Nell’ambito delle consultazioni sulla Legge di Bilancio 2024, i Tributaristi INT hanno presentato la loro memoria alla Commissione Bilancio del Senato, delineando una serie di proposte mirate a sostenere le famiglie, promuovere l’equità fiscale e semplificare le procedure amministrative.


Su invito della quinta Commissione Programmazione economica e bilancio del Senato, la quale è attualmente impegnata nell’analisi del Disegno di Legge di Bilancio per l’anno 2024, la memoria dei Tributaristi INT ricopre un ruolo importante. Il contributo fornito dall’Istituto Nazionale Tributaristi si configura come un elemento significativo nell’ambito delle valutazioni e delle decisioni in corso per la definizione della Legge di Bilancio per l’anno prossimo.

L’analisi dell’INT parte dalla consapevolezza della forte limitazione delle risorse finanziarie che condiziona la Legge di Bilancio 2024. In questo contesto, la memoria esprime l’auspicio che interventi fondamentali, come il taglio del cuneo fiscale o l’implementazione di nuovi limiti dei fringe benefit, pur accolti con favore, siano applicati in modo strutturale nei successivi interventi legislativi.

Inoltre, si chiede che le future iniziative relative alla definizione delle somme iscritte a ruolo considerino l’opportunità di una rateizzazione più estesa e la possibilità di sospendere le scadenze in presenza di eventi oggettivi e/o soggettivi particolari. L’obiettivo è mitigare l’onerosità delle rate di pagamento che, come evidenziato da diverse fonti, stanno generando richieste di proroga delle scadenze nell’ambito dell’attuale definizione agevolata.

Consapevoli delle limitate possibilità di intervento nella Legge di Bilancio 2024, l’INT ha avanzato poche proposte, che evitano di gravare ulteriormente sullo Stato o di richiedere nuove risorse finanziarie. Il contributo dell’Istituto, espresso nel Comunicato INT del 13 novembre 2023, si concentra su tre punti chiave:

  • Sostegno alle famiglie;
  • Equità per i professionisti colpiti da malattia;
  • Semplificazione amministrativa senza ulteriori oneri finanziari per lo Stato.

La memoria fornisce un’analisi dettagliata di questi tre aree nell’ambito delle proposte avanzate dai tributaristi. Scopriamo nel dettaglio come i tributaristi intendano sviluppare questi tre punti cruciali

La memoria dei Tributaristi: il sostegno alle famiglie

La memoria dei Tributaristi INT è incentrata sulla creazione di un sostegno significativo alle famiglie attraverso l’implementazione di un meccanismo noto come “consolidato fiscale di famiglia“. Questa proposta ambisce a facilitare la compensazione di debiti e crediti fiscali tra i vari membri del nucleo familiare durante un determinato periodo d’imposta. Tale iniziativa non solo rappresenterebbe un passo significativo verso la semplificazione delle procedure fiscali, ma offrirebbe anche l’opportunità di estendere questa agevolazione ad altri membri della famiglia o conviventi, contribuendo così a promuovere una maggiore equità nel sistema fiscale.

L’opzione per il consolidato di famiglia, vincolante e soggetta a specifiche regole, emerge come un’idea che potrebbe mitigare il rischio di impoverire le famiglie quando debiti e crediti possono essere compensati in modo efficiente. Questa proposta dovrebbe essere valutata considerando diversi aspetti:

  • Anticipazione dei tempi di rimborso o utilizzo dei crediti;
  • Mancato incasso immediato dei debiti fiscali;
  • Risparmio sugli interessi e sui costi di gestione che lo Stato non dovrebbe sostenere sui rimborsi.

Si tratta di un intervento che richiede una copertura finanziaria minima e non comporterebbe una diminuzione del gettito fiscale complessivo. Questa proposta, pertanto, potrebbe rappresentare un’opportunità efficace per agevolare le famiglie in modo equo e sostenibile, introducendo al contempo una semplificazione nel sistema fiscale.

Contributo per il Fondo Famiglie: come potrebbe funzionare?

Il contributo dei Tributaristi sul tema delle famiglie va oltre la proposta del consolidato fiscale di famiglia. Secondo quanto delineato nella comunicazione INT del 13 novembre 2023, si suggerisce l’istituzione strutturale di un importo extra sugli accertamenti definiti a carico di coloro che, per negligenza o volontariamente, hanno eluso l’imposizione fiscale. Questo importo aggiuntivo sarebbe destinato esclusivamente al Fondo famiglie e verrebbe applicato agli accertamenti definitivi basati sugli imponibili elusi da persone fisiche e giuridiche.

Inoltre, i Tributaristi hanno già proposto uno schema per la determinazione delle somme da riscuotere, associando contributi proporzionali all’entità dell’imponibile accertato. Ecco cosa prevede l’ipotesi presentata alla Commissione del Senato con i contributi graduati in fasce:

  • Fino a 2.000 euro: contributo di 100 euro;
  • Da 2.001 a 5.000 euro: contributo di 200 euro;
  • Da 5.001 a 10.000 euro: contributo di 400 euro;
  • Da 10.001 a 20.000 euro: contributo di 600 euro;
  • Da 20.001 a 30.000 euro: contributo di 800 euro;
  • Da 30.001 a 50.000 euro: contributo di 1.000 euro e così via.

Questa strategia mira a garantire che coloro che hanno eluso il fisco non solo affrontino il pagamento delle imposte e delle sanzioni, ma partecipino anche al finanziamento del welfare. È importante sottolineare che, sebbene questa proposta potrebbe non coprire tutti gli interventi necessari per sostenere le famiglie, rappresenterebbe comunque un intervento strutturale significativo.

La memoria dei Tributaristi: equità per i professionisti colpiti da malattia

I Tributaristi propongono un intervento mirato a promuovere l’equità a vantaggio dei professionisti in stato di malattia. L’obiettivo principale consiste nell’eliminare le disparità di trattamento che attualmente esistono tra le diverse categorie di professionisti. Nello specifico, si suggerisce una revisione dell’articolo 1, comma 933, ai fini dei commi da 927 a 944, affinché la tutela, in caso di malattia, non sia limitata ai professionisti che operano esclusivamente perché iscritti ad albi professionali, ma si possa estendere anche altre tipologie. Si fa riferimento ad albi, registri, elenchi o una delle attività professionali di lavoro autonomo di cui alla Legge n. 4 del 14 gennaio 2013.

Tuttavia, la questione dell’equità non si ferma qui. La normativa attuale presenta anche una grave distorsione della concorrenza. La sospensione, in caso di malattia, degli adempimenti tributari, sia per il professionista che per i suoi assistiti, potrebbe indurre i contribuenti a percepire una maggiore tutela scegliendo un professionista iscritto all’albo. Questa preferenza, tuttavia, non sarebbe basata sulla competenza professionale, ma piuttosto su una tutela discriminatoria, a discapito di altre categorie professionali.

Pertanto, diventa cruciale l’emendamento proposto dai Tributaristi, il quale mira a eliminare questa discriminazione e rispristinare una parità di diritti in caso di malattia o infortunio per tutti i professionisti coinvolti. Tale emendamento non solo correggerebbe un’iniquità attuale ma promuoverebbe anche una competizione equa e basata sul merito all’interno del settore professionale.

Conclusione: i vantaggi della semplificazione

Nella Comunicazione dell’Istituto Nazionale Tributaristi emerge l’importanza di implementare azioni concrete a favore delle famiglie, proponendo politiche fiscali mirate a alleviare il peso finanziario sulle unità familiari. Le proposte sono state studiate con particolare riguardo per i nuclei familiari a reddito più basso, con l’obiettivo di generare un impatto positivo sul loro benessere economico.

Inoltre, i tributaristi hanno presentato soluzioni specifiche per garantire l’equità nei confronti dei professionisti che si trovano in situazioni di malattia. Questo comprende la proposta di rivedere le normative per offrire agevolazioni o soluzioni atte a mitigare gli impatti economici negativi derivanti da condizioni di salute avverse, assicurando al contempo un trattamento giusto e imparziale per questa categoria di contribuenti.

Il tema centrale che attraversa l’intera memoria è il tema della semplificazione, identificata come una priorità strategica fondamentale per l’Istituto Nazionale Tributaristi (INT). Le proposte presentate hanno l’obiettivo di semplificare le procedure fiscali e di migliorare l’efficienza complessiva del sistema fiscale, rendendo la conformità fiscale più accessibile e comprensibile per tutti i contribuenti.

Vale la pena sottolineare che tutte le proposte dell’INT sono concepite con l’obiettivo di garantire una semplificazione del sistema fiscale senza aggiungere ulteriori oneri finanziari allo Stato, in un momento difficile per l’individuazione di coperture finanziarie. La memoria costituisce quindi un contributo costruttivo e attento alle esigenze economiche e sociali, nel quadro della Legge di Bilancio 2024.

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