuto all’inflazione e all’impatto dell’attuale situazione geopolitica. Inizialmente infatti si proponeva di aggiungere un bonus similare anche per i mesi successivi, ovvero agosto e settembre 2022, nella stessa misura del primo sostegno.

Tuttavia secondo le recenti conferme, questo sostegno non tornerà, almeno non in questa forma. Il Decreto Aiuti infatti si è concentrato su altri tipi di misure, e alcune di queste effettivamente sono il prolungamento di bonus e sostegni già presenti, come ad esempio i contributi per le imprese ad alto consumo di energia.

Per quanto riguarda il bonus da 200 euro, rimarrà un sostegno erogato una tantum, ovvero non sarà reintrodotto. Al suo posto, si sta discutendo per introdurre una decontribuzione direttamente in busta paga, per i lavoratori dipendenti.

Aumento dello stipendio netto

Secondo l’ultimo Decreto Aiuti, il bonus di 200 euro non verrà rinnovato, se non per ciò che riguarda gli esclusi dalla prima erogazione. Questo vuol dire che i lavoratori stagionali per esempio, potranno beneficiare del bonus se non è stato ancora corrisposto.

Tuttavia non sarà possibile riceverlo per una seconda o terza volta, secondo le ultime conferme. A sostituzione di questa misura, viene introdotta una possibilità per aumentare lo stipendio netto dei lavoratori dipendenti, direttamente in busta paga.

La conferma definitiva arriva dall’accordo tra sindacati e governo, tuttavia viene anche stabilito l’impiego di più di 14 miliardi di euro per nuovi interventi diretti agli stipendi dei lavoratori. Si parla in questo primo momento di una decontribuzione dell’1%, sui redditi inferiori a 35.000 euro, misura che potrebbe essere applicata fino alla fine dell’anno 2022.

Di fatto una decontribuzione di questo genere potrebbe aumentare lo stipendio netto dei lavoratori per diversi mesi, sostituendosi al bonus 200 euro per cui si ipotizzava inizialmente la proroga. I sindacati si reputano comunque soddisfatti di aver raggiunto questa misura, in sostituzione del bonus, tuttavia ancora non si conoscono le modalità precise con cui potrà essere applicata.

Bonus confermato per gli esclusi

L’unico caso di riconferma del bonus da 200 euro, come anticipato, riguarda tutti i lavoratori che inizialmente erano stati esclusi dalla misura. In particolare quindi, le ultime decisioni prese con il Decreto Aiuti, riconfermano il sostegno da 200 euro anche per le seguenti categorie di lavoratori:

  • Lavoratori stagionali;
  • Lavoratori precari della scuola;
  • Lavoratori dello sport;
  • Lavoratori agricoli.

Si tratta di categorie che sono inizialmente state escluse dal sostegno di 200 euro, e che con il nuovo Decreto Aiuti potranno ricevere il bonus. Tuttavia per chi è già beneficiario della misura, non ci sarà un ritorno.

Ricordiamo che molti beneficiari lavoratori dipendenti riceveranno il bonus nel mese di agosto 2022, in riferimento alla busta paga di luglio 2022, mentre altri lo vedranno accreditare nei mesi successivi. Per altri invece, il sostegno arriverà con la pensione, oppure è già arrivato con l’indennità di disoccupazione Naspi o con il reddito di cittadinanza.

Cosa cambia per le pensioni

Come anticipato, anche chi percepisce una pensione ha diritto al bonus una tantum di 200 euro, come misura di contrasto all’aumento dei prezzi causato dall’inflazione. Tuttavia al vaglio vi è anche un ulteriore intervento per i pensionati, in particolare per ciò che riguarda la rivalutazione delle pensioni per i prossimi mesi.

La rivalutazione delle pensioni consente di stabilire nuove soglie minime per ciò che riguarda i vari trattamenti pensionistici. Secondo le ultime ipotesi prese con il Decreto Aiuti, le pensioni saranno rivalutate già a partire da settembre 2022, invece che a gennaio 2022.

Si tratta di una decisione presa in considerazione proprio a causa dell’aumento dell’inflazione, che non tende a diminuire, e che grava sulla capacità di spesa di lavoratori e pensionati. La rivalutazione delle pensioni, insieme ad un intervento strutturale per l’aumento dell’importo netto in busta paga, potranno essere delle alternative più strutturate rispetto al bonus di 200 euro.

Ricordiamo che insieme a queste decisioni, che per il momento sono solamente delle bozze, il Decreto Aiuti ha anche disposto ulteriori misure per lavoratori e famiglie, come l’estensione del bonus sociale per il pagamento delle bollette dell’energia elettrica, misure per le imprese ad alto consumo di energia, e il taglio alle accise dei carburanti.

A questo proposito si ipotizza un nuovo taglio a queste imposte, per poter mantenere i prezzi dei carburanti allo stesso livello nonostante l’avanzare dell’inflazione. Le principali conferme quindi in merito alle altre misure, riguardano proprio il taglio delle accise e gli sconti in bolletta. Per le altre decisioni, si attendono ulteriori dettagli.

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